27.

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«ggukk..»

«Jimin, lasciami spiegare-»

Il biondo strinse i pugni, mentre il labbro inferiore iniziava a tremare.

Sugli occhi si posò un leggero velo di lacrime, mentre le guance si arrossavano.

«È stato d-divertente, vero? Prendermi per il culo in q-questo modo? Con i tuoi amichetti della squadra, uhm?»

«Piccolo, cosa stai dicendo-»

«Non chiamarmi in quel modo! Dio, che stupido che sono...»

Yugyeom fece per avvicinarsi e parlare, ma Jungkook lo interruppe sul nascere.

«Non metterti in mezzo, parlo io-»

Il corvino si avvicinò a Jimin, abbassandosi sulle ginocchia per essere esattamente alla sua altezza, facendolo arrossire ancora di più.

«Jimin, so delle voci che ci sono su di me, so che starai pensando che questa è un'altra delle mie bravate, ma non è così. Tutto quello che ti ho detto era vero-»

«Sei serio, Jeon?!»

Jimin si asciugò un'occhio, stropicciandosi la palpebra con rabbia, come un bambino a cui sono state tolte le caramelle.

«Hai idea delle cose che dicono su di te, in giro? S-Sai cosa dice di te quel simpatico del tuo ex dai capelli blu? Cosa dicono le tue conquiste di una notte? C-Come potrei fidarmi di te?!»

«Jimin-ssi, lasciami spiegare-»

«Non scrivermi mai più-»
Jimin si allontanò con uno scatto, percorrendo a grandi falcate il corridoio, con Hoseok che correva a fatica dietro di sé.

«Jimin! Park! Park Jimin!»
Jungkook urlò per attirare l'attenzione del biondo, inutilmente, imprecando nel momento in cui lo vide girare l'angolo.

Il corvino diede un pugno in un armadietto a caso, mentre gli amici cercavano inutilmente di fermarlo. «Fanculo!»

SEND ME A SNAP | JIKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora