Villa Lestrange

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31 Ottobre 1981
In una notte buia davanti alla villa dei signori Lestrange, comparvero tre uomini vestiti di nero con dei cappucci in testa e tre bambine in braccio, una di tre anni che si era appena addormentata, una di un anno e una di appena quattro mesi che dormivano già da un pezzo, bussarono alla porta e aprì una signora di mezz'età con capelli bianchi e di statura media
«Chi siete?» chiese la signora, a quel punto i signori si tolsero i cappucci dalla testa.

«Salve signora Lestrange siamo degli impiegati del Ministero della Magia possiamo entrare? Dovremmo parlare con lei e suo marito»
«Certo, prego, entrate. Vado a chiamarlo»
«Certo signora, faccia con comodo» ripose uno degli impiegati, la signora Lestrange salì di sopra andando verso la camera padronale
«Rigel, Rigel» lo chiamò lei
«Amelia, che succede?» domandò Rigel
«Ci sono tre impiegati del ministero che vogliono parlarci».

Il signore e la signora Lestrange scesero in salotto dove c'erano i tre impiegati
«Buonasera, prego sedetevi» disse Rigel, i tre impiegati si sedettero sul divano con le bambine in braccio
«Grazie...scusate se siamo piombati qui così in piena notte ma non potevano fare altrimenti» disse uno dei tre
«Allora di cosa volete parlarci?» chiese Rigel
«Dei vostri figli» rispose uno dei tre
«Che cosa è successo?» chiese preoccupata Amelia
«Sono stato beccati a torturare due Auror insieme a Bellatrix Black e Barty Crouch Junior» spiegò uno degli impiegati
«No, non può essere» disse sconvolta Amelia, non poteva credere che i suoi figli avessero fatto una cosa del genere
«E ora che succederà?» chiese Rigel anche se già sapeva la risposta
«Saranno processati e condannati ad Azkaban»
«No non è possibile» disse la signora Lestrange disperata e sul punto di piangere
«Lo so, signora. Ci dispiace molto, non avremmo mai voluto arrivare a questo ma purtroppo ci sono prove schiaccianti per condannarli» disse l'impiegato, anche se a lui dispiaceva dirlo.

La signora Lestrange scoppiò in un pianto disperato e uscì dalla stanza, il signor Lestrange corse a consolarla e le disse
«Amelia, sono disperato anche io, ma dobbiamo farci forza. Troveremo un modo di farli uscire, te lo prometto» Amelia sorrise debolmente, e ancora in lacrime, rientrò nella stanza insieme a Rigel
«Allora perché siete venuti fin qui?» chiese serio Rigel
«Il ministero della magia ha ritenuto giusto che voi abbiate la custodia della vostre nipoti e ve le abbiamo portate» indicando le bambine, alla vista delle piccine gli occhi della signora Lestrange si illuminarono di gioia
«Lei è Cassiopea» indicando una bambina con capelli ricci neri come il carbone molto simili a quelli di sua madre e occhi castani, aveva la stessa luce che aveva Rodolphus quando era piccolo e sorrise al pensiero di suo figlio, ricordando tutti i momenti passati con lui
«Lei invece è Nova» indicando una bambina capelli mossi castani, però gli occhi erano strani perché aveva un occhio marrone e uno verde, somigliava molto a suo padre ma le ricordava Bellatrix, ricorda ancora il giorno in cui Rodolphus le andò a dire che si era innamorato di questa bellissima ragazza e quando gliela presentò non deluse le sue aspettative, faceva pur parte della casata dei Black
«E lei è Céleste» indicando una bambina con capelli lisci e biondi, lei invece era un mix tra Bellatrix e Rodolphus.

Sorrise erano diventate delle bellissime bambine. Amelia prese in braccio la piccola Nova che era quella più simile a suo figlio, invece il signor Lestrange prese in braccio Cassiopea e Céleste. Ad un certo punto il signor Lestrange chiese
«Ma gli altri tre bambini dove sono?» lui aveva altri tre nipoti ma non glieli avevano portati
«Il ministro ha deciso di separarli»
«E perché mai?» chiese irritato Rigel
«Non poteva rischiare che i figli di due famosi mangiamorte stessero tutti insieme e rischiare che si uniscano per farli evadere, o far rinascere il Signore Oscuro proprio ora che se ne è andato» rispose l'impiegato
«Ma si uniranno lo stesso e questo lo sapete anche voi»
«Cercheremo di evitarlo» rispose convinto l'impiegato, non sapeva cosa sarebbe successo molti anni dopo
«Non credo che ci riuscirete e qualunque cosa accada, sarò io il primo a mettermi contro di voi» disse Rigel con tono minaccioso
«È una minaccia signor Lestrange?» chiese in aria di sfida un altro impiegato
«No, è una constatazione, non permetterò mai che voi dividiate i miei nipoti, non ci è mai riuscito nessuno a dividere due coppie di gemelli e non credo ci riuscirà il ministro della magia»
«Lo vedremo» disse in tono di sfida un impiegato
«Arrivederci signori» Rigel li accompagnò alla porta e se ne andarono.

«C'era bisogno di trattarli così, Rigel?»
«Si perché non era quella la ragione per cui non ce li a affidati tutti. Il ministro non si fida a lasciarci tutti i nostri nipoti perché ha paura che noi li educheremo per far evadere Rodolphus e Rabastan» disse irritato Rigel
«Credi che...»
«Si, lui non se ne è andato, almeno non per sempre e sono sicuro che loro faranno qualcosa di importante per il signore oscuro, intanto però il ministero non si fida»
«Noi le educheremo affinché loro siano le migliori di tutti, che la purezza del sangue è importante dovranno crescere sapendo che loro siano migliori dei mezzosangue e dei nati babbani»
«Hai proprio ragione Amelia, ma vorrei proprio sapere a chi hanno affidato Orion, Nash e Ophelia» disse pensieroso il signor Lestrange
«Lo scopriremo, vedrai» disse la signora Lestrange poi misero le bambine nelle proprie stanze e si rimisero a letto.

Spazio autrice
Ciao a tutti è la prima storia che scrivo spero vi possa piacere

Cassiopea Lestrange-La regina delle serpi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora