Chapter 14: Thrones

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"Quando giochi al gioco del trono, o vinci o muori."
ㅡCersei Lannister

Il tuo petto si alzava e si abbassava velocemente mentre dei respiri pesanti fuggirono dal tuo corpo, i tuoi occhi blu erano pieni di lacrime.

Non sapevi che cosa pensasse la gente di te, nè ti importava, non volevi restare in quella stanza un secondo di più. Gli sguardi giudiziosi e pieni di odio che ti fissavano erano troppo da sopportare, il corpo decadente e i ricordi del tuo incubo ti stavano facendo crollare.

Avevi bisogno di uscire.

Perciò sei scappata.

Avevi aperto quelle dorate porte giganti e sei corsa via, la tua mente correva come un treno, mentre il tuo cuore si stava torcendo. Sei corsa fino allo sfinimento. Solo dopo ti sei resa conto che probabilmente non è stata una buona idea scappare dopo esser stata accusata di aver risvegliato il dio della morte, ma al momento non ti importava.

Taehyung tentò di fermarti, urlò il tuo nome molteplici volte prima che tu fossi troppo lontana.

Le persone dicono spesso che la paura è la miglior motivazione, dicono costantemente che una persona spaventata è quella più imprevedibile, ed in un certo senso pensavi che avessero ragione. Ma non fu la paura a farti scappare, la paura non era la motivazione per cui hai lasciato la stanza.

Eri motivata dal panico. Le due cose vengono sempre confuse, molte persone ti direbbero che la paura e il panico sono la stessa cosa, che sono identiche, ma si sbaglierebbero. La paura è la sensazione di timore, la pelle d'oca, il martellare del cuore prima di incontrarti con la fredda realizzazione della situazione.

Il panico è ciò che viene dopo che se ne va via la paura. Il panico sono le mani sudate e il corpo tremolante, è l'adrenalina che ti fa continuare a correre, che ti fa muovere costantemente. Il panico è peggio della paura... perchè non siamo mai forzati ad affrontare la nostra paura, ma con il panico... non abbiamo scelta.

Spalanchi la porta della tua stanza con il cuore che martellava velocemente nel tuo petto, ti afferri i capelli con le mani mentre la tua mente si riempì di diverse possibilità. Eri responsabile della morte di quell'uomo? Eri davvero te la causa del risveglio di Anubi? Dopo tutto, lo avevi sognato, il sogno era così realistico che sembrava che fossi lì, come se non ne potessi scappare.

Potevi ancora sentire il terrore di quando non riuscivi a muoverti. Quel mostro era riuscito, in un qualche modo, a tenerti lì, congelata dal tormento mentre lo guardasti risucchiare la vita da quell'uomo.

Speravi e pregavi che tu non ne avessi nulla a che fare.

Non riuscivi a riprendere il respiro, sei corsa nel balcone nel tentativo di calmarti. Ti sentivi come se i tuoi polmoni stessero per esplodere e l'aria calda del mezzogiorno non aiutava.

La porta della tua stanza si aprì lentamente , ma non ti voltasti, eri troppo concentrata a ricomporti.

Namjoon entrò esitante e i suoi occhi caddero sulla tua figura sul balcone.

Taehyung lo ha mandato per controllarti, perchè a lui non era permesso lasciare l'incontro. Inizialmente, Namjoon esitò; non ti conosceva e non ti aveva mai parlato prima d'ora, che cosa avrebbe dovuto dire? Come doveva comportarsi di fronte ad una dèa?

Sollevò le sopracciglia incuriosito mentre si avvicinò, ascoltando i tuoi respiri pesanti. La preoccupazione lo pervase immediatamente e corse per stare al tuo fianco.

Le sua mani si posarono sulle tue spalle in un tentativo di confortarti.

Aveva visto sintomi come i tuoi prima d'ora. Quando era bambino, spesso veniva attaccato da improvvisi attacchi di ansia e paura, non riusciva a calmarsi o a pensare lucidamente. Il più delle volte, la paura della morte aveva la meglio su di lui. Non sapeva mai se ce l'avrebbe fatta.

𝐏𝐲𝐫𝐚𝐦𝐢𝐝𝐬▶ bts x reader (Traduzione Italiana)Where stories live. Discover now