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«Quella è la costellazione del Dragone

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«Quella è la costellazione del Dragone.» disse Draco, indicando la costellazione in basso a destra davanti a loro. San Valentino era arrivato, tutti avevano programmi ben precisi: Ginny e Blaise avevano preparato una particolare cenna nella camera del ragazzo – dato che Blaise aveva chiesto esplicitamente a Draco di non presentarsi prima della mattina successiva –, Harry aveva preparato un picnic nel cortile della scuola, con il suo mantello dell'invisibilità avrebbero trascorso la serata lì ed infine Ron con Lavanda aveva deciso di trascorrere la serata nella serra – tutto organizzato da Lavanda, non da Ron che la mattina era stato ricordato da Hermione che giorno fosse –. Hermione si era ripetuta per giorni di non porre alcuna speranza in quella sera, e quasi si era arresa quando già tutti avevano lasciato il dormitorio per ricongiungersi con i loro fidanzati, si era recata nella sua camera e si era preparata ad un'altra serata trascorsa tra i libri di Storia, ma quella volta si era sbagliata; Draco Malfoy aveva utilizzato il loro legame per chiamarla – tardando di quanto le aveva detto per un contrattempo con il Professor Piton – poi l'aveva condotta sulla torre d'astronomia. Non aveva preparato nulla, né fiori né candele, solo lui, lei e le stelle. Draco era poggiato con i gomiti sulla ringhiera mentre Hermione era proprio al suo fianco, con il naso all'insù mentre scrutava con attenzione il cielo.

«Quella lì?» domandò curiosa, disegnando una piccola linea con le dita. Draco scosse il capo, posizionandosi poi alle sue spalle per avere una visione completa di quanto lei vedesse, poi mirò con più attenzione. «Oh, quell'altra invece?»

«Quella al suo fianco è Lyra. Non è molto grande ma è facile da individuare perché una delle stelle che compone la costellazione è molto luminosa, sarebbe quella lì in basso sulla destra, parte dell'ultima corda.» spiegò lui, portando poi le mani sui fianchi della ragazza.

Hermione quasi trattenne il sospiro, sentendo già il suo tocco anche sui vari strati della divisa e del mantello. «E tu conosci anche la mitologia di queste costellazioni?»

«Non mi sfidare, Granger.» rispose lui, posando il viso sulla sua spalla. «Al matrimonio di Zeus ed Era ci fu una gara fra tutte le gerarchie divine nell'offrire alla coppia i doni più preziosi. Gea, la Terra, non aveva voluto essere da meno e regalò degli alberi dal frutto molto particolare: ogni primavera, sui rami di questo albero, nascevano delle mele d'oro. Questi alberi erano custoditi in un meraviglioso giardino affidato a quattro ninfe, le Esperidi, le quali avevano posto a guardia del cancello d'entrata un drago con cento teste. Ogni volta che qualcuno si avvicinava al giardino con l'intenzione di rubare, le teste del drago iniziavano a gridare con cento tonalità diverse facendo fuggire via anche il più coraggioso degli uomini. Ma una delle dodici fatiche date a Ercole chiedeva proprio di rubare quelle mele, ed Ercole, grazie al consiglio di Prometeo di farsi aiutare da Atlante, riuscì ad uccidere il drago e a rubare le mele. Era pose il drago nel cielo nella costellazione del Dragone in modo che tutti potessero ricordarlo.»

«Va bene, la mitologia la sai.» commentò lei ironica, mentre poggiava le mani su quelle del ragazzo per invitarlo a stringerla per riscaldarsi. «E Lyra?» chiese ancora, ma Draco si irrigidì, muovendosi quasi per allontanarsi, Hermione però gli tenne le mani ferme e si voltò verso di lui. «Qualche problema?»

Venere e Marte; Dramione.Where stories live. Discover now