Punizione

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Finita la lezione tutti si alzarono dai propri banchi.
Il professor Piton bloccò Ariana e Draco comunicandogli che Gazza, il custode della scuola, aveva bisogno di aiuto e quindi di andare direttamente da lui.
I due si diressero nell'ufficio di Gazza, lei era molto seccata, Draco invece la prendeva alla leggera.
-"Dai non fare così.. è la mia prima punizione, devi farmela vivere in questo modo?" disse lui stuzzicandola.
-"Avrei voluto volentieri passare il pomeriggio diversamente."
Mentre camminavano Draco si fermò un attimo :"Si? Cosa ti fa pensare che passare un pomeriggio con me in punizione sia noioso?" disse lui facendo un sorrisino.
Ariana che era più avanti di lui, si fermò e si voltò :"Potresti smetterla di fare così?"
-"Così come?" Disse ridendo :"Dai su andiamo." Continuò.
Arrivarono all'ufficio di Gazza e lui non perse occasione per farsi ripulire tutta la stanza, uscì dalla porta e andò a sorvegliare come era solito fare, provava proprio piacere rompere le scatole agli studenti.
-"Sai pulire almeno?" Disse Ariana porgendo una scopa a Draco.
-"Potrei sorprenderti." disse lui.
Mentre stava prendendo la scopa, sfiorò la mano di Ariana.
In quel momento calò il silenzio, si imbarazzarono entrambi.
-"Vabbè dai.. iniziamo." disse Ariana per rompere la tensione.

Iniziarono a pulire e Draco pensava a cosa poterle dire.
La guardava spesso, non riusciva a non farlo.

Ariana percepiva che lui la stesse guardando, lei lo guardava un attimo e poi distoglieva subito lo sguardo.

-"Che mi dici di te? Vai bene a scuola?" Chiese Draco, interrompendo il silenzio.
-"Si dai.. oltre qualche punizione vado bene.
Le materie sono interessanti e i professori sono quasi tutti bravi, ti troverai bene anche tu." Rispose lei.

Draco quando lei parlava aveva il vizio di squadrarla dalla testa ai piedi.
Forse lo faceva involontariamente ma il suo sguardo era come se la bloccasse.
Per riempire il silenzio Ariana gli chiese il motivo per il quale aveva deciso di studiare da privato fino ad all'ora.
Lui le disse che la sua famiglia aveva deciso così, perché semplicemente potevano permetterselo, ma lui ne era stufo, voleva scappare da quella casa.
-"Non vai d'accordo con i tuoi genitori?" chiese Ariana.
-"Ho un rapporto particolare con mio padre.." rispose lui.
Anche Draco voleva saperne di più sulla famiglia di Ariana e lei gli raccontò che suo padre è un mago, invece sua madre è nata babbana, figlia unica, famiglia benestante e molto apprensiva nei suoi confronti.
-"Sei una mezzosangue quindi?" rispose Draco ridendo.
-"Come mi hai chiamata?" si arrabbiò così tanto che gli si mise faccia a faccia.
-"S-stavo scherzando.." rispose lui, guardandole gli occhi e poi le labbra.
-Ariana..
Su, spostati..
Non dovete stare così vicini- pensò.

D'un tratto si voltò e continuò a pulire

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D'un tratto si voltò e continuò a pulire.
-"Da quanto tu e Cedric state insieme?"
Chiese Draco.
-"Un anno più o meno.. tu invece? Hai una ragazza?" non voleva concentrarsi sull'argomento "Cedric" quindi rivolse la stessa domanda a lui.
-"No.. ho avuto qualche storia, ma niente di serio." rispose lui.
-"Non so perché ma lo immaginavo che non sei uno da storie serie." disse guardandolo e ridendo.
-"Ah allora riesci ancora a guardarmi?" chiese lui.
-"C-che vuoi dire?"
-"Non fare finta di niente.. poco fa, quando ci siamo avvicinati.. ti sei allontanata di botto e non mi hai più guardato." rispose lui.
-"E quindi? Adesso esamini anche i miei atteggiamenti?"
-"Sei in imbarazzo quando sei con me.. ti ho osservata, non hai questo atteggiamento con tutti." disse Draco.
-"Ah si? Mi osservi anche? Io ti direi di concentrarti su altro.. e non a questi film mentali che ti fai."
-"Vedremo se saranno solo film mentali.." rispose lui.
-"Che vuoi dire?"
D'un tratto entrò Gazza dicendo che se avevano finito di pulire, la punizione era terminata.
Ariana uscì dalla porta, senza dire nulla, e si diresse verso il cortile.
Camminando cominciò a pensare.
Non riusciva a capire perché quel ragazzo gli facesse questo effetto.
Era davvero in imbarazzo quando gli parlava.
Non sapeva mai che dire.
Aveva paura di dire qualcosa di stupido.
Eppure lei era sempre stata una ragazza sicura di sé.
Perché aveva queste reazioni con lui?
Quasi da dovergli stare lontano?

Mentre era seduta in una panchina a leggere la lezione sui lupi mannari, vide spuntare Cedric che camminava a passo veloce verso di lei.
Era di sicuro arrabbiato.
-"Stai scherzando? Prima lezione con quello e già in punizione insieme?"
-"Non mi ci sono messa io in punizione eh.." rispose lei.
-"Cosa avete combinato esattamente posso saperlo?" chiese Cedric accigliato.
-"Avevamo lezione sui lupi mannari e sia io che lui ci siamo messi ad ululare, ma non eravamo mica messi d'accordo." Ariana d'istinto si mise a ridere.
-"Ah ridi anche? Se magari al posto di metterti sempre nei guai studiassi.." disse Cedric.
Ariana si alzò dalla panchina, molto arrabbiata.
-"Senti Cedric.. non sei mio padre! Ho fatto questa cosa tanto per ridere, non potevo sapere che Draco avrebbe fatto lo stesso.. dopo un pomeriggio a pulire l'ufficio di Gazza l'ultima cosa che voglio sentire è anche la tua ramanzina!"

Draco nel frattempo era anche lì, in cortile, ma loro non lo avevano notato.
Provava un certo piacere che stessero litigando per lui, in questo modo capiva che anche per Cedric c'era qualcosa che non andava.
Perché non mettere altra carne al fuoco?
-"Cedric.. credo che tu stia un po' esagerando."
Si diresse verso di loro.
-"Perché hai tutto questo astio verso di me? È la tua ragazza no?"

Ariana lo guardò malissimo.
Era l'ultima cosa che Draco doveva fare in quel momento.
Cedric si voltò verso di lui, la sua rabbia aumentò perché era sicuro del fatto che lo stesse sfidando.
-"Senti biondo, a me non la dai a bere. Come hai detto tu è la mia ragazza quindi non darle fastidio!"

Draco si voltò verso Ariana.
-"Ti sto dando fastidio?"
Disse guardandola dalla testa ai piedi.

Cedric era del quinto anno, non poteva permettersi di cacciarsi nei guai, ma se avesse potuto gli avrebbe tirato un bel pugno.
Si voltò verso Ariana.
-"Vedi? Non dirmi che non te ne rendi conto anche tu.. Io vado a studiare che è meglio, non ho altro tempo da perdere."
Cedric si allontanò.
-"Ma fai come vuoi! Sono stanca di darti spiegazioni per il NULLA!" disse lei alzando la voce per farsi sentire.
Cedric si voltò a guardarla e poi continuò a camminare.

-"Un po' pensante il tuo ragazzo eh.." disse Draco facendo un sorrisino.
-"Grazie per aver migliorato la situazione eh.."
-"Non c'è di che." rispose lui ridendo.

•Disegno creato da: Alexia_Clare"

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