ME or HIM

Desideri

-"Cedric! Cedric!"
Ariana correndo si diresse verso lui che camminava a passo veloce.
-"Ti vuoi fermare?!"
Lui si voltò di scatto.
-"Che cosa vuoi?!"
-"Possiamo parlare?!" le disse lei quasi urlando.
Lui la prese per il braccio e la portò nello sgabuzzino delle scope, chiuse la porta.
La mise al muro, si avvicinò a lei, doveva guardarla negli occhi, doveva capirne di più.
-"Dimmi che non mi stai nascondendo niente! Dimmi la verità!"
Lei rimase in silenzio, lo guardò solo dritto negli occhi.
Cedric si voltò di spalle mettendosi le mani sulla nuca, aveva una rabbia dentro che avrebbe rotto tutto quello che aveva davanti.

-"Io lo sapevo! Dal primo giorno, dal primo, ho detto che quel ragazzo non mi piaceva!"
-"Ma... non è successo nulla..." disse lei prendendogli la mano.
-"E allora cosa?! Dimmi che cazzo vuole questo da te!" Cedric era molto agitato, non l'aveva mai visto così.
Decise di dirgli una mezza verità, di certo non poteva mentirgli del tutto, dopo la sceneggiata di Draco.
-"Evidentemente gli piaccio Ced, a volte mi fa delle battutine, ma niente di più.. forse gli piace questo gioco di sfida con te, non lo so.. non mi interessa.."
-"E perché non mi hai detto nulla allora? Se non c'è nulla da nascondere, perché non mi hai detto nulla?!"le chiese lui.
-"Non volevo farti preoccupare, non volevo che avessi dei pensieri strani o che ti venissero le paranoie.."
-"E pensi che non li abbia adesso?!" le disse lui alzando la voce.
-"Calmati Ced.."
Si guardarono negli occhi.

-"Ti conosco bene.. so che c'è qualcosa che non va o che c'è qualcosa che non mi hai detto.. adesso voglio stare per i fatti miei."
Cedric aprì la porta dello sgabuzzino e sbattendola, se ne andò.

Ariana rimase lì dentro.
Si sedette per terra, la testa le scoppiava.
Avrebbe preferito rimanere in quella stanza per sempre, senza vedere nessuno.
Ma più stava sola e più pensava, e più pensava e più era in confusione.
Aveva quasi paura di se stessa, dei suoi sentimenti.
Non aveva più certezze.

Tornò in sala comune serpeverde.
Tom la vide.
-"Hei.. vuoi parlare?"
-"No." Disse lei senza neanche voltarsi.
Voleva solo mettersi a letto.
Accese la luce del comodino.
C'era molto freddo.
Fuori nevicava.
Si gettò sul letto e si mise sotto le coperte, a pensare e a pensare..
-Ho un enorme vuoto allo stomaco, al pensiero di perdere Cedric.
Non ho fame.
Ho la gola secca.
La bocca asciutta.
L'ansia.
Stai avendo paura..

È tutta colpa tua lo sai vero?
Ma è una colpa fare quello che mi sento?
Perché mi sono sentita di guardare Draco più del dovuto?
Perché non l'ho trattato come tutti gli altri?
Ammettilo.
I baci sono stati rubati, ma ti sono dispiaciuti?
No.
Ammettilo e basta, ammettilo a te stessa!
Si possono amare due persone?
Quello per Draco non è di sicuro amore, forse è più attrazione fisica e mentale.
Lui sa come prendermi, sa sempre cosa dire, sa come tenermi testa e come mandarmi in tilt.
È molto simile a me.
Se amassi Cedric però, non penserei questo di Draco.
Forse non amo nessuno dei due..
Però perché non riesco a non pensarli?
La paura di perdere Cedric è grande quanto la forte attrazione che ho per Draco.-

Bussarono alla porta.
Lei aprì.
Davanti, aveva Draco.
-"Che vuoi?"
Lui entrò, e chiuse la porta.
-"Esci!"
Draco la spinse al muro.
-"Stai zitta!" disse, mettendogli un dito sulle labbra.
La baciò.
Le diede un lungo bacio, quasi da non staccarsi più.
Voleva averla.
E lei voleva avere lui.
La prese in braccio e la portò a letto.

Le tolse i collant e la gonna della divisa.
-"Draco che stai facendo..? Stiamo sbagliando.." lei diceva quelle parole, ma nel frattempo lo stringeva a se.

Lui non le rispose, sapeva che volevano la stessa cosa.
Le tolse il maglioncino e le sbottonò la camicia.
Lei non resistette più.
Gli sbottonò i pantaloni.
L'aveva dentro.
Gli prese la cravatta per tirarlo a se, sempre di più, per averlo sempre più vicino.

Balzò dal letto.
Era sudata, con il fiato corto.
Accanto a lei non c'era nessuno.
Si era addormentata.
Si mise le mani tra i capelli.
-Era un sogno, era solo un sogno!-

Bussarono alla porta.
Pensando all'inizio del suo sogno, andò ad aprire.
Era lui, era Draco, stavolta era reale.
-"È da tre ore che ti chiamiamo e non rispondi.. Tutto bene? Ci hai fatto preoccupare.."
-"Si.. tutto bene.."
-"Sicura? Sei bianchissima in faccia e sei sudata.." rispose lui.
-"S-stavo dormendo.."
-"Hai fatto un brutto sogno?" chiese lui.
-"Si.." ma di brutto, quel sogno, non aveva nulla.
-"Va bene.. noi stiamo andando a cenare, non vieni?" gli chiese.
-"No.. non ho fame."
-"Vabbè.. come vuoi." lui chiuse la porta e se ne andò.
Ariana si rimise a letto, era immobile, a guardare un punto fisso.

Dopo un'ora, bussarono nuovamente alla porta.
Lei aveva quasi paura ad aprire.
Era di nuovo lui, con un vassoio.
-"Ti ho portato la cena."
Glielo porse.
-"Mangia.. buonanotte." chiuse la porta e andò via, voleva lasciarle spazio.
-Perché sta facendo così?
Forse è un suo modo per scusarsi per quello che è successo in biblioteca?
O si sta preoccupando per me?-
Nonostante il gesto di Draco, quella sera lei non mangiò.
Oltre Cedric, quel sogno l'aveva destabilizzata.