Rottura

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Quella fu una domenica davvero strana.
Ariana andò a letto presto perché in realtà, in quei giorni, non aveva dormito affatto.
L'indomani mattina le aspettava una lezione con uno dei suoi professori preferiti, Remus Lupin.
Era solito portare degli oggetti strani in classe per fare lezione, quel giorno aveva portato un enorme specchio.
-"Buongiorno ragazzi, questo che vedete di fronte a voi è uno specchio un po' particolare, tramite di esso vedrete i vostri più grandi desideri, o almeno quello che pensate di desiderare in questo momento.
Hermione, fatti avanti, cosa vedi?" disse il professor Lupin.
Hermione era un'insegnante di Hogwarts.
Ron era il capitano della squadra di Quidditch.
Luna era circondata da creature magiche.
Adesso, era il turno di Ariana.
-"Draco.. tocca a me adesso, puoi toglierti?!"
Sbuffò, era davvero arrabbiata.

"Non sono davanti a te tesoro, ma dietro." le sussurrò Draco all'orecchio.

Lei si voltò di scatto, quasi sconvolta, incredula

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Lei si voltò di scatto, quasi sconvolta, incredula.
Draco sospirò e poi le fece un sorrisino.

-"Ok, direi che la signorina Ariana ha già raggiunto il suo livello di brutte figure per oggi." disse il professor Lupin ridendo :"Direi che è meglio passare avanti, Draco tocca a te, vediamo se quest'amore è ricambiato." continuò.
Ariana era diventata un peperone.
D'un tratto bussarono alla porta, era Cho.
-"S-scusi il disturbo professore, ma la professoressa Mcgranitt la sta aspettando nel suo ufficio, ha bisogno di parlare con lei."
-"Si, arrivo subito. Ragazzi scusatemi ma continuiamo un'altro giorno, mi dispiace non sapere cosa desideravi tu signor Malfoy, magari la prossima volta vi vedrò felicemente mano nella mano." rispose il professor Lupin ridendo.
Ariana voleva solamente sotterrarsi e in più sapeva già che Cho avrebbe riferito tutto a Cedric.
-"Tu lo sai che racconterà tutto vero?" puntualizzò Hermione.
-"Si, ne sono sicura."
-"Almeno così finalmente saprà la verità, buona fortuna con il tuo "amato", che te ne serve." si intromise Draco nella conversazione, uscendo poi dalla classe.

Nel pomeriggio, dopo le lezioni, Ariana stette in sala comune serpeverde, era convinta che se non si facesse vedere da nessuno, Cedric non sarebbe venuto a parlare con lei, voleva evitare in qualsiasi modo l'argomento.
Iniziò a pensare a cosa doveva rispondere se Cedric le avrebbe chiesto spiegazioni.
-Magari Cho non gli dirà nulla- pensò.
In ogni caso, non poteva nascondere niente.
-Sopratutto, in questo momento, il tuo desiderio più grande è Draco?!- pensò.
Prima l'Amortentia, poi lo specchio.
Aveva tutti i segnali davanti ma non voleva coglierli.
Aveva paura di cambiare tutto.
Aveva paura di aprire il suo cuore a un altro ragazzo.
Aveva paura di perdere una certezza.
Di Draco non sapeva nulla, magari per lui tutto questo era solo un gioco ed una volta vinto non l'avrebbe più calcolata.
Draco era di fronte a lei, chiacchierava con Tom.
Iniziò a fissarlo, a studiarlo.

Lo vedeva permaloso, su le sue, misterioso

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Lo vedeva permaloso, su le sue, misterioso.
Non parlava mai dei suoi interessi, della sua famiglia, dei suoi vecchi amici.
Ma aveva degli amici prima della scuola?
Non sopporta di perdere, è arrogante.
Ha tantissimi difetti, ma forse le piaceva proprio per questo?

Bussarono alla porta d'ingresso della sala comune e i pensieri di Ariana vennero interrotti.
Tom andò ad aprire.
-"Ciao, Ariana è qui? Devo parlarle." Era Cedric, molto arrabbiato.
-"Oh cazzo.." disse Tom d'istinto :"Scusa.. si è qui, te la chiamo. Ah comunque è da un po' che non ti vedevamo, quasi ci sei mancato." Continuò, ridendo e dirigendosi verso Ariana.
Lei aveva già sentito la voce di Cedric, quindi si alzò, Draco la guardò e lei guardò lui.
Sapeva già cose le aspettasse.

-"Esci, devo parlarti." Cedric non le diede neanche il tempo di salutarlo.
Lei uscì con lui, chiudendo la porta.
-"Ho cercato di darti spazio, per farti capire cosa siamo sempre stati, una coppia perfetta. Pensavo che ti sarei mancato, che tu stessa avresti capito.. ma così non è stato, anzi, le cose sono peggiorate a quanto vedo." disse Cedric, parlando, quasi tremava dalla rabbia.
-"La tua cara amica Cho ti ha riferito tutto?"
-"Non è questa la cosa importante, non credi?!" le disse lui alzando la voce.

Anche Draco da dentro la sala lo aveva sentito.

-"Per fortuna che ho gente accanto che mi apre gli occhi." continuò Cedric.
-"Si.. come se per lei è solamente amicizia."
-"Ah si? Perchè quella tua con Draco è amicizia?"disse Cedric.

-"Quei due stanno litigando per te, lo sai fratello mio?" disse Tom.
Draco annuì, sorridendo.

Sapeva che era egoista ma non le dispiaceva per niente

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Sapeva che era egoista ma non le dispiaceva per niente.

-"Da quando ha messo piede in questa scuola è cambiato qualcosa, lo vedo come ti guarda e sopratutto vedo come tu cambi in sua presenza. Non posso ancora credere che uno sconosciuto abbia causato tutto questo, ma alla fine la colpa non è la sua, la colpa è tua." disse Cedric.
-"Non me ne puoi fare una colpa!" Ariana pronunciò quella frase, senza pensare..
Quella frase dava forza al discorso di Cedric.
-"Me lo stai confermando quindi? Mi stai dicendo che ti piace quel ragazzo, così tanto da perdere me..
Ho capito, significa che quello che siamo, scusa.. che eravamo, non era così forte come pensavo.
Mi auguro che lui ti capisca meglio perché di una cosa sono certo, di te non ne ho capito un cazzo!" Cedric se ne andò, più arrabbiato e deluso che mai.
Ariana rimase ferma, con gli occhi lucidi.
Avrebbe voluto dirgli tante cose, ma non riusciva a parlare.
Aveva tante di quelle emozioni che non riusciva ad esternarle e anche lei, come Cedric, non riusciva a capirsi.

Aveva tante di quelle emozioni che non riusciva ad esternarle e anche lei, come Cedric, non riusciva a capirsi

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-"Secondo me si sono lasciati definitivamente sta volta eh.." disse Tom, che era appiccicato alla porta d'ingresso per capire cosa si stessero dicendo.
-"Lei che dice?" chiese Draco.
-"Non so.. non sento più nulla." rispose Tom.
-"Ma vi sembra una cosa normale quello che state facendo? Perché non pensare al quidditch e basta?" disse Blaise.
-"Ecco perché tu sei sempre senza nessuno." Rispose Tom, dirigendosi verso di loro.
-"Pensi che lei ci stia male?" chiese Draco.
-"Mi stai diventando anche empatico adesso?" disse Tom ridendo.
Draco scosse la testa, sorridendo, dentro però aveva tanti pensieri.
-Adesso che capirà che l'ha perso, inizierà a capire che sta sbagliando?
Riunirà le sue forze per riaverlo?
Sarà gelosa di lui che sta con altre ragazze?
O con Cho, in questione?
Capirà che quella per me era una cotta passeggera?- pensò Draco.
Forse il suo difetto più grande era proprio questo, non far capire mai le sue emozioni agli altri, ma non riusciva, non ci riusciva proprio..

ME or HIMOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz