XVIII

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Presi il diario marrone poggiato su di essa e afferrai una penna.
lo aprí e presi la prima pagina libera che trovavo.

rimasi a fissarlo incredula per qualche secondo, come poteva un diario farmi "parlare" con una persona morta?.
decisi che il miglior modo per ricevere la risposta che cercavo era testare tutto ciò, così iniziai a scrivere:"hardin sei davvero tu?" subito dopo sul foglio, proprio sotto alla mia domanda apparve un "si", rimasi immobile nel vedere quel "si" sul foglio, che era apparso dal nulla.

dopo pochi minuti cercai di riprendere coraggio e continuare a scrivere.

poggiai la penna sul foglio e scrissi:"come fai a scrivere dato che sei...beh...ecco... morto?" e subito dopo sul foglio apparve la risposta:"è la mia anima a scrivere, non il mio corpo"
rimasi a bocca aperta mentre continuavo a fissare quella risposta sul foglio che piano piano stava sparendo diventando quasi invisibile.

scossi la testa e cercai di riprendermi dallo stato di shock, e quando finalmente ci riuscì afferrai il diario e lo nascosi sotto il materasso del mio letto, dove sapevo per certo che nessuno lo avrebbe mai trovato;
se sarebbe successo, mi avrebbero dato della pazza.

sentì la maniglia girare e vidi maxine entrare per poi correre verso di me ad abbracciarmi.
"mi dispiace..." sussurrò
"mi manca" risposi io mentre una lacrima scese lungo il mio viso, lei se ne accorse e mi strinse più forte a se.
"lui sarà sempre qui, nel tuo cuore" esclamò maxine staccandosi da me.
"andrai alla festa?" mi chiese maxine, stavo per rispondere di no, ero abbastanza turbata, ma anche triste per quello che era appena successo..

aprì la bocca per dire un "no", ma poi mi ricordai della lettera di hardin, voleva che io ci andassi.
ci sarei andata, solo per lui, solo per renderlo felice ovunque sia.
"si" affermai io
"lo fai solo per hardin vero?" mi chiese sedendosi sul suo letto
"aspetta..come fai a saperlo?" dissi io
"beh..capisco quando fosse importante per te hardin, e si vede che stai male" rispose maxine
"però" aggiunse essa
"questa sera sarai felice e spensierata" concluse ed io feci un piccolo sorriso, chiaramente finto, mi mancava, anche se ultimamente si era allontanato, restava sempre una parte di me.
"adesso và a farti una doccia" disse maxine passandomi il vestito che poche ore fa avevamo comprato.

le sorrisi ed entrai in bagno.
mi feci una doccia fredda, volevo dimenticare,
dovevo dimenticare,
ne avevo bisogno, almeno per qualche minuto.

l'acqua ghiacciata scese lungo il mio corpo nudo, era una sensazione bellissima, ma anche fredda.
era come se per un momento tutti i pensieri, tutte le emozioni fossero sparite, e mi avrebbero lasciata da sola, con la mia spensieratezza.

uscì dalla doccia,presi l'accappatoio e lo indossai attorcigliando i capelli in un asciugamano.
mi asciugai i capelli e indossai il vestito rosso, solo adesso mi accorgo che aveva anche una scollatura dietro la schiena abbastanza ampia.
feci un trucco leggero e lasciai cadere i miei capelli ricci lungo la spalla.
spruzzai un po' di profumo, forse un po' troppo dato che iniziai a tossire.
aprì subito la finestra cercando di scacciare l'odore eccessivo del profumo, e quando finalmente sembra che si fosse calmato andai a chiudere la finestra.
"madison sbrigati" esclamò maxine
"si" risposi io
ma prima di uscire mi guardai per l'ultima volta allo specchio, ero stupenda.

aprì la porta del bagno e uscì, ma subito maxine corse nel bagno e chiuse la porta.
"mancano 20 minuti alla festa!" esclamò maxine da dentro il bagno
"non esagerare, non posso averci messo due ore per preparar-" dissi io ma mi interruppi subito quando presi l'orologio da polso di maxine che aveva lasciato sulla scrivania.
aveva ragione, avevo impiegato due fottute ore per prepararmi..wow
"scusa" dissi io facendomi scappare una piccola risatina.

the angel and the demon//mattheo riddleWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu