Capitolo 2

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Il banchetto della notte precedente era stato caldo e accogliente più del solito, per essere stato un banchetto organizzato dal Re, ma anche altrettando stancante.
Nonostante questo Gwen quella mattina pareva essere carica di energia come sempre, senza che sul suo viso si intravedesse la minima traccia di stanchezza.

Come ogni mattina si era diretta al castello recandosi nelle stanze della sua padrona, Lady Morgana.
Era dietro la porta delle stanze della Lady, con il vassoio della colazione in mano per svegliarla, aprì la porta senza problemi sorprendendosi di vedere la sua padrona già alzata e vestita intenta a pettinarsi al regale specchio incorniciato da bellissimi ornamenti e decorazioni in oro.

- Mia signora,non mi aspettavo di trovarla già in piedi. - gli rivolse Gwen con il suo grande sorriso cordiale.

- Buongiorno Gwen, tranquilla non ho avuto problemi a svegliarmi prima. -

- Avete avuto un altro incubo mia signora per essersi svegliata presto? - chi chiese la sua serva fidata, alquanto preoccupata.

Morgana si girò verso di lei e gli rispose con un sorriso.

- No affatto Gwen, non ho avuto nessun incubo questa notte.. al contrario.. - si interruppe un attimo Morgana, tornando a guardare il suo riflesso nello specchio.

- .. Credo di aver fatto un bel sogno. -
Gwen averebbe voluto chiedergli cosa avesse sognato, ma si risparmiò a domandarglielo dicendole che fosse felice che fosse riuscita a dormire tranquilla.

A questo punto posò il vassoio con la colazione sul tavolo, avvicinandosi a Morgana per dargli una mano a spazzolare la sua lunga chioma corvina.

Una volta che morgana era pronta, fininendo la colazione, uscì dalle sue stanze salutando Gwen e ringraziandola di tutto.

Una volta rimasta sola, si mise a rifare il letto della sua padrona, cambiando le lenzuola e le coperte riponendole nella apposita cesta li vicino, mettendovi dentro anche gli abiti da pulire della Lady.

Prese anche il vassoio che ripose sopra il cesto della biancheria dirigendosi nelle cucine per restituirlo.

Dopo aver porso i suoi saluti alle cuoche nelle cucine, attraversò i corridoi per andare al pozzo per prendere l'acqua e pulire i panni.

Mentre camminava tranquilla vide Merlino al corridoio opposto correre come una furia e urtare una serva.

- Merlino?? -

Gwen a quel punto tentò di seguirlo, lo aveva visto tante volte correre per i corridoi, è vero,ma questa volta pareva avere qualcosa diverso dal solito.
Non aveva neanche chiesto scusa per aver urtato quella poreva ragazza.

Dopo aver posato temporaneamente il cesto della biancheria a terra, si guardò attorno.
Era sicura di averlo visto passare in quella direzione, poi senti come un tonfo, si voltò evide merlino in un angolino del corridoio che stava farfugliandoqualcosa, con le mani ai capelli sbattendo leggermente la testa al muro, ed ella si avicinò.

- Merlino.. stai bene? - la ragazza posò una mano sulla sua spalla, e il corvino balzò leggermente per la sorpresa. Non aveva neanche sentito la sua presenza nel corridoio in quel momento.

- G-Gwen.. Ehm, buongiorno. - Merlino pareva sovrapensiero, si vedeva.

- Cosa è successo Merlino? Ti ho visto correre prima. - gli chiese la serva.

- Io? Non stavo correndo. - rispose il corvino tranquillamente, quasi in modo innocente come faceva di solito. A volte era proprio questo suo comportamento a smascherarlo agli occhi dei suoi più cari amici, e Gwen era sua amica.

- Merlino. Tu hai qualcosa che non va. -continuò Gwen.

- No, non è vero Gwen, ti sbagli - replicò il corvino.

- Si invece. -

- E io ti dico di no.-

Gwen provò a insistere ancora, ma senza risultati, Merlino non voleva demordere.
Allora lasciò stare, se aveva davvero qualcosa prima o poi glie ne avrebbe parlato.

La giovane serva, se ne andò raccomandando a Merlino di non cacciarsi nei guaie e di stare attento, raccogliendo la cesta e tornando alle sue mansioni.

Neanche cinque secondi che il corvino stava rincorendo Gwen.

- Ok hai vinto. E' successo qualcosa. -Merlino aveva deciso di raccontargli l'accaduto di quella mattina con Artù.
Invitò Gwen a spostarsi per parlare traquillamente senza il rischio di essere ascoltati da orecchie indiscrete.

- Allora? Vuoi dirmi cosa ti è successo? - Gwen incitò il ragazzo a parlare. Merlino prese un respiro profondo e gli spiegò tutto.

Gli raccontò di come quella mattina avesse dormito troppo, e della corsa che ha fatto per prendere la colazione di Artù per racapitarla nelle sue stanze nella speranza che non fosse già sveglio, e che quando lo trovò ancora dormiente fu sollevato della cosa potendo evitare una sua punizione.
Gwen nell'ascoltarlo non capì che cosa lo turbasse così tanto da averlo fatto correre prima per il corridoio.

Merlino prima di continuare prese un altro respiro pronfondo, nel tentativo di calmarsi, raccontare l'accaduto non era facile come bere un bicchiere d'acqua.

- Quando lo svegliato.. lui si è avvicinato a me e.. -

- E..? -

- ..Mi ha baciato –il corvino guardò la serva con convinzione e confusione allo stesso tempo.

- Cosa? Non è possibile – Gwen scoppiò in una leggera risata, non credeva a quello che il giovane servo di Artù gli avesse detto.
Il principe Artù Pendragon leggittimo erede di Camelot che aveva baciato Merlino.

- Merlino sei sicuro di non essere stato ancora addormentato, ed esserti immaginato che Artù ti baciasse? -

- Ero sveglissimo Gwen! ti dico che è così. - Il corvino cercò di far capire alla ragazza che non si era inventato niente e che voleva un aiuto per capire, non essere deriso di una storia tanto assurda.

- Perdonami Merlino, ma mi pare assurdo-

Appunto. Merlino allora gli disse di lasciare stare tutto e di dimenticarsi di quello che gli aveva detto, la salutò e se ne andò.

-Merlino aspetta non volevo dire che..- la ragazza non potè aggiungere altro che il giovane era già sparito tra i corridoi del castello.

Merlino camminava in fretta, cercando di non pensare al bacio con Artù e la discussione avuta poco fa con Gwen. Voleva solo dimenticare, cercando di continuare la giornata in tranquillità.

Ma proprio in quel momento qualcuno afferrò il braccio di Merlino trascinandolo di forza inchiodandolo al muro di uno dei corridoi stretti del castello, gli unici a rimanere leggermente più oscurati la mattina.

- Te ne sei andato senza neanche darmi per bene il buongiorno Merlino. Non si fa così.. -

Merlino realizzò subito chi era colui che lo teneva bloccato al muro guardandolo con sguardo dolce e severo allo stesso tempo con un sorriso sulle labbra.

- Artù.. -



Angolo autrice

Salve a tutti, finalmente ho portato il secondo capitolo con un ritardo indescrivibile, ma vi sono delle spiegazioni dietro che spiegherò in una sezione "spiegazioni" subito dopo aver finito di pubblicare il capitolo.

Ma comunque..
Curiosi di sapere cosa farà Artù al nostro povero Merlino?
Come sfuggirà ora alle grinfie di questo principe famelico?Chi lo sa?
Lo vedremo insieme nel prossimo capitolo.

Grazie a tutti i miei lettori per l'attenzione.

Sayonara.
AngelKiraWolf

Enchanted - Artù x MerlinoWhere stories live. Discover now