IV

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Mattheo pov:

Dopo aver fatto la doccia, afferro il primo asciugamani che trovo e lo lego attorno alla mia vita.
Il mio corpo era pieno di segni rossi, dati dall'acqua troppo calda.
Mi affaccio alla finestra ed estraggo dalle tasche dei miei pantaloni una sigaretta.
La accendo e comincio a fare due tiri, mentre il fumo penetra nei miei polmoni.
Mio padre ha un piano, non so ancora di cosa si tratta, ma é sicuramente qualcosa di brutto, come tutto ciò che lo riguarda, compreso me.

La vista da qua sù é meravigliosa: vi sono alte montagne che splendono alla luce del sole, nell'azzurro cielo, caratterizzato da piccole nuvole.
Esse avevano forme diverse, e le vedevi solo se eri una persona dotata di immensa immaginazione.
Da piccolo, ero solito uscire di casa per andare al parco, e una volta lì, io e mia madre ci sedevamo a terra e restavamo ad osservare le nuvole, cercando quelle con le forme più bizzarre.

«Quella ha la forma di un cuore» Ricordo di aver detto così.
Mi madre si voltò verso di me e mi sorrise. Lei già sapeva che questa sarebbe stata l'ultima volta in cui io e lei avremmo potuto osservare le nuvole, insieme, ma io no. Credevo che fossi rimasta sempre con me. Credevo che tu non mi avresti mai lasciato. Credevo che tu non mi avresti mai lasciato con lui.
Me lo avevi promesso, ma te ne sei andata.
«Ricorda che il cuore di una persona ha un valore molto importante. I tuoi sentimenti sono importanti, tu sei importante. Non lasciare che gli altri ti facciano del male, e non farne neanche tu a loro.

Quel giorno, quel fottutissimo giorno, mi hai lasciato, mamma.

Apro la valigia e afferro le prime cose che trovo: una felpa e un paio di pantaloni della tuta.

Li indosso e mi sento sul letto, con l'intento di dormire, almeno per un po'.

Fine Mattheo pov.

Madison pov:

Dopo aver fatto la doccia, apro l'armadio e afferro dei vestiti puliti.
Qualcuno bussa.
«Chi è?» chiedo
«Sono tua madre» risponde la donna dall'altro lato della porta
«Ah...mamma, mi sto vestendo. Che c'è?» domando
«É ora di pranzo»
«Sì...adesso arrivo»
Dopo aver finito di prepararmi, scendo in soggiorno per pranzare.

Quando giungo in soggiorno, noto che tutti gli altri sono già seduti, tranne Mattheo.

«Mamma, dov'è Mattheo?» chiedo
«Oh...è nella sua camera. Ti dispiace chiamarlo?»
«Va bene...»
«Aspetta, vengo con te» esclama Draco
«guarda che so andarci da sola» rispondo
«Guarda che non ti lascerò andare da sola da quel pazzo psicopatico»
«Oh...e va bene» rispondo, anche se non credo che lui sia davvero pazzo.

Arriviamo davanti alla porta della stanza di Mattheo. Questa era chiusa, così, bussiamo, e dopo tanto tempo, qualcuno viene ad aprire.

«Che volete?» sputa acido
«É ora di pranzo e-» non ho avuto neanche il tempo di finire la frase che Draco mi interrompe
«É ora di pranzo, scendi e vieni a mangiare» asserisce, in modo scontroso.
«Se me lo dice lei vengo» dice Mattheo, spostando la sua attenzione su di me
«Ma si può sapere che cazzo vuoi da mia sorella?»
«Voglio solo che me lo dica lei»
«Perché? Cosa cambia?»
«Cambia che lei è bella e tu no»
«Mattheo vieni, è ora di pranzo» dico
«Arrivo, piccola Malfoy »
«Madison, si chiama Madison»
«Non per me»

Andiamo in soggiorno, dove troviamo tutti già seduti.
«Oh...salve signor riddle» dice lucius, rivolgendo tutta la sua attenzione a Mattheo
«Spero che sia stata di suo gradimento la camera e spero anche che i miei due figli siano stati educati nei suoi confronti, perché se non è cos-»
continua Lucius,ma Mattheo lo interrompe.
«Salve signor malfoy, non si preoccupi,i suoi figli sono stati molto gentili con me» risponde Mattheo, alternando lo sguardo da me a Draco.

*spazio autrice*

//ciao ragazzi..
scusate l'orario ma sono stata molto impegnata e non ho avuto il tempo di pubblicare,spero che questa storia vi piaccia e non dimenticate di cliccare sulla stellina💓

Se siete interessati a partecipare alla roleplay basta scriverlo nei commenti++il ruolo che vorreste fare

the angel and the demon//mattheo riddleWhere stories live. Discover now