❥ 𝟐𝟕 - 𝐛𝐚𝐜𝐢𝐧𝐢 𝐝𝐚𝐥 𝐠𝐮𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐚𝐥𝐚𝐭𝐨

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L'edificio che ospitava la mostra sembrava prendere vita illuminandosi di nuovi e scintillanti colori, tra il giallo intenso e il blu profondo, dipingendo dei tratti nuovi e degli scenari unici all'interno del centro di una grande metropoli come q...

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L'edificio che ospitava la mostra sembrava prendere vita illuminandosi di nuovi e scintillanti colori, tra il giallo intenso e il blu profondo, dipingendo dei tratti nuovi e degli scenari unici all'interno del centro di una grande metropoli come quella di Seoul.

Jungkook aveva portato Taehyung ad un esposizione multimediale, quella del grande artista olandese Vincen Van Gogh di preciso, Van Gogh: The Immersive Experience.

Il rosso aveva sentito tanto parlare di quel nuovo tipo di mostre, definite una nuova frontiera nel mondo dell'arte, e ne aveva parlato subito con il suo migliore amico sottolineando quanto gli sarebbe piaciuto andarci.

I quadri, ormai, si manifestano tramite proiezioni ad altissima definizione e non più fisicamente nello spazio espositivo. Questo nuovo metodo di approcciare l'arte permette di immergersi completamente e fisicamente nelle opere prese in esame, rendendo l'osservatore pienamente partecipe e succube delle numerose emozioni che scaturiscono dalla minuziosa ammirazione delle opere.

«Andiamo, consegnamo i biglietti all'ingresso» disse dolcemente il corvino affiancando il maggiore e cominciando ad avviarsi verso il grande portone che si trovava all'entrata dell'edificio

Dettero il necessario agli addetti e si spostarono verso l'interno, con un Taehyung euforico che non faceva altro che ammirare entusiasta tutti i particolari di ciò che lo circondava.

Entrati nella prima stanza, i due rimasero profondamente affascinati dallo scenario che si ritrovarono davanti.

L'Autoritratto fu la prima cosa che gli si presentò, proiettato sulla parete opposta alla porta d'ingresso. Sui muri laterali invece c'erano altri dipinti come, ad esempio, La chiesa di Auvers, Ritratto della madre, Ritratto della famiglia Roulin, Autoritratto con orecchio bendato, I mangiatori di patate.

C'erano anche numerose frasi celebri dell'autore ma, ciò che mancava, erano le descrizioni e i pannelli informativi presenti nei musei che Taehyung aveva visitato fino a quel momento.

Il maggiore dei due fissava tutto ciò che si trovava intorno a lui con gli occhi che scintillavano per l'emozione, affascinato da tutto ciò che riguardava il suo artista preferito.

Jungkook amava immensamente vederlo in quello stato: gli occhi sgranati, come se tutto quello potesse aiutarlo maggiormente nell'imprimere con più indelebilità tutto ciò che aveva davanti, che successivamente si chiudevano in due strette mezzelune lasciando spazio, sul suo volto, ad un enorme sorriso a forma di cuore.

Il corvino aveva preso a guardare lui, al posto dei quadri esposti nella mostra, mostra di cui gli importava poco e niente visto che il solo motivo per cui era lì era rendere felice il ragazzo accanto a lui.
Rimase a rimirare, assorto, l'opera d'arte che aveva accanto anche quando iniziò a farneticare e raccontare ognuna delle storie che c'erano dietro le creazioni di Van Gogh.

«Sai che Van Gogh, durante gli anni in cui fu realizzato questo quadro, abitava dal fratello Theo a Parigi? E che qui incontrò altri famosi pittori che in un modo o nell'altro influenzarono lo stile?» domandò proprio il rosso ammirando L'Autoritratto «È affascinante pensare come, proprio questi due pittori impressionisti, portarono Van Gogh ad utilizzare all'interno delle sue opere delle tonalità più chiare che permettessero all'intero quadro di risaltare completamente, non trovi anche tu?»

➵ COINQUILINI ; vkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora