3. Rhysand

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Non si erano esattamente ripresi, ma quella rivelazione aveva reso le loro menti molto più lucide e attente.

<<Frena. Amarantha ha una figlia?>> Gli chiese Cassian.

Persino Azriel era stupito. <<E con chi l'ha avuta?>>

Rhysand scosse la testa. <<Non so chi è il padre, ma ha le ali. Delle ali bianche e piumate. Come quelle dei Seraphim o dei Peregryn. Erano troppo malconce per essere sicuro.>>

<<Quindi Amarantha ha una figlia.>> Ripetè Cassian.

<<Non sai chi è il padre.>> Continuò Azriel.

<<E questa figlia ha le ali.>> Dissero insieme.

Rhysand li guardò con un leggero sorriso. <<Cosa vi sconvolge tanto?>>

<<Tutto!>> Dissero di nuovo insieme i suoi fratelli.

Rhysand sorrise ancora per un po', ma il ricordo di Celyaphin e delle condizioni in cui era, lo cancellarono presto.

<<Dobbiamo preoccuparci?>> Chiese Azriel, le sue ombre pronte per un'eventuale minaccia.

Rhysand scosse la testa con lentezza assoluta. <<Celyaphin, questo il suo vero nome, è la figlia di Amarantha, ma quella strega l'ha sempre torturata. Quando era piccola non se la filava di pezza. Se le rivolgeva la parola, di certo non erano parole dolci, di una madre premurosa. Quando ha iniziato a sanguinare e le sue ali si sono sviluppate con il suo corpo, Celya... È messa peggio delle sacerdotesse nella Casa del Vento.>>

<<Che rapporto avevi con lei, Rhys?>> Cassian non aveva fatto quella domanda a caso. Aveva capito, ma voleva essere sicuro.

<<Una volta all'anno, Amarantha la portava nelle sue stanze. Il 13 Luglio. Il giorno della sua nascita. Io ero il suo regalo.>> Strinse i denti disgustato da sé stesso, da quello che aveva fatto. Per quasi 50 anni quella ragazza era stata violentata. Da lui, ma da molti altri maschi.

<<Rhys...>>

<<Entravo nella sua mente. Le alleviavo il dolore. Le mostravo la nostra città, voi, il cielo sopra a Velaris. Le sussurravo parole gentili. La sfioravo con delicatezza. Ma nella realtà...>> Non riusciva proprio a dirlo.

<<Rhysand, non è colpa tua. Amarantha->> ma Rhysand interruppe Azriel.

Il suo volto una maschera di rabbia. <<Potevo impedirlo. Avrei dovuto farlo! Dannazione era così piccola!>>

Azriel e Cassian lo guardarono comprendendo solo in parte tutto quello che aveva provato Rhysand. Il loro Signore Supremo si era sacrificato per loro, per Velaris e quello che aveva fatto... Lo aveva fatto per proteggere la sua famiglia, la sua gente, ma quanto gli era costato?

<<E stanotte l'hai sognata?>> Amren era appoggiata alla roccia che faceva da parete della sala da pranzo della casa. Nonostante la sua forza e il suo non mostrare le proprie emozioni, una luce si intravedeva nei suoi. Un residuo dell'essere che era un tempo.

Da quanto tempo era lì? Quanto aveva ascoltato?

Non servì chiederglielo. <<Mi ha portata Feyre. Pensava fossi più adatta di Mor a farvi tornare in voi. Siamo atterrate sulla terrazza. Ho sentito da quando hai detto che Amarantha ha una figlia.>>

<<Non era un sogno. Né un incubo. Potevo modificarlo e non perché ne fossi cosciente, ma perché non era un sogno. Lei, in qualche modo, è riuscita a contattarmi. Ma non sono sicuro ne sia consapevole.>>

A Court Of Light And Darkness {ACOLAD 1}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora