14. Nyx

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Si era messa dei pantaloni e una maglietta invece di una veste.

Con quegli indumenti era più evidente il suo corpo gracile. Nonostante questo però, le forme erano generose. Ma si permise di notarlo appena, per non metterla a disagio.

Il suo corpo era stato fissato troppo a lungo e da troppi maschi. Celya desiderava essere vista per come era e non per il proprio corpo. Desiderava essere amata e non usata.

E ora voleva camminare. Una vera impresa, si rese conto Nyx.

Nonostante le ali fossero tirate su, Celya faticava a stare in piedi, in equilibrio e a camminare nel vero senso della parola.

Doveva aggrapparsi a lui con tutte le sue forze, tanto da lasciargli i segni con le unghie, ma non si lamentò. Lei non l'aveva fatto, in fondo. Non si era mai lamentata.

Il suo corpo tremava, era zuppa di sudore, ma stringeva i denti e continuava a provare.

<<Perché le ali devono stare tirate su?>> Cercò di distrarla con discorsi che sapeva non le avrebbero dato fastidio.

<<Rhys mi ha detto che trascinarle sarebbe un pericolo. Potrebbero impigliarsi, potrei tagliarle e poi così mi danno più equilibrio.>> Disse lei provando a fare due passi.

<<Proprio così, ma c'è un'altra cosa.>> Forse suo padre non gliel'aveva detto.

Lei ci penso su, ma era talmente concentrata a mettere i piedi dritti che scosse la testa.

<<Tenere le ali rialzate e vicine alla schiena dimostra che sai usarle. Incutono timore e forza nelle persone che le vedono. Se sono molli, nessuno ti prenderà mai sul serio. Se invece le tieni ritte, le persone ti rispetteranno, perché vedranno la tua forza. Le ali pesano, ma quel peso ti rende forte e rispettata.>> Le spiegò.

Celya si fermò. Era stanca. Aveva bisogno di sedersi, ma non lo fece. Si tenne a lui, tremante e sudata, in equilibrio. Alzò gli occhi. <<Mi piacerebbe sapere se pesano più le mie o le tue. In teoria, avendo le piume, le mie dovrebbero essere più pesanti, no?>>

Lui sorrise. <<Non saprei. Le ali sono proporzionali al corpo che le possiede. Probabilmente le tue non mi peserebbero, ma solo perché sono più allenato di te, più alto e robusto, immagino.>>

Lei sospirò. <<Peccato, avrei fatto volentieri a cambio.>>

<<Hai intenzione di sederti?>> Le chiese.

Lo guardò accigliata. <<Assolutamente no.>> Disse sicura.

Nyx valutò come stesse e si rese conto che avrebbe potuto resistere ancora un po', perciò non le fece pressione.

Però le suggerì un metodo diverso. <<Hai bisogno di acquistare equilibrio. Perché non ci concentriamo sullo state in piedi?>>

<<E quanto ci vorrà?>> Era impaziente.

<<Se impari a rimanere in equilibrio, sarà facile poi camminare.>> Le rivelò.

Celya ci pensò un attimo, poi annuì. <<Che faccio?>>

<<Devi imparare a fidarti del tuo corpo.>> E nello sguardo di Celya balenò la confusione.

<<Permetti?>> Voleva prenderla in braccio, perciò prima le chiese il permesso.

Lei si morse il labbro inferiore, ma annuì.

Senza fretta, Nyx la sollevò da terra. Un braccio sotto le ginocchia, l'altro dietro la schiena, appena sotto le ali.

A Court Of Light And Darkness {ACOLAD 1}Où les histoires vivent. Découvrez maintenant