𝐗𝐈𝐈𝐈.

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Era giunto Ottobre.

Nel castello regnava un clima autunnale, le foglie stavano diventando di un colore caldo e piano piano si staccavano dagli alberi, la temperatura si era leggermente abbassata e le lezioni erano sempre più intense.

Alice aveva sempre meno tempo per stare in biblioteca per la ricerca sulla giratempo perché, testarda com'era voleva avere comunque una media perfetta ed essere la prima della classe per un orgoglio personale, ma soprattutto per infastidire Riddle che, per quattro anni, era stato lo studente più brillante e più ammirato da professori e studenti. Inoltre le sue amiche non la lasciavano sola un solo istante e di conseguenza non riusciva più a recarsici inosservata.

Per quanto riguardava Abraxas, erano passate due settimane dal processo di suo padre che, sostenendo di essere stato sotto la maledizione Imperius e di non aver avuto nessuna intenzione di collaborare con Grindelwald, era stato rilasciato.

Ad Alice venne subito in mente suo fratello, il quale qualche mese prima, le aveva raccontato del padre di Draco, Lucius Malfoy, che dopo la caduta di Voldemort, aveva detto la stessa cosa al ministero per non finire ad Azkaban.

Difatti non appena la sua amica lesse la lettera durante colazione, le uscì una mezza smorfia, non credendo alle parole del padre di Abraxas.

Ma di suo figlio ad Hogwarts non c'era traccia.

La madre di Dorea nella lettera aveva spiegato alla figlia che la situazione della madre di Malfoy si era aggravata e che la sua famiglia le stava accanto più che mai.
Abraxas era molto più legato alla madre che al padre, poiché quest'ultimo pretendeva sempre il massimo in tutto da lui, soprattutto a scuola, cosa che ad Abraxas non veniva molto facilmente.

La sua voglia di studiare era meno di zero. Pensava solo a divertirsi con i propri amici, con le ragazze e alle numerevoli feste che dava durante l'anno scolastico. Le mancava molto.

Le sue giornate erano ormai diventate monotone. Si svegliava, andava a lezione, pranzava, studiava, cenava, studiava, dormiva. Alice odiava la vita sedentaria, la routine non faceva per lei.

Una sera decise perciò di rimanere in sala comune a studiare e non nel suo caldo e comodo letto a baldacchino.
Dopo aver completato i compiti di Trasfigurazione che consistevano nel descrivere il processo di trasfigurazione da un topo ad un vaso, passò a quelli di pozioni dove scrisse un lungo tema sui vari utilizzi della lunaria, uno dei molteplici ingredienti della pozione polisucco.

Ormai esausta, decise di leggere un libro preso qualche giorno prima in biblioteca intitolato "Tutto ciò che bisogna sapere sulle arti oscure", un capitolo in particolare l'aveva colpita, ossia quello sui dissennatori. Alice sapeva bene di cosa si trattava, orrende creature che ti succhiavano la felicità e l'anima, "davvero agghiacciante" pensò fra sé e sé.

"L'unico modo per respingere un dissennatore è quello di utilizzare l'incanto Patronus...".
Suo fratello era in grado di evocare un Patronus, l'aveva vissuto lei stessa, "sulla sua pelle", quando si trovava addormentata nel suo letto circa tre anni prima e sognò centinaia di dissennatori che stavano prosciugando l'anima ad Harry e Sirius Black, accanto ad un lago nero, poi suo fratello si fece avanti dall'altra sponda del lago e una luce argentea uscì dalla bacchetta e prese la forma di un cervo.

Lei non aveva mai avuto la possibilità di provare quel tipo di magia, anche perché... a differenza di suo fratello avrebbe preferito controllarli e avere potere su di loro, invece che cacciarli. Avere la possibilità di privare dell'anima una persona che ti aveva fatto un grande torto... sarebbe stata una vendetta a dir poco perfetta, pensò.

Rilesse:
"Il Dissennatore è un essere umano a cui è stata tolta l'anima. Il corpo può sopravvivere anche senza anima, ma regredisce e avvizzisce fino a diventare quasi un cadavere decomposto. Gli unici organi che restano funzionanti sono il cuore e il cervello. Il Dissennatore non è in grado di provare né coscienza nè sentimenti, ma è comunque capace di ragionare e dialogare, cosa che molti di loro sfruttano per formare alleanze coi maghi. Il Dissennatore si presenta come un umanoide scheletrico avvolto da..." ma non fece in tempo a finire la frase che Dorea le aveva strappato il libro di mano e l'aveva buttato su di un divanetto.

Light Or Darkness Where stories live. Discover now