56.

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Jungkook si chiuse la porta di casa Park alle spalle, salendo di fretta le scale.

Una volta arrivato al piano superiore, immediatamente si diresse verso la porta del bagno, sentendo il rumore di un rubinetto acceso.

«Ci hai messo troppo tempo per raggiungermi, dovrei arrabbiarmi?»

Jimin si mordicchiò il labbro inferiore, ghignando internamente per la faccia che aveva messo sù il corvino.

Jungkook era rimasto imbambolato sull'uscio della porta, completamente ipnotizzato dalla vista di Jimin che, completamente nudo, era immerso nell'acqua calda, con il vapore che gli aveva inumidito i capelli, facendoli leggermente arricciare.

«Pianeta terra chiama Jungkook, ci sei?»
Jimin ridacchiò, aprendo furbamente intanto le gambe.
«Lo sai, con la camicia mi fai eccitare da morire-»

Il corvino parve risvegliarsi, chiudendo la porta dietro di sé ed iniziando a sfilare le scarpe.

«Ho fatto tardi perché c'era traffico. C'è un modo per cui posso farmi perdonare?»

Jimin si leccò le labbra lascivamente, scrutando il corvino dalla testa ai piedi.
«Facciamo così, ti perdono se ti spogli tenendo solo la cravatta, ci stai?»

Jungkook ridacchiò, scuotendo la testa, iniziando a sfilare i pantaloni e la cintura.
«Cosa sono, una coniglietta di playboy, che devo tenere la cravatta?»

«Nah, semplicemente ti fa molto sugar daddy, quindi vorrei che la tenessi»

Jungkook imprecò, privandosi anche della camicia e dei boxer.
Con lentezza, si diresse alla vasca, immergendosi nell'acqua calda e lasciando che Jimin salisse a cavalcioni su di lui.

«Allora-» Jungkook portò la mano all'interno coscia del biondo, sfiorando il suo membro per un secondo.

«Vuoi che sia il tuo sugar daddy?»

Jimin sorrise, divertito, portando le labbra al collo del corvino, baciandolo lentamente e lasciando dei segni violacei, per poi ripercorrerli con la lingua, inumidendoli.

«Voglio che mi fotti nella mia vasca da bagno, niente di più, niente di meno-»

Jungkook sospirò per le attenzioni che il biondo gli stava riservando, portando intanto la mano al membro di Jimin per stuzzicarlo.

Il biondo annaspò, visto che l'acqua facilitava i movimenti, rendoli più fluidi, portando la testa indietro ed incurvando leggermente la schiena.

Una scossa di piacere lo percorse completamente, arrivando direttamente al suo membro e facendolo indurire ancora di più.

«J-Jungkook, fai p-presto, ti prego-»

Jungkook lo baciò immediatamente, iniziando una danza di lingue, mentre Jimin si aggrappava alla cravatta che ironicamente aveva ancora addosso.
«Come desideri, piccolo-»

Il corvino percorse con le dita bagnate la schiena del biondo, partendo dalla nuca, fino ad arrivare ai suoi glutei, sfiorando poi la sua apertura.

Jimin gemette, sistemandosi meglio sul bacino del corvino e strusciandosi su di lui.

Jungkook stuzzicò l'entrata dell'altro, iniziando a prepararlo con un dito, agevolato dall'acqua.

Il biondo gemette, aggrappandosi alle spalle di Jungkook.
«U-Un altro»

Jungkook ghignò, assecondando il biondo, portando intanto le labbra alle clavicole che tanto lo facevano impazzire, ricoprendole di succhiotti.

«Piccolo, sei così bello per me, così bello»

«J-Jungkook»

Il bagno cominciò a riempirsi di gemiti, finché Jimin non supplicò il corvino, piagnucolando, implorandolo di dargli di più.

«Ora ti farò stare tanto bene, uhm? Ti fotterò come ti piace tanto. Vuoi che ti scopi, vero, piccolo?»

Jimin annuì disperatamente, continuando a muoversi per autopenetrarsi con le dita del corvino, che poco prima erano diventate tre.

Jungkook gli mormorò un «bravo il mio piccolo», prima di togliere le dita e sistemare Jimin su di sé, invitandolo a calarsi sul suo membro duro.

«Forza, piccolo, fammi vedere come sei bravo-»

Jimin annuì, con la testa leggera, aprendo maggiormente le gambe ed afferrando l'erezione del corvino, indirizzandolo verso la propria apertura.

Entrambi i ragazzi sospirarono nel momento in cui i loro corpi si unirono, chiudendo le palpebre, sentendosi completi.

Jimin, dandosi un po' di tempo per adattarsi, iniziò a muoversi, finché i suoi movimenti non diventarono dei veri e propri saltelli, alla ricerca della proprio punto debole.

«Cazzo, piccolo, ti fai scopare così bene-»

Jungkook schiaffeggiò una natica del biondo, mentre l'altra mano teneva la gola, stretta attorno al collo.

Jimin gemette, con le labbra schiuse che lasciavano scappare i suoi ansiti.
«D-Dio, sono i-in paradiso»

Il corvino iniziò a dettare un ritmo più serrato, dando dei colpi di bacino, rincorrendo il proprio orgasmo, ma deciso allo stesso tempo a regalare a Jimin il suo massimo piacere.

Il biondo, che aveva il corpo imperlato d'acqua e di sudore, era uno spettacolo per i suoi occhi.

«L-Lì, Jungkook! N-Non-ah!»
Jimin boccheggiò, aumentando la velocità.
«N-Non fermarti!»

Jungkook ghignò, baciando possessivamente l'altro, stringendolo a sé.
Passarono diversi minuti, prima che Jungkook parlasse.
«Cazzo, c-ci sono quasi»

Jimin cercò di dire lo stesso, ma era letteralmente senza fiato, quindi decise semplicemente di annuire, sussurrando il nome del corvino.

Il biondo venne per primo, gemendo sulle labbra di Jungkook, con l'orgasmo che lo scuoteva da capo a piedi, facendogli tremare le gambe.

Jungkook lo seguì subito dopo, imprecando, accompagnando il proprio climax con altre poche spinte sconnesse, boccheggiando.

I due ragazzi, privi di respiro, unirono le loro fronti, poggiandosi l'uno all'altro, cercando di recuperare fiato.

«È stato bellissimo, dobbiamo rifarlo»

Jimin ridacchiò, strizzando le guance dell'altro.
«Prossima volta voglio farlo sul tavolo in cucina»

Jungkook scoppiò a ridere, afferrando il sapone per lavare il ragazzo che era ancora su di sé.

«Sei proprio senza speranze, vuoi sconsacrare tutta la casa, per caso?»

SEND ME A SNAP | JIKOOKWhere stories live. Discover now