𝐕.

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*1 mese dopo
-No Harry non ce la faccio. E se vado a sbattere contro il muro?-
-Fidati di me, ce la farai- rispose suo fratello sorridendo.

Alice prese tutto il coraggio che aveva e iniziò a correre verso l'entrata per il binario 9 3/4 col suo carrello carico di materiali presi qualche giorno prima a Diagon Alley.

Chiuse gli occhi prima di attraversare il muro e quando li riaprì si trovò davanti un lunghissimo treno a vapore.
Harry arrivò qualche secondo dopo e appena la vide disse:
-Dai su vieni-

Alice non si era accorta di stare ammirando quel nuovo posto a bocca aperta. Quando si riprese seguì il fratello verso Hermione, tre ragazzi che non aveva mai visto e una ragazza.

-Ragazzi lei è...- ma Fred interruppe Harry dicendo:
-Alice, che piacere vederti!- e le strinse la mano.
-Alice loro sono Fred, George, Ron e loro sorella Ginny- e ricambiò a tutti il gesto amichevolmente, dopodichè si diressero verso l'entrata più vicina del treno.

Trovarono un vagone libero dopo poco tempo, si sedettero e quando la donna dei dolci passò davanti alla loro Alice comprò alcune cioccorane e una caramella tuttigusti+1, di cui aveva sentito molto parlare da Harry e Ron nei minuti precedenti.

-Allora Alice ti piacerebbe raccontarci un po' la tua vita?- chiese Ginny alla nuova arrivata.
-Certo certo... mmm sono cresciuta in una casa in campagna insieme a una coppia senza poteri, come li chiamate voi?-
-Babbani- fecero in coro i due gemelli.
-Ah si certo, babbani. In questi 15 anni non mi hanno mai permesso di incontrare gente al di fuori di casa mia. Si lo so è incredibile, infatti qualche volta scappavo di casa, la notte, per andare a Londra, ma loro non se ne sono mai accorti. Beh meglio così no?- e si mise a ridere.

Gli altri erano sconvolti.
-Perchè non ti hanni mai lasciata uscire?-
-Non lo so Harry, ma una sera li ho sentiti discutere di una certa lettera lasciata insieme a me fuori dalla porta della loro casa, gli chiedevano di non farmi avere contatti finchè non fossi arrivato tu- e guardò in direzione di suo fratello.

-Probabilmente sapevano che prima o poi avrei scoperto della tua esistenza- le rispose Harry.
-Voi invece? Cosa avete combinato in questi anni?-
-Beh, prima che arrivassi tu i nostri anni ad Hogwarts non sono stati molto tranquilli- rispose Ron ridendo, ma in fondo in fondo aveva l'aria un po' preoccupata.

Harry parlò: -Il primo anno abbiamo combattuto contro scacchiere, piante mortali e abbiamo salvato la pietra filosofale, il secondo anno un serpente gigante si aggirava per il castello e ho salvato Ginny dal ricordo di Voldemort, il terzo anno abbiamo scoperto che Sirius Black è il mio padrino e che non voleva uccidermi, ma vendicarsi del topo di Ron che in verità era l'uomo che ha tradito i nostri genitori- lo sguardo di Harry si incupì, poi continuò: -l'anno scorso invece ho partecipato al Torneo Tre Maghi, superando prove mortali e vedendo Voldemort risorgere- tutti tranne Alice sussulttarono a quel nome.

-Beh, da quello che mi avete raccontato Hogwarts non mi sembra un posto molto sicuro- e risero tutti.
-Tranquilla, finché ci sarà Silente la scuola rimarrà sicura- la rassicurò Hermione.

Il viaggio continuò, ridendo e raccontando le avventure degli già trascorsi. Alice non era mai stata così felice, finalmente aveva degli amici, parlava con altre persone che non fossero i suoi genitori e finalmente sapeva qualcosa di più delle sue origini.

Dopo qualche ora il treno si fermò, i ragazzi scesero dal vagone,incamminandosi verso alcune carrozze che li portò al castello.

La nuova arrivata non poteva credere ai suoi occhi, era un posto magnifico.

Un enorme castello circondato da alberi e un lago immenso creavano il paesaggio più bello che Alice avesse mai visto.

Finalmente era ad Hogwarts.

Entrarono nel castello e un'anziana signora si avvicinò subito ad Harry, sua sorella e i loro amici.

-Ragazzi scusate ma dovete entrare subito in sala grande e prendere posto ai tavoli,tutti eccetto te Alice. Benvenuta, io sono Minerva Mcgranitt, direttrice della casa di Grifondoro e insegnante di trasfiurazione- e le due si strinsero amichevolmente la mano.
-Ho sentito molto parlare di lei, solo cose buone ovviamente- ed entrambe sorrisero.

Nel frattempo gli altri avevano varcato un enorme porta che rivelava una stanza lunghissima, con quattro tavolate gremite di studenti e un'altra con i professori.

Una voce maschile iniziò a parlare:
-Benvenuti a tutti. Un nuovo anno ad Hogwarts sta per cominciare, ma prima di inziare lo smistamento vorrei presentarvi una nuova alunna che frequenterà il quinto anno...Alice Potter!-

La ragazza entrò in sala grande e si incamminò verso il tavolo dei professori, mentre numerosi mormorii uscivano dalle bocche degli studenti.
Ad Alice non importava, continuava a camminare a testa alta, ingnorando totalmente ciò che la circondava .

Silente la fece accomodare su uno sgabello di legno accanto al quale si trovava un vecchio cappello dall'aria malconcia. Alice sapeva che cosa stava succedendo: sarebbe stata smistata in una delle quattro case e la sua mente balenò immediatamente ad Harry. "Ti prego mettimi in Grifondoro come tutta la mia famiglia" pensò metre la Mcgranitt appoggiava il cappello sui suoi lisci capelli castani.

Una voce le rimbombò nella testa:
-Vorresti essere una Grifondoro eh? Ma il tuo posto non è fra di loro, il tuo destino ti porta in un altra casa, una casa che ti condurrà sicuramente al successo. In te vedo astuzia, determinazione, intelligenza e ambizione. Inoltre ti manca una delle caratteristiche fondamentali che possiede un Grifondoro, la nobiltà d'animo- e subito urlò:

-SERPEVERDE!-

Un'orda di sussurri si fece largo fra la sala. Nessuno applaudì, probabilmente tutti si aspettavano che finisse in Grifondoro.

Alice guardò suo fratello Harry impaurita, che ricambiò lo sguardo con la stessa espressione in volto. Poi si voltò verso Silente che le fece un piccolo cenno. Doveva subito sedersi insieme agli alunni dalle divise verdi e argento.

Si incamminò al tavolo della sua casa senza degnare nessuno di uno sguardo, non le importava del brusio che inondava la sala, ne dei commenti spregevoli di un ragazzo biondo platino seduto poco più in là.

Ormai era deciso, non poteva fare più nulla, il cappello l'aveva smistata in Serpeverde... e se si fosse sbagliato? Impossibile, si rispose subito da sola.

Forse il cappello aveva ragione, forse il destino aveva deciso che doveva essere una serpe, ma solo vivendo poteva scoprirlo.

Spazio autrice:
Ricordatevi di commentare e votare il capitolo❤
E che serpeverde sia!😍 ( dettagli che io sono Grifondoro ma vabbe io non centro nulla con la storia😂). Comunque volevo avvisarvi che nel prossimo capitolo la storia cambierà completamenre! Cosa aspettate? Leggete subito il prossimo capitolo❤
Baci e abbracci, Sere💋

Light Or Darkness Where stories live. Discover now