XXV

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leggete la nota dell'autrice

Mattheo pov:
mi alzai dal letto e andai a farmi una doccia.
dovevo parlare con silente per avvisarlo del fatto che mio padre avrebbe attaccato la scuola, ma dovevo anche uscire prima, per evitare che gli altri studenti mi vedrebbero.
Per questo, avevo chiesto a silente, un incontro privato alle 5.00 di mattina.

quando fui finalmente arrivato nell ufficio di silente, salì le scale a chiocciola e subito dopo bussai alla porta, la quale, venne subito aperta da albus Silente in persona.
"signore" cominciai
"mi dispiace averla disturbata alle 5.00, ma sa, era urgente"

"oh, ragazzo, sta tranquillo, entra pure, e dimmi tutto." rispose silente

"oggi mio padre ha deciso di attaccare la scuola, non so a che ora avverrà, ma dato che adesso devo andare da lui, e sicuramente non riuscirò a tornare in tempo, le manderò un gufo appena scopriró di più." dissi

la faccia del professor silente era diventata pallida, e la caramella alla menta che aveva in mano, gli era scivolata sul pavimento.

"c-certo, vedrò cosa potrò fare nel frattempo" rispose silente balbettando

"oh..signore, può farmi un favore?" domandai

"certo ragazzo. dimmi, di cosa si tratta?" rispose lui

"beh...so che chiedo una cosa impossibile, e so che tutti gli studenti devo essere trattati allo stesso modo, ma..la prego, può assicurarsi che i malfoy stiano bene?" dissi

"certo figliolo, farò il necessario." rispose silente

"grazie" dissi

"arrivederci"

presi la polvere magica e mi smaterializzai a casa di mio padre.
la casa era buia e priva di luce.
i corridoi erano ampi e stretti, e sulle pareti vi erano anche delle crepe.

Attraversai il lungo corridoio fino ad arrivare nella stanza dove mio padre teneva le riunioni dei mangiamorte, beh, in realtà quella era una sala ben riservata, nessuno sapeva di questa casa, ed é per questo che dentro quella stanza vi erano solo i mangiamorte di cui mio padre si fidava di più.

"figliolo, cominciavo a temere che non saresti più venuto" disse

"scusa padre, ma ho dovuto fare molta attenzione, per evitare che gli altri studenti mi vedessero uscire dal castello" risposi

"bene, adesso che siamo tutti, posso continuare il mio discorso."

"allora, come ben sapete oggi é il grande giorno.
vi siete allenati, vi ho allenati per anni, e, dunque, io sono abbastanza forte per combattere ancora contro quel vecchio rimbambito, che, a differenza mia, é invecchiato e non ha più le forze per andare avanti." disse esso, camminando per tutta la stanza

"bellatrix" la chiamò

"si, signore?" rispose

"tu sarai al mio fianco insieme a mattheo, mentre, voi tutti altri, starete dietro di me." spiegò

FINE MATTHEO POV.

MADISON POV:

Nel dormitorio delle ragazze giaceva il silenzio, non vi era una mosca che ronzava, o un gufo che volava.

Vi era solo il silenzio più assoluto.

"ragazze?" dissi, ma come già sapevo, non ricevetti alcuna risposta.

così, decisi di andare nella sala grande a fare colazione, magari erano già lì.

Anche la sala vuota era vuota, nel corridoio non avevo incontrato nessuno, eppure erano le 7.00.

the angel and the demon//mattheo riddleWhere stories live. Discover now