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Le parole dei quadri non riuscivano ad uscire dalla mente di Hermione

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Le parole dei quadri non riuscivano ad uscire dalla mente di Hermione. Fuoco e scintille...lei e Draco Malfoy? Ma che idea malsana era?
Eppure, non riusciva a smettere di pensarci. Che Draco Malfoy fosse estremamente affascinante lo sapeva sin dal primo giorno in cui aveva superato la soglia della scuola, quando per sbaglio aveva posato lo sguardo su di lui e subito qualche ragazza al suo fianco aveva precisato la 'nobile e pura' discendenza del purosangue più desiderato nel mondo magico. Oltre quel momento, mai si era posta quei dubbi, mai aveva considerato lui in qualche modo romantico, lo aveva semplicemente odiato e disprezzato. Era cambiato qualcosa? A quella domanda non riusciva che rispondere di si, perché altrimenti sapeva che avrebbe fatto qualcosa in più di quello che era riuscita a fare in quei due mesi scarsi. Raccontarlo a qualcuno, forse, o addirittura al preside. Invece non aveva mosso un solo dito - se non per aiutarlo a nasconderlo - e aveva scelto la via più semplice, nascondendo il suo sapere in un angolo della mente reputandolo non affare suo.

«Hermione!» la richiamò Ginny, tirandola per un braccio. Spalancò gli occhi e quasi inciampò nei suoi passi. «Dove te ne vai con quest'aria così triste e pensierosa?» domandò, con un tono quasi recitasse un'opera drammatica.

Hermione alzò le spalle. «Andavo verso il dormitorio, le lezioni di oggi mi hanno prosciugato ogni energia. Voglio solo stendermi sul mio letto e-»

«E vedere un allenamento di Quidditch! Lo sapevo, forza vieni.» interruppe Ginny, trascinandola poi lungo il corridoio con sé. La rossa già indossava la sua divisa da Quidditch e sembrava estremamente sovraeccitata. Hermione cercò di resistere, ma in pochi minuti si ritrovò proprio sugli spalti con Luna e altre ragazze di Tassorosso, che guardando più attentamente capì che erano lo stesso gruppo di ragazze che erano in biblioteca. Possibile che solo lei si rendesse conto in quel preciso momento che la scuola non girava tutta tra compiti e pozioni ma anche con lo svago? Lei, in precedenza, oltre a rischiare la vita e mettersi nei guai con Harry, non aveva prestato attenzione ad altro.

Hermione si voltò verso il campo, vi erano tutti i giocatori di Grifondoro, ma anche i Serpeverde e tutto la riportò al soggetto principale di tutti i suoi pensieri. «Perché sono qui i Serpeverde?» domandò particolarmente confusa mentre lasciava cadere per terra la sua borsa.

«Allenamento insieme. Già, tragico. Ad ogni modo... presta particolare attenzione, va bene? Voglio sapere se...se qualcuno mi guarda o-»

Hermione si voltò di scatto verso la sua amica. «Perché? Chi dovrebbe guardarti?»

«Uhm... non lo so, girano voci. Sono cose che si dicono, Hermione! Qualcuno che manda qualcuno...sai come funziona, no?» spiegò brevemente, poi sparì dalla sua vista correndo verso il campo.

«No, non so come funziona!» le urlò sperando che si fermasse per darle una vera spiegazione, ma ciò non avvenne. Si guardò intorno confusa, poi esasperata prese posto sugli spalti. Recuperò un libro dalla sua borsa, cercando di far passare il tempo, ma un incantesimo scagliato sul sedile accanto al suo la richiamò all'attenzione. Ginny alzò la mano verso l'alto per farsi guardare, poi le intimò di tenere gli occhi sul campo. Chi diamine avrebbe potuto guardarla?!
Lasciò andare i libri e portò lo sguardo sul campo, guardando persone muoversi velocemente sulle scope senza alcun senso, correvano solo avanti ed indietro, si scontravano, si urlavano contro, mentre Harry cercava di raggiungere il boccino che volava all'impazzata e Draco dietro di lui. Era così noioso. Posò entrambi i gomiti sulle ginocchia, poi il viso sui palmi delle mani e continuò a guardare qualcosa che lei non capiva, per un motivo non del tutto chiaro. Che i suoi pensieri e dubbi l'avessero distratta in quei mesi era ovvio, ma distratta al tal punto da non essersi resa conto di una relazione tra la sua migliore amica ed un soggetto sconosciuto? Inoltre, trascorrevano gran parte della giornata insieme, si sarebbe dovuta accorgere di un minimo gesto... Verso metà partita – probabilmente era passata più di un'ora – una persona attirò l'attenzione di Hermione: Blaise Zabini. Il suo sguardo era insistente su Ginny, anche quando l'attenzione di tutti era altrove. Era qualcosa che non passava inosservato.

Venere e Marte; Dramione.Where stories live. Discover now