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I due ragazzi, dopo aver pranzato, si chiusero nelle loro rispettive stanze per sistemare le proprie cose - non prima, però, di aver scritto un messaggio ai loro amici per avvisarli di non prendere impegni per quella serata.
Furono tutti e cinque molto entusiasti per l'invito, nonostante Yoongi avesse risposto al fratello dicendo "stamattina mi hai detto ci vediamo presto ma non pensavo intendessi così presto, dovresti davvero levarti dai piedi per un po'". Il minore si era limitato ad alzare gli occhi al cielo, seppur consapevole che il maggiore non potesse vederlo, trovandosi dall'altra parte del cellulare.
Il pomeriggio passò velocemente e presto le luci del tramonto cominciarono a filtrare dalla finestra che si affacciava in camera di Jungkook. Proprio davanti a quella vista, il ragazzo decise di prendersi una pausa dagli scatoloni.
Si avvicinò al borsone ed estrasse, dalla tasca laterale, un pacchetto di sigarette e un accendino. Si spostò vicino al davanzale e ci si sedette sopra, aprendo prima la finestra.
Fece scattare la linguetta dell'accendino e lo avvicinò al tubicino cilindrico che aveva tra le labbra, l'estremità di quest'ultimo prese immediatamente fuoco, permettendogli di fare il primo tiro. Inalò il fumo, così profondamente che subito sentì i polmoni bruciare, per poi buttarlo fuori lentamente, andando a creare una nuvoletta bianca davanti alla sua faccia.
«Sapevo di trovarti così» ridacchiò Taehyung che, pochi secondi prima, si era intrufolato nella stanza del minore
Jungkook si voltò verso di lui per poi tornare a guardare fuori scrollando le spalle.
«Non ti fa bene fumare» continuò il più grande
«Non ti stancherai mai di ripetermelo vero?» domandò retoricamente l'altro
«Probabilmente smetterò quando non mi preoccuperò più per te... e cioè mai» disse scoppiando a ridere «lo dico perché ti voglio bene Koo»
«Sei così sdolcinato a volte» alzò gli occhi al cielo il nominato, cercando di reprimere un sorriso
«E tu fai troppo finta di essere senza cuore per i miei gusti» borbottò Taehyung, che poi aggiunse «che guardi?»
«Il cielo»
«Ed è interessante?» chiese ancora
«Mi piacciono i colori» scrollò, forse per la millesima volta in quella giornata, le spalle
«E ti fa venire voglia di tornare a dipingere» disse il più grande sedendosi di fronte a lui sul davanzale e dandogli una leggera botta con la mano destra sulla spalla muscolosa
