Austin

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15° CAPITOLO

Uscimmo da quella vasca tutte profumate e pulite, così mentre Sofia mi asciugava e metteva in posa i miei capelli, stefy  mi metteva lo smalto di nuovo, la seconda passata in pratica, poi uscirono un attimo dalla stanza per prendere non so cosa, allora mi avvicinai con la sedia allo specchio e mi guardai attentamente, presi il cellulare e guardai il nome di Austin sulla bacheca del dispositivo, lo strinsi fra le mani, chinai la testa e chiusi gli occhi, in quei secondi cominciai a chiedermi: Rossana tu lo ami davvero? Rossana ti sei veramente innamorata? Ma in quel momento entrarono Sofia e stefy con mia madre, ora pure lei doveva farmi "bella".

Insomma alla fine arrivarono le 15:00 cominciarono a perfezionare gli ultimi dettagli, truccatina leggera, sistema l'acconciatura, scegli gli orecchini ecc.

Alla fine di tutto mi alzai e mi guardai allo specchio;

Ero bella sì, ma ero io, e questo mi piaceva, non volevo uscire con Austin non essendo me stessa.

Sofia, stefy e mia madre mi guardarono soddisfatte, avevano fatto un ottimo lavoro.

Continuavo a guardarmi meravigliata di come potessi essere diciamo bella rimanendo me stessa. Mi conoscevano bene. Si avvertiva un'orgoglioso silenzio nella stanza da parte di tutte e 4 che fù interrotto dal campanello;

Mi scappó un piccolo urletto da adolescente, poi cominciai a respirare profondamente mentre stefy e Sofy mi accompagnavano giù. Aprii la porta, vidi il dolce viso di Austin, avevo un'espressione tipo: Wooow!

Poi incominció a scendere con lo sguardo, notavo che stava guardando come mi cadeva il vestito sui fianchi, io alzai gli occhi al cielo sorridendo. Austin non era un ragazzo di quelli che pensano solo a tette e culo ma ovviamente doveva esaminare l'ottimo lavoro di stefy e Sofia.

Lo guardai curiosa: Allora? -domandai io

Lui: S-sei bellissima!

Questa volta il timido sembrava lui.

Gli tesi la mano: Dove mi porti?

Lui me la prese e disse: Dove ci siamo conosciuti...!

Camminammo mano nella mano per tutto il tragitto da casa al parco;

Andammo ad una specie di chioschetto e chiedemmo una coperta piuttosto che un telo per sederci sul prato.

Poi cominciammo a parlare e farci domande a turno, e venì fuori che avevamo un sacco di cose in comune.

Poi il pomeriggio in sintesi andó bene, un gelato, tante risate, sguardi eh si dai, mi sono divertita.

Poi fatta una certa ora mi riaccompagnó a casa.

Sull'uscio di casa;

Io: Mi sono divertita Austin, mi piaci.

Gli stampai un bacio sulla fronte e feci per entrare ma lui strinse leggermente la mano in cui c'era ancora la mia.

Allora mi voltai verso di lui;

Mi guardava come se stesse aspettando quel momento da troppo tempo per continuare a trattenerlo, non so cosa ma sembrava che doveva esplodere, lo capivo dai suoi occhi.

Ma non mi lasció neanche il tempo di dire 'a' che mi diede un bacio, e stavolta sì, sulle labbra.

Non era un bacio semplice, ma neanche troppo violento, era un bacio bello, di quelli dati quando non te lo aspetti, durato al massimo 3 secondi ma devo ammetterlo, Austin sa baciare molto bene.

La cosa che mi meraviglió di più non fu il bacio, ma dove abbia trovato la forza o il coraggio di assecondarlo, quindi anche io l'ho baciato, ci siamo baciati ecco!

Poi lentamente ci "staccammo", Austin mi guardava liberato, come se avesse fatto quello che tanto aspettava fare, e forse è così. Gliene diedi un'altro piccolo gli sussurrai grazie ed entrai.

Lui mi ha salvata "Austin mahone"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora