2.12

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NON CI SARA' BISOGNO DI PENSARE


La Sala d'Ingresso era splendente di torce ed echeggiava dei passi degli studenti che attraversavano il pavimento di pietra diretti alla doppia porta sulla destra, che portava nella Sala Grande, al banchetto d'inizio anno

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La Sala d'Ingresso era splendente di torce ed echeggiava dei passi degli studenti che attraversavano il pavimento di pietra diretti alla doppia porta sulla destra, che portava nella Sala Grande, al banchetto d'inizio anno.

I quattro lunghi tavoli delle Case si stavano riempiendo sotto il cielo nero privo di stelle, identico a quello che si scorgeva dalle alte finestre. Candele galleggiavano a mezz'aria sopra i tavoli, illuminando i fantasmi argentei sparpagliati nella Sala e i volti degli studenti immersi in fitte conversazioni, intenti a scambiarsi notizie dell'estate, a gridare saluti agli amici delle altre Case, a osservare i loro nuovi abiti e tagli di capelli.

Mi accomodai al tavolo dei Serpeverde tra Blaise e Daphne come al solito. Malfoy si sedette davanti a me e mi bloccò la visuale; stavo osservando Harry e i sussurri concitati che lo seguivano non appena passava. Gli effetti della campagna denigratoria della Gazzetta del Profeta si potevano già vedere. Non gli si prospettava un anno tranquillo.

«Chi è quella?» chiese in tono brusco Blaise, indicando il centro del tavolo.

Girai la testa verso il punto che stava indicando. Guardai Silente, seduto sul suo seggio d'oro dall'alto schienale al centro del lungo tavolo; indossava una veste viola scuro cosparsa di stelle d'argento e un cappello in tinta. Notai anche lì l'assenza di Hagrid. La testa del Preside era china verso la strega seduta accanto a lui, che gli parlava all'orecchio. La riconobbi immediatamente dalla Visione che avevo avuto in infermeria a giugno, nella quale era intenta a rassicurare Caramell che avrebbe "riportato l'ordine a Hogwarts". «E' del Ministero» dissi io.

«Dolores Umbridge» disse Malfoy.

E così la rospa aveva un cognome, adesso.

La professoressa Caporal, appena comparsa dietro il tavolo, si fece strada fino all'estremità e sedette nel posto che avrebbe dovuto occupare Hagrid. Ciò significava che quelli del primo anno dovevano aver attraversato il lago e raggiunto il castello; infatti qualche istante dopo si aprirono le porte e dalla Sala d'Ingresso entrò una lunga fila di bambini dall'aria spaventata. In testa c'era la professoressa McGranitt, che reggeva uno sgabello sul quale era posato il Cappello Parlante.

Il chiacchiericcio nella Sala Grande svanì. I bambini del primo anno si allinearono davanti al tavolo degli insegnanti, col viso rivolto verso il resto degli studenti: la professoressa McGranitt posò con cautela lo sgabello davanti a loro, poi si trasse in disparte. I volti degli studenti del primo anno rilucevano pallidi alla luce delle candele. Un bambinetto al centro della fila sembrava tremare.

Tutta la scuola aspettava col fiato sospeso. Poi lo strappo vicino al bordo del cappello si spalancò come una bocca e il Cappello Parlante prese a cantare:

[1] 𝙒𝙞𝙩𝙝 𝙊𝙥𝙚𝙣 𝙀𝙮𝙚𝙨 » Draco MalfoyWhere stories live. Discover now