Enchanted - Artù x Merlino

Capitolo 6

- Morgause –

La strega che intanto stava osservando al quanto infastidita il fallimento degli uomini assoldati per separare Artù e il suo giovane servo dai cavalieri, udì il suo nome uscire dalle labbra di quest'ultimo.

- Che branco di incapaci! – Morgause rifletté su come procedere, se il piano voleva funzionare doveva far separare Artù e Merlino dai cavalieri di Camelot.

- Quando si dice che le cose è meglio farle da soli se vuoi che siano fatte al meglio – a quel punto dalle labbra uscirono parole incomprensibile per qualunque essere senza poteri, che in poco tempo crearono un piccolo tornado al centro dell'accampamento ancora occupato dagli uomini del principe, alimentato dalle fiamme del fuoco che presero a far parte di esso, rilasciando un forte vento, con leggere fiamme che volteggiavano nell'aria.

Nel tutto, i cavalieri di Camelot si accorsero del tornado che si stava creando con ferocia all'interno del focolare che avevano allestito la sera prima, ogni secondo più grande, con un vento sempre più forte che costrinse tutti a cercare un appiglio per reggersi senza essere spazzati via con una tale forza.

- Uomini!!! Tenetevi!!! – Urlò Artù, nell'intento di reggersi a un ramo di un albero nelle vicinanze con poco più sotto Merlino che cercava di tenersi stretto al tronco dell'albero con entrambe le braccia.

Il tornado creatosi dal nulla, che non sembrava avere intenzione di fermarsi o di placcarsi minimamente, portò via molti soldati, compreso il bandito che avevano reso loro prigioniero, che era sparito dalla loro vista, con molta probabilità per via del turbine d'aria fiammeggiante.

- Artù!!!! – urlò Ser Lion verso il reale nella speranza che lo sentisse nonostante il frastornante vento che picchiava nelle orecchie di ognuno, ma con sua fortuna quest'ultimo si voltò leggermente nella direzione opposta alla sua; e a quel punto Lion aggiunge.
- Non resisteremo ancora a lungo!!!!! –

- Lo so!! ­– controbatté, più che consapevole della situazione in cui erano, non sapendo minimamente come uscirne.

Merlino sapeva benissimo di dover fare qualcosa, si concentrò un attimo per poi guardare fisso nel focolare, direttamente al centro del turbine d'aria. Le sue labbra stavano per muoversi ma un altro soffio di vento ancora più forte li colpì facendo perdere la presa al giovane mago dal tronco dell'albero.

-Merlinoooo!! – gridò il principe.

Stava letteralmente per volare via, prima che Artù riuscì ad afferrarlo per un braccio; stringendolo più che poteva, a costo di lasciargli dei lividi, pur di non lasciarlo andare.

- Artù!! Il ramo!! Non reggerà tutte e due!! – tentò Merlino di avvisare il reale, ma fu del tutto inutile, poiché pochi secondi dopo, il ramo iniziò a cedere e a spezzarsi sempre di più... fino alla sua completa rottura.

Artù e Merlino furono travolti in pieno dalle forti correnti d'aria ancora in azione contro di loro, mentre in lontananza la voce di Ser Lion che man mano diventava sempre più flebile fino a non sentirla più. Avvertirono la sensazione della caduta giù per una ripida collina, poi il terreno terroso e infine, il buio. Entrambi persero i sensi distesi a pochi centimetri di distanza, con ancora Artù che stringeva saldo il braccio di Merlino.

Morgause a questo punto diede un'ultima ondata contro Lion facendolo sbattere fortemente contro un albero lasciando anche lui privo di sensi con i restanti cavalieri sparpagliati per tutta la foresta, per poi far cessare l'incantesimo. Il piccolo principe e il suo fedele servitore erano isolati e soli, il suo obbiettivo per ora si concludeva qui; doveva solo lasciare che Artù adesso continuasse a lasciarsi andare, più tempo avrebbe passato da solo con il proprio servitore più l'incantesimo sarebbe cresciuto diventando più forte, a tal punto che un rifiuto completo della persona che desidera ardentemente lo porterebbe al suicidio, cosa che in parte speravano succedesse; e se ne andò indisturbata, sparendo tra gli alberi senza lasciare traccia del suo passaggio.