Capitolo 1

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Artù dormiva tranquillo sotto le coperte ricamate nelle proprie stanze reali, ma nei meandri più profondi dei sogni del principe stava succedendo qualcosa di insolito, di caldo e.. di erotico.

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Artù era avvolto da una fitta oscurità, non sentiva nulla se non ilfreddo che lo circondava. Era tutto tranquillo.

Fino a quando improvisamente provò qualcosa che lo fece sussultare, una sensazione piacevole, cercò di aprire gli occhi ritrovandosi essattamente nel suo letto quando provò di nuovo quella sensazione piacevole che lo fece sussultare nuovamente, e uno strano calore lo iniziò a pervadere in tutto il suo corpo.

Il calore non fece che aumentare, sempre di più, come quella sensazione  piacevole. Quella sensazione.. partiva dal basso, riempiendolo ogni secondo di nuove scosse che lo stavano facendo impazzire. Voleva capire cosa gli provasse tali scosse.

Abbassò piano lo sguardo verso l'interno delle sue gambe, notanto una figura umana che si era impossessata della sua completa intimità; ma non riuscì a capire chi gli stesse dando questo tipo di attenzioni.

La figura alzò il capo guardando Artù con un sguardo pieno di desiderio. Il principe inizialmente rimase sconvolto dal scoprire che la persona che qualche attimo fa aveva la sua intimità tra le proprie labbra non era altro che ... Merlino!

Artù stava per progredire parola, ma un dito di Merlino si posò sulle sue labbra,invitandolo al silenzio, tornando al suo lavoro verso l'intimità del principe, e quella splendida sensazione tornò a tormentare Artù.

Sussultava a intervalli, avertendo sempre più piacere ad ogni movimento di mano del corvino, poi i suoi sussulti si trasformarono in gemiti quando il corvino riprese tutta la sua lunghezza dentro la bocca aumentandone la velocità e i movimenti della lingua.

Artù era quasi al limite, ma Merlino non permise al principe il privilegio di raggiungere l'apice del piacere.

- No Artù.. no.. non ancora.. -

Merlino si spostò dall'intimità di Artù mettendosi in una posa di richiesta e di desiderio di ricevere la sua ricompensa per il suo operato.

-Artù.. vi prego.. mio signore, vi prego! ..prendetemi. -

Artù non sapeva cosa fosse, ma qualcosa dentro di lui bruciava più di prima, qualcosa che lo spingeva a cadere in questo baratro, un baratro da cui probabilmente.. non sarebbe più uscito.

Come se fosse incantato prese il servo per i fianchi e con forza entrò dentro di lui, soddisfacendo il suo bisogno, una spinta, due,tre e così via, sempre più forte e più veloce; e in quel baratro udiva solo i suoi gemiti e quelli soffocati del servo che stringeva i drappi del lenzuolo del suo letto.

Ormai si era gettato fra le braccia di questo baratro oscuro.. ma stranamente  piacevole e passionale.. tutto ciò era strano, era stato spinto a questo senza neanche avere il diritto di scelta.. era stato spinto da questo fuoco che gli ardeva dentro..

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La mattina arrivò prima di quanto Merlino pensasse, nonostante avesse usato la magia per finire prima il lavoro affibiatogli da Artù la scorsa notte finì quasi all'alba e crollò subito addormentato appena toccò il letto, ma nonostante ciò dormì malissimo.
Fu Gaius a svegliare Merlino quella mattina.

- Merlino, svegliatiè tarda mattina – Merlino però sbascicò qualcosa che il vecchio medico non riuscì a comprendere.

- Se non ti muovi Artù questa volta non si limiterà a farti pulire la sua armatura o strigliare il suo cavallo, quindi sarebbe meglio per te che ti sbrigassi. -

Merlino voleva evitare che quell'asino cocciuto gli affibiasse qualche altra punizione per il suo ritardo.
A quel punto il corvino, in qualche maniera, riuscì a sforzarsi e si alzò,nonostante si sentisse completamente intonttito dal sonno e dalla stanchezza.

Scese la breve rampa di scale, che lo separavano dall'intera stanza del medico di corte alla sua, e si avvicinò al piccolo secchio con l'acqua del pozzo dandosi una sciaquata al viso per svegliarsi almeno un po'.

Una volta sveglio, in parte, si vestì velocemente e si diresse a passo frettoloso verso le cucine del castello, per prendere la colazione del principe Artù e depositarla a gran velocità nelle stanze reali di quest'ultimo sperando che non si fosse già svegliato.

Una cosa che comunque succedeva davvero molto di rado, quindi in parte Merlino era traquillo, anche se pareva un sonnanbulo mentre camminava per i corridoi del palazzo.

Con il vassoio della colazione in mano, Merlino per sicurezza bussò alla porta del principe, nel caso fosse davvero sveglio.
Non ricevette risposta, questo fece esultare leggermente il corvino, questo significava soltanto che Artù dormiva ancora.

Il corvino a questo punto entrò lasciando il vassoio sul tavolo della stanza e subito dopo si avicinò alle tende rosse decorate, pronto ad aprirle per far entrare la luce solare.

Prese un respiro e si diede due leggeri schiaffi sulle guance, in modo da non sembrare un idiota che dormiva in piedi.

Con entrambe le mani prese i drappi delle tende tirandole ognuna nella direzione opposta, lasciando che la luce all'asterno subentrasse nella stanza, e appena i raggi solari si posarono sul volto di Artù questo si svegliò, alzando la testa verso la causa del suo risveglio.

E vide Merlino, che gli rivolse un sorriso allegro rimanendo a fissarlo per un po'; con gran voce il corvino gli rivolse parola.

-Buongiorno sire! Colazione! -

Dopo aver annunciato al principe il pasto, Merlino si premise di raccogliere i vestiti sporchi di Artù come ogni mattina.
Nel frattempo quest'ultimo si era alzato dal letto camminando verso il corvino.

- Buongiorno a te Merlino -

Artù gli rivolse uno strano sguardo con un'altrettanto sorriso, oramai era a pochi centrimetri dal volto di Merlino.
Il corvino smise di raccogliere i vestiti del principe per guardarlo avanzare verso di lui, non capiva cosa avesse, che fosse di pessimo umore? Che gli stesse per dire qualcosa come a suo solito? Gli avrebbe dato dell'idiota o che era in ritardo per lacolazione?
Merlino prese un briciolo di coraggio e parlò.

-Artù? Che vi prende? -

Non vi fu risposta, Artù eliminò quei pochi centimetri che distanziavano il suo volto da quello del corvino, e gli lasciò un bacio a fior di labbra assaporandole anche se per poco.

Merlino rimase per un attimo paralizzato da quello che era appena successo, riprendendosi l'attimo dopo uscendo di corsa dalla stanza del principe mentre quest'ultimo si mordeva leggermente il labbro inferiore sorridendo.

Merlino corse senza fermarsi dall'altra parte del castello, urtando ogni tanto qualche serva o guardia senza scusarmi talmente sconvolto.

Artù..lo aveva baciato.











Angolo autrice

E bene ragazzi, eccomi qua con il primo capitolo di questa storia
mi scuso immensamente per il ritardo dell'uscita del capitolo, ma come promesso essendomi rimessa dalla malattia infantile mi sono rimessa subito a scrivere, cercando di finire questa sera stessa poichè domani rientrerò a scuola e non voglio immaginare tutte le materie con cui dovrò mettermi in pari. Non vi darò una data d'uscita del capitolo perchè non voglio deludervi se poi effettivamente non uscisse il seguito, ma mi metterò un po' alla volta a scrivere un pezzo in più per portavi il secondo capitolo.

A parte questo, immagino che vi starete chiedendo cosa succederà ora, e perchè le parti hot 😏 (o più forti, o più violente) non vi siano ancora, abbiate pazienza miei lettori, arriveranno a tempo debito. 😉

Grazie di seguire la storia, cordiali saluti a tutti.

Sayonara
AngelKiraWolf

Enchanted - Artù x MerlinoWhere stories live. Discover now