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DISCIPULE INTRAT


«Non ho messo il mio nome in quello stupido secchio» mi lamentai, percorrendo la deserta Sala Grande con Piton «e poi di sicuro non avrei coinvolto anche Harry

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«Non ho messo il mio nome in quello stupido secchio» mi lamentai, percorrendo la deserta Sala Grande con Piton «e poi di sicuro non avrei coinvolto anche Harry. Perchè avrei dovuto? Era l'occasione perfetta per smettere di essere l'Altro-Potter»

«Ti suggerisco di non farti sentire da nessuno a dire queste cose» mi riprese il professore «per alcuni potrebbe valere come un'ammissione di colpe»

«E' ridicolo!» protestai «Lei non crede che sia stata io, vero? Insomma, la metà delle volte vorrei strangolare il mio gemello, ma di sicuro non lo voglio morto!»

Mi osservò di sottecchi per una manciata di secondi. «Per quanto tu possa essere petulante, fastidiosa, insistente...»

«Grazie, signore, mi sento veramente amata» intervenni sarcastica.

«... non sei di certo stupida» completò lui scoccandomi un'occhiata severa «quindi no, Potter. Non penso che tu abbia messo il tuo nome in, come l'hai definito tu, "quello stupido secchio"». Fece una breve pausa, virando per un corridoio secondario che portava dalla parte opposta rispetto al dormitorio. «Motivo per cui ho qualcosa da mostrarti. Seguimi»

Obbedii, curiosa. Raggiungemmo una statua di un piccolo drago abbarbicato su una roccia, la lunga coda avvolta intorno alla pietra. Piton si fermò alla sua destra. «Discipule intrat» disse con voce chiara.

Con mia grande sorpresa di fronte a lui comparve una porta in legno chiaro. Piton la aprì e mi fece cenno di entrare.

Mi ritrovai in un polveroso stanzone di medie dimensioni. Sia alla mia destra che alla mia sinistra, nella parte più stretta della stanza, c'erano due banconi con ognuno quattro incavi per calderoni, sormontate da scaffali incavati nel muro. Appena oltre i banconi la stanza si allargava; la parete di fronte era interamente occupata da scaffali colmi di ingredienti per pozioni a destra e libri a sinistra, anche essi incavati nel muro. Di fronte ai libri c'era un tavolino attaccato al muro con due sedie, mentre di fronte agli ingredienti c'era una porta aperta che dava su un piccolo bagno. Il pavimento di pietra nera era ricoperto di uno spesso strato di polvere. Mi girai verso Piton. «Che posto è, questo?» gli chiesi.

«Molti anni fa i professori di Pozioni potevano scegliere uno tra i loro studenti più promettenti e prenderlo come proprio apprendista, in modo tale che una volta ritiratosi potesse lasciare il posto a lui o a lei» mi spiegò «è una pratica che è caduta in disuso. Questo laboratorio non è utilizzato da moltissimo tempo. Ci tengo gli ingredienti supplementari che non entrano nella mia dispensa personale»

«Si vede che è stato abbandonato» commentai, passando un dito su uno dei banconi. Si riempì di polvere. «Perchè me lo sta mostrando, signore?»

[1] 𝙒𝙞𝙩𝙝 𝙊𝙥𝙚𝙣 𝙀𝙮𝙚𝙨 » Draco MalfoyWhere stories live. Discover now