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Era passato il coprifuoco quando Hermione si ritrovò a camminare veloce lungo il corridoio, con la bacchetta stretta tra le mani ed il cuore che batteva all'impazzata

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Era passato il coprifuoco quando Hermione si ritrovò a camminare veloce lungo il corridoio, con la bacchetta stretta tra le mani ed il cuore che batteva all'impazzata.
Un passo dopo l'altro cercò di seguire il rumore che aveva attirato la sua attenzione, che l'avevano portata a svoltare varie volte, fino a trovarsi lungo un corridoio completamente buio.
Non sapeva bene a cosa andasse incontro, era sola, in un corridoio buio e pericolante con un particolare rumore che proveniva dal fondo, che si faceva sempre più forte, come sempre non riuscì a tirarsi indietro e camminò con la poca luce a disposizione per attraversalo. Ogni passo che compiva, il rumore si trasformava in qualcosa che le era sempre più familiare.
All'ennesimo passo, il rumore si trasformò in gemiti di dolore, il qualcosa in qualcuno, il qualcuno in Draco Malfoy. Seduto contro il muro mentre si teneva il braccio. Il ragazzo alzò subito lo sguardo verso la fonte di luce, ritrovando due occhi terrorizzati davanti a sé. Entrambi erano terrorizzati e confusi, eppure Hermione sembrò molto più lucida di lui perché scattò subito quando sentì il miagolio del gatto di Gazza. Afferrò Draco per un braccio e lo tirò verso di sé, aiutandolo ad alzarsi per trascinarlo verso la prima porta disponibile. Fu lei a chiuderla con un incantesimo, ma sapeva che quello non bastava a fermare Gazza, così si voltò verso di lui quasi a chiedergli aiuto, senza però riuscire a dire una parola. Draco si poggiò contro il muro e recuperò la bacchetta dal mantello, chiudendo la porta con un ulteriore incantesimo che Hermione non conosceva. Dopo di tutto, era Draco Malfoy, aveva i suoi assi nascosti nella manica.
Scivolò di nuovo silenziosamente verso il terreno e tenne la bocca chiusa, anche se dal modo in cui si teneva il braccio e per come stringeva gli occhi non sembrava essere particolarmente propenso a voler rimanere in silenzio. Hermione poggiò l'orecchio sulla porta ed attese di non sentire più nulla, per poter uscire da quella camera e tornare nel suo letto. Di nuovo, non sapeva cosa stesse facendo.

«Li troveremo...» quando sentì Gazza, si coprì la bocca con una mano e cercò di non emettere nemmeno un sospiro. Intanto, Draco – anche se cercava di non fare rumore – continuava ad emettere dei piccoli gemiti di dolore. «Sono forse qui?» domandò Gazza, portando una mano sulla maniglia della porta dove erano nascosti i due ragazzi. Hermione spalancò gli occhi, portando una mano sulla bocca del ragazzo al suo fianco per farlo stare in silenzio. «Non si apre...» continuò e sentì delle spinte contro la porta, come se cercasse di buttarla giù. Si sedette contro la porta, trascinando anche Draco così da contrastare – per quanto possibile – le spinte. «Li troveremo.» disse poi e sembrò allontanarsi. Solo in quel momento, Hermione tornò a respirare normalmente e così anche Draco. Si portò entrambe le mani sul viso e sospirò sconvolta, poi il gemito di dolore del ragazzo al suo fianco richiamò la sua attenzione.

«Perché continua a farti male?!» chiese sopraffatta dall'adrenalina. Quando Ginny le aveva parlato di nascondersi tra i corridoi con un ragazzo e provare l'emozione di essere beccata mentre faceva qualcosa di proibito si aspettava decisamente qualcosa di più romantico di dover proteggere Draco Malfoy da Gazza e dalla possibilità che qualcuno vedesse il suo marchio nero e lo sbattesse ad Azkaban.

Venere e Marte; Dramione.Where stories live. Discover now