24. Nyx

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Risentirla dopo tanto tempo era stato meraviglioso. E al tempo stesso l'aveva distrutto dentro.

"Nyx?" Il richiamo chiaro come la luce che viveva in lei.

"Celya? Come stai?" Lui non dormiva. Era sulla terrazza dove si allenavano le Valchirie a guardare il cielo stellato su Velaris. Uno spettacolo mozzafiato. Avrebbe voluto condividerlo con lei.

La voce di lei era spezzata. "Come hai potuto? Io ti credevo diverso."

"Io sono diverso, Cel."

"Non chiamarmi così!" La rabbia in ogni parola. "Sei come tutti gli altri. Sei un mostro." Piangeva di nuovo. Era come spezzata. Si sentiva in colpa. Perché si sentiva in colpa.

"Celya? Celya, ascoltami..."

"No! Esci dalla mia testa! Va via!" Le ultime parole. L'odio in esse era poco. Era il dolore e la paura che trasmetteva quel tono. Nyx gliel'aveva sentito altre volte.

Non riuscì più a comunicare. Le difese di Celya di nuovo forti come le mura di una città.

Lui si prese la testa tra le mani e si maledì di nuovo per quello che aveva fatto.

Era stato uno stupido ad abbandonarla, ma aveva sbagliato ancora di più nel tornare da lei con l'odore di quella sconosciuta addosso.

Sapeva che il problema non era stato l'odore. Il vero problema era che non sapeva chi fosse la Fae con cui aveva fatto sesso. Era una sconosciuta. Come lo era sempre stata Celya per gli uomini che la prendevano Sotto la Montagna.

E ora sapeva che non poteva essere perdonato. Come avrebbe potuto spiegarle che aveva fatto tutto per lei? Per ciò che provava per lei!

<<Celya...>> Pronunciò il suo nome con il solo intento di sentire ancora che effetto faceva.

Si sentì pervadere dal calore. Ingoiò ricordando il potere di lei. Lo sentiva ancora? No. Aveva smesso di sentirlo. In qualche modo era come sparito.

Celya aveva perso la sua luce a causa sua.

<<Non riesci a dormire?>> Nesta era spuntata dalle scale. Era in camicia da notte e si stringeva nel suo scialle.

La guardò giusto un attimo, poi i suoi occhi si posarono di nuovo sulle stelle. <<L'ho sentita. Per qualche secondo ha parlato con me.>> Rise come se fosse stato uno sbaglio. Lo era stato.

Come aveva sentito la voce di lei, l'aveva cercata e aveva trovato le sue difese abbassate. La mente aperta. Ci si era fiondato.

Nesta lo affiancò. <<Hai bisogno di dormire.>>

<<Ho bisogno di lei! Ho bisogno di vederla, di sentire il suo profumo, di vedere il suo sorriso! E ho perso tutto!>> Strinse i pugni per la rabbia.

Nesta gli coprì il pugno con una mano. <<Tornerà da te. C'è...>>

<<Non c'è nessun Legame! Non siamo Compagni!>> Dirlo ad alta voce lo ferì. La consapevolezza che si faceva finalmente strada in lui.

Perché era così. Lui non aveva sentito nessun filo. Sapeva solo di amarla profondamente, di essere attratto da lei. Ma non c'era nessun Legame.

<<Ne sei sicuro? Io l'ho negato per tanto.>>

<<Io non lo sento. Forse in lei è scattato, ma non in me.>> Si rannicchió sulle ginocchia, in equilibrio sulle punte dei piedi.

<<Se in lei è scattato, allora anche per te sarà così. E comunque sai bene che il Legame è solo un qualcosa che rafforza i sentimenti. Lega due persone, ma non è detto che debba esserci per forza. A volte scatta in persone che lo rifiutano e il Legame viene meno.>> Gli disse Nesta.

<<È felice. Lei è felice. Mi ha parlato con odio, ma ho sentito che era felice.>> Era stato quello oltre alle parole dure di lei a farlo crollare del tutto. Se aveva una speranza, ora era certo che non ce ne fosse più alcuna.

<<Non vuol dire niente.>> Nesta si sedette al suo fianco e lo invitò con dei colpi sul terreno a fare lo stesso.

Lui l'assecondò. <<È Cambriel.>>

Nesta lo fissò all'improvviso. <<Cam? Ma...>>

<<Già. Anch'io credevo fosse sparito. Invece è ad Aurora. È lui che l'addestra.>> Nyx conosceva Cam. Lo conosceva bene.

<<Reflian era suo padre adottivo. E la madre era una dei Primi. È come lei. Può aiutarla. Ma a te preoccupa.>>

<<Cam è affascinante. La sua ironia ti conquista. Ed è bello. E a volte tenebroso. Ma soprattutto è vero. Non mente mai.>> Ricordò.

<<Temi che lei possa...>>

<<Ne sono certo. Lei cerca qualcuno come lui. E vuole dimenticare me. Un bel mix.>>

Nesta sospirò. <<La ragazza ha bisogno d'amore, Nyx. Non puoi biasimarla.>>

Nyx sorrise. <<E non posso farne una colpa neanche a Cam. Non dopo Lilith.>>

Era così che si erano conosciuti. Da quando i confini erano aperti, molte Peregryn si erano trasferite a Velaris per addestrarsi con le Valchirie. Lilith era stata una di loro.

E Cam e Nyx erano amici. Loro due si erano conosciuti durante uno dei tanti incontri tra Signori Supremi. Si erano piaciuti subito. Tra loro c'era una vera amicizia.

Poi Lilith si era suicidata. E Cam era talmente distrutto che era sparito. Nyx non sapeva il motivo preciso del perché lei lo avesse fatto, ma sapeva che c'entrava Cam.

Cam e Lilith erano Compagni. Tra loro era scattato il Legame. Ma qualcosa era andato storto. Cam era sparito talmente in fretta che Nyx non era riuscito a fare domande.

Ed eccolo ricomparire nella sua città natale, proprio quando Celya ne aveva bisogno.

Cam era un bravo maschio. Perciò non gli dava fastidio che i due si avvicinassero. Il problema era il perderla. Nyx non avrebbe mai accettato di non parlarle più. Le sarebbe bastata un'amicizia, quella che c'era stata all'inizio, che li aveva avvicinati e si era trasformata in amore.

Le sarebbe bastata clemenza e una pacifica convivenza, ma Celya lo aveva evitato come la peste. E lui sapeva di meritarselo.

<<Meritano di essere felici.>> Disse.

Nesta gli diede una sberla in testa. <<Ma ti senti quando parli?! Dovresti lottare per lei! Va da lei, spiegati e riconquistala!>>

Nyx si massaggiò la testa e sbuffò. <<È più testarda di te.>>

Nesta rise. <<Nessuno è più testardo di me.>>

Lui appiattí le labbra.

E Nesta scosse la testa. <<Non posso crederci.>>

<<Neanche io.>>

<<Sei fottuto.>> Disse lei alzandosi in piedi.

Nyx rise. <<Magari.>>

Nesta gli diede un'altra botta in testa. <<Idiota.>>

<<Già. Sono proprio un idiota.>> Lo era davvero.

A Court Of Light And Darkness {ACOLAD 1}Where stories live. Discover now