𝐕𝐈.

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1 anno dopo


Era passato un anno da quando Alice aveva messo piede ad Hogwarts per la prima volta. Da quel giorno la sua vita era totalmente cambiata.

In un anno era riuscita a recuperare gran parte degli argomenti studiati dai suoi coetanei negli anni passati grazie ad un oggetto magico donatole dal ministero il primo anno di scuola: una giratempo.

Harry aveva passato gran parte dell'estate con Alice a casa dei suoi genitori adottivi, aiutando la sorella a migliorare in tutte le materie e ci era riuscito, difatti era una delle migliori della classe e ormai la magia le veniva naturale.

Alice si trovava per la seconda volta nella tavola dei Serpeverde, accanto alla sua migliore amica Astoria Greengrass, follemente innamorata di Blaise Zabini, un purosangue del sesto anno, appartentente alla casa di Serpeverde.

-Alice guarda Blaise, è ancora più sexy dell'anno scorso!- ed entrambe si girarono in direzione del ragazzo, Astoria con aria cotta e Alice disgustata.

-Ma dai Asto, c'è sicuramente di meglio! Per esempio...Guarda Draco Malfoy- abbassando il tono di voce per non farsi sentire da nessun altro.

L'amica la guardò sconcertata.

-Draco? Seriamente Alice? Lo sai che c'è un odio reciproco fra lui e tuo fratello! E odia i mezzosangue! Come...-
Ma la Potter le tappò la bocca perché aveva alzato la voce e parecchi ragazzi si erano girati verso di loro.
-Sta zitta! E comunque non sto dicendo che mi piace, lo trovo solo...attraente, tutto qui-
Astoria le diede una spallata dicendo:
-Mmm sisi tutto qui, non se la beve nessuno- ed entrambe si misero a ridere.

La serata passò in fretta.

Prima di andare nel sotterraneo dove si trovava il suo dormitorio, andò a salutare suo fratello e i suoi amici.

-Harry, volevo darti la buonanotte!- e gli stampò un bacio sulla guancia.
-Oh, si certo Ali...Buonanotte- e si girò immediatamente dall'altra parte.

-Harry, cos'hai oggi? Sei strano, freddo e sembra che tu non mi voglia qui. È da quando siamo saliti sull' Hogwarts Express che non mi parli-
-Niente, ora torna al tuo dormitorio.-

Alice roteò gli occhi.
-Ma veramente? Ancora questa storia? Scusami se mi sono trovata un'amica apparte Hermione e Ginny!-
-Alice non è quello, si tratta di Astoria in sè, le hanno insegnato che i Mezzosangue non hanno il diritto di apprendere la magia e tu non sei una purosangue come lei!-
-Harry non ha senso quello che stai dicendo! Ma ti ascolti quando parli? Astoria è diversa, lei non crede a tutte quelle manie dei purosangue! Lei mi accetta per quella che sono! E se non riesci a capirlo, beh mi dispiace, sicuramente non mi allontano da lei solo perché tu pensi che sia come molti altri purosangue. Guarda Ron, è purosangue ma non ha nulla contro i nati babbani e i Mezzosangue!-
-E va bene Al, ma se ti ferisce poi non dire che non ti avevo avvisata.- e varcò il ritratto della signora grassa.

La Serpe tornò immediatamente al suo dormitorio, molto frustrata.

Si sedette sul divano di pelle in centro alla stanza, prese la sua giratempo e se la rigirò fra le mani, tenendo come sempre la catenina al collo. Non aveva mai osservato la bellezza di quel piccolo oggetto magico. Posizionò la mano come per girare la clessidra, gesto che non faceva da qualche mese, dato che era riuscita a recuperare tutte le lezioni e non aveva più bisogno di tempo extra, ma nonostante ciò, non l'aveva ancora riconsegnata al ministero.

Un rumore improvviso alle sue spalle la prese alla sprovvista, sobbalzò e sbadatamente fece girare la clessidra con una velocità incredibile.

Le immagini attorno a lei scorrevano così veloci che non riuscì a distinguerne nemmeno una.

Light Or Darkness Where stories live. Discover now