1. Mi chiamo Amelia e questa non sono io

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«Ciao, il mio nome è Amelia, Amelia Davis» mi presento con lo sguardo rivolto verso l'obiettivo della telecamera posta di fronte a me. Premo immediatamente il tasto stop consapevole di non poter iniziare il video di presentazione per la richiesta di borsa di studio e ammissione al college con un "ciao". Deve essere un video formale, Amelia, non ti stai presentando a un amico, penso.

«Ricominciamo - premo play sul dispositivo - Buonasera, il mio nome è Amelia, Amelia Davis e questo è il mio video di presentazione per la richiesta di ammissione all'Università di Washington, Corso di Laurea in Storia dell'Arte. Non sono sicura di poter dire effettivamente buonasera perché qui nel South Dakota sono quasi le sette di sera e non so se Seattle abbia lo stesso fuso orario. Scusatemi, non sono mai uscita da Deadwood e non sono molto pratica» balbetto, mentre d'istinto afferro lo smartphone sulla mia scrivania malridotta. 

Senza fermare la registrazione - poi la taglierò, mi dico - digito velocemente su Google quale sia l'orario in questo momento a Seattle e tiro un sospiro di sollievo. Per fortuna la città in cui voglio trasferirmi è solo un'ora indietro rispetto a Deadwood.

«Questo pezzo sarà da tagliare - dico facendo un gesto buffo con la mano per ricordami di fare le modifiche - Ho quasi diciassette anni e sono nata e cresciuta a Deadwood, un piccolo paese di circa tre miglia situato in South Dakota abitato da poco più di mille persone» respiro mentre metto insieme le idee per continuare il video. Ma chi mai si trasferirebbe volontariamente in un luogo sperduto che si chiama "legno morto"? Solo qualcuno che sia stato costretto, penso.

«Vivo qui, da quando ne ho memoria, con i miei nonni e mia madre ai quali voglio molto bene e senza i loro insegnamenti non sarei la persona ambiziosa e determinata che sono oggi - come sei diventata brava a raccontare palle, mi dico - Amelia Davis è una ragazza con sogni e speranze che è determinata a realizzare con ogni fibra del suo corpo, sebbene sia consapevole delle difficoltà che dovrà affrontare. Amelia ha il completo appoggio da parte della famiglia e dei molti amici d'infanzia, supporto fondamentale che ha contribuito alla crescita e alla formazione della teenager che è oggi» boccheggio per la mancanza d'ossigeno. Amelia respira, deve sembrare tutto reale.

«Sono eccellente in ogni materia - sorrido al pensiero che questa sia l'unica verità detta finora - ma sicuramente lo avrete già notato dal mio curriculum scolastico. Quasi ogni pomeriggio faccio volontariato nella residenza per anziani di Deadwood e quando posso mi occupo del cane dei vicini. Quali sono i miei hobby? - leggo sul foglio delle domande consigliate - Amo leggere, amo l'arte e amo il cinema. Credo di potermi definire un'esperta in almeno due di queste tre. Dove mi vedo tra dieci anni? Sicuramente sarò direttrice di una galleria d'arte, una di quelle più famose d'America, in cui potrò esprimere al meglio le mie passioni. Non mi accontenterò di essere mediocre, io voglio eccellere» mi fermo un secondo per riprendere fiato perché ancora mi ritrovo a vomitare parole che ho impiegato mesi ad imparare a memoria.

«Perché dovreste scegliere me tra i molti candidati? Perché Amelia Davis è una risorsa importante per la vostra università che sicuramente non vi deluderà» sorrido soddisfatta di aver completato la presentazione senza particolari intoppi. Quando ho deciso di registrare un video piuttosto che il solito e noioso scritto, non credevo fosse così difficile parlare davanti a una telecamera. Soprattutto se devi impegnarti a raccontare un sacco di balle, Amelia. Maledetta me, dovrei smettere di pensare di tanto in tanto.

Questa non sono io, ma forse raccontare di un'altra me può aiutarmi ad entrare al college. Non bastano solo un bel faccino e voti da capogiro, credo siano necessarie anche doti che io purtroppo non possiedo. Mentire è più semplice.

Esasperata mi lancio sul letto nella speranza di calmare il senso di colpa, che mi attanaglia da quando ho iniziato a riprendere, quando dalla stanza accanto sento provenire un tonfo acuto che mi raggela il sangue. In un secondo sono fuori dalla camera e mi dirigo in fretta in quella da cui ho sentito il rumore.

ANNI LUCE DI DISTANZANơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ