Prologo

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- Ahh.. Artù.. -
Un gemito uscì dalle labbra di Merlino mentre Artù aveva iniziato a massaggiare la parte bassa dei pantaloni del giovane dai capelli corvoni leccandogli sensualmente la parte del collo sotto il lobo.

- Ti piace non é vero Merlino? -
Merlino cercava in tutti modi di contenersi dal non far uscire fuori altri versi osceni per non farsi sentire da qualcuno che potesse passare nel corridoio della stanza reale del principe.
- Artù.. vi prego fer-fermatevi.-
Merlino sapeva che il principe di Camelot non era in se in quel momento.

- No Merlino, io ti voglio mio.. solo mio. -
Artù stava per intrufolare la sua mano oltre la stoffa dei pantaloni del suo servo quando qualcuno bussò alla porta fuori dalla stanza.
- Altezza, siamo pronti a partire. -
La voce di Ser Lion distrasse un attimo Artù, un attimo che Merlino usufruì per scappare dalla presa del biondo andando ad aprire al cavaliere.
- Grazie Ser Lion. Arriviamo subito.-
Dopo avergli comunicato il loro arrivo a momenti, il cavaliere disse che li avrebbe attesi davanti alla scalinata del castello con i cavalli e una volta chiusa la porta Artù era dietro il corvino pronto a riattacare, ma Merlino lo bloccò subito.

- No, te lo scordi testone di un asino in calore, gli altri ci stanno aspettando giù per partire quindi sbrigatevi a farvi mettere l'armatura senza fiatare.-
Artù lo stava guardando in modo duro dopo aver sentito a pieno le parole del servo, e Merlino si pentì di aver esposto così esplicitamente i suoi pensieri nel riguardi del principe.
- Merlino mi hai appena dato un ordine? O sbaglio? -
Il giovane mago iniziò a sviare lo sguardo negando la cosa sperando di passarla liscia.

- Merlino, ti devo ricordare chi sono io? -
- Certo che no sire.-
Nonostante fosse vittima di un incantesimo sembrava essere quello di sempre quando si trattava di mantenere il ruolo da principe; ma l'espressione autoritaria di Artù sembrò mutare in qualcosa che Merlino non riuscì a comprendere subito.
- Forse potrei fartelo capire con una bella sculacciata sul tuo bel di dietro - Merlino sbarò gli occhi dall'affermazione appena detta dal suo futuro re.
- Cosa?! -

Merlino non ne poteva più - Ok stiamo superando il limite ora! -
Il mago si scansò dal mirino di Artù per prendere la sua armatura e fargliela indossare, quando il principe lo prese per un braccio girandolo verso di se catturandolo in un bacio.

Merlino non reagì, sapeva che più di tanto non poteva negare ad Arrù quello che voleva, ne valeva per la sua vita e quindi si lasciò possedere dalle labbra del biondo. Una volta che quest'ultimo liberò il corvino dalle sue labbra reali si avicinò al suo orecchio per sussurargli qualcosa.

- Per questa volta ti risparmio solo perché dobbiamo partire, ma la prossima volta che avrò occasione.. non scapperai dalla tua punizione.. -
Artù pronunciò le ultime parole con una tale sensualità che Merlino ne rimase quasi esterefatto arrossendo leggermente, ripetendosi in testa che era colpa del sortilegio il comportamento e i riguardi che Artù aveva verso di lui. Merlino sospirò quasi rassegnato.

- Sarà un lungo viaggio.. -
Sussurò a se stesso, finendo di preparare il principe.







Successe tutto tre giorni fa se non di più; Artù con l'aiuto di Merlino e di Gaius era riuscito a salvare il padre dalla pazzia causata dalla pianta di mandragola. Morgause e Morgana avevano escogitato di far impazzire completamente Uther tramite gli effetti terribili della mandragola portandolo sotto il loro controllo come un semplice burattino nelle mani di entrambe, ma Gaius riuscì a trovare una soluzione e Merlino una volta ricevute le istruzioni dall'anziano amico si sbarazzò della pianta bruciandola, e dopo questo gesto il re pian piano si riprese completamente, tornando com'era prima di essere colpito dal sortilegio della pianta intrisa delle urla dei morti.

Uther, dopo l'esperienza vissuta, si era avvicinato di più al figlio, poiché stava per perdere il senno volendo porne fine tentando il suicidio.
Voleva proteggerlo dalle persone che cercavano di separarli o metterli l'uno contro l'altro e il giorno dopo vi fu un banchetto con la maggior parte dei cavalieri. Un grande onore fu per tutti loro.
Ovviamente vi era la presenza anche della figliastra di Uther, Morgana, che in silenzio tramava alle spalle del padre biologico e del fratellastro a loro insaputa, se non a quella di Merlino e Gaius che la tenevano d'occhio per quello che potevano.

Enchanted - Artù x MerlinoOnde histórias criam vida. Descubra agora