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Prima di uscire di casa, per andare a scuola, presi lo zaino, intenta a prendere il foglietto che avevo scritto ieri, giusto per gettarlo, farlo in mille pezzi, dato che avevo scritto cose personali, e avevo citato quell'essere presuntuoso.
Oggi a scuola sarei andata insieme alla mia best, e questa cosa mi rincuorava parecchio, dato che così almeno non mi sarei sorbita tutte le lagne e dispetti di quella strega di Jamie.
Una volta svuotato in fretta per prendere quello stupido foglietto, notai che non c'era... <<Oh no dove sarà finito?? Ah non dirmi che- che è caduto quando quella bagascia mi ha spinta... Oh no. Spero che nessuno lo abbia preso, soprattutto quello lì... No cavoli, se fosse finito nelle sue mani avrà capito perché ero così arrabbiata ieri. Ma no, impossibile.. Non ci penserò. Tanto non lo rivedrò mai più quindi può anche tenerselo.>> dissi parlando da sola. Dopo aver messo, di nuovo, tutto nello zaino, uscii di corsa per andare a scuola. Ero già in ritardo e del pullman neanche traccia. dopo venti minuti arrivò. Quando arrivai alla fermata dove avrei dovuto prendere l'altro pullman vidi colui che non desideravo vedere per nulla al mondo. Ci guardammo negli occhi per dieci secondi al massimo e poi mi rigirai decisa ad aspettare il pullman. Il mio telefono era morto di nuovo quindi dovetti stare ad aspettare in silenzio. Il mezzo arrivò e io mi ci fiondai al suo interno per scappare da quegli occhi che non sopportavo vedere. Arrivai a scuola, leggermente in ritardo, ma fortunatamente la professoressa non ci sarebbe stata.

...

Finite le lezioni uscii insieme alla Sofi per andare a casa insieme, dato che avremmo fatto un pigiama party, essendo l'ultimo giorno della settimana. <<Si ma hai visto la sua espressione quando lei gli ha tirato l'acqua?!?>> disse lei scoppiando a ridere. <<Si, quando ho visto la sua espressione sono morta... però bisogna dire che se l'è meritato, insomma l'ha tradita con quella "brava ragazza" di Jamie. Povera Irene.. si sarà sentita male da quando ha scoperto tutto>> dissi io, ridendo a mia volta.

Mi bloccai solamente quando vidi qualcuno davanti a me. Lui.
Mi scansai ma lui continuava a impedirmi di passare. <<Ti sposti?!?!?>> dissi io arrabbiata

<<No>> ribadì lui. <<Senti, sei l'unica che mi può aiutare e scu->> continuò, ma io lo interruppi.

<<Va bene ti aiuto solo perché non voglio più avere a che fare con te.>> dissi fredda, anzi freddissima.
<<Andiamo, seguici>> continuai io, iniziando a camminare al fianco sella mia migliore amica.

...

<<Ecco, entrate. Sofi andresti per favore a vedere se c'è qualcosa nel frigo per poter cenare?- dissi gentilmente alla mia migliore amica, facendole gli occhi dolci- Invece tu seguimi- dissi in tono freddo.

Sofi era andata a cucinare, anche perché a lei piaceva molto più di me, così ogni qual volta veniva a casa mia cucinava lei. Ero sempre da sola. I miei genitori partono sempre per lavoro e adesso si trovano in America.

Andai verso la mia camera, seguita da quel ragazzo che ormai odiavo.

Aprii la camera e appena entrai, inciampai. Stavo per cadere quando delle braccia muscolose mi presero, e per evitare di farmi cadere, mi attirarono verso il proprietario di quelle. Mi fecero girare e mi ritrovai a un palmo dal suo viso. Ci guardammo negli occhi per svariati minuti, fino a quando lui non si staccò. Indietreggiai e mi voltai, per non far vedere a lui che le mie guance erano andate a fuoco, e per evitare che potesse sentire il mio cuore. <<Smettila di battere così forte>> rimproverai il mio cuore, ovviamente in italiano. <<Stai bene?>> disse lui, <<NESSUNO sta bene, tranquillo>> dissi acida. <<Cosa cavolo ci fanno qui le mie pantofole da weekend? Mi ricordavo di averle lasciate nell'armadio perché volevo portarle in Corea>> dissi, ma senza pensarci parlai in coreano.

DNA || Jeon Jungkook x reader ||Where stories live. Discover now