20. Celyaphin

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Il "palazzo, più simile ad un castello, ma che non è un castello" in realtà era una semplice casa a più piani. Ed era enorme.

Sembrava la Casa sul Fiume di Rhys e Feyre, ma con uno stile più campagnolo.

<<Non ti piace.>> Thesan era nervoso.

Celya rise. Thesan era nervoso perché si sentiva ancora responsabile di tutti gli orrori che lei aveva patito. Invece Celya gli era grata. Perché quegli orrori l'avevano portata a Rhys, a Velaris. Aveva una casa e una famiglia.

<<Veramente mi piace parecchio. Tutta la città in effetti mi piace. C'è questo odore nell'aria...>> Annusò l'aria.

<<Arrosti caldi.>> Le suggerì la moglie di Thesan.

Celya annuì. <<Rendono il posto perfetto. E accogliente.>>

<<Madre, le piace.>> Thesan tirò un sospiro di sollievo.

Celya dovette trattenere una risata, ma la moglie di Thesan non lo fece. Quella risata era calda e gentile, ma anche forte e autoritaria.

Rhysand le aveva detto che la moglie di Thesan era anche il capo delle guardie della Corte. Quindi la femmina doveva avere una certa fermezza.

<<Chiedo perdono, non mi sono presentata a dovere. Sono Celyaphin, ma potete chiamarmi Celya.>> Fece un inchino, più o meno come le aveva insegnato qualche ora prima Feyre.

Stavolta fu Thesan a ridere. <<Cara, non devi inchinarti a noi. Sentiti come a casa.>>

Celya annuì.

La moglie di Thesan si alzò dal "trono" e le si avvicinò. Il passo sicuro, ma non intimidatorio. <<Io sono Jelith. È un piacere conoscerti finalmente. Non sai quanto Thesan mi abbia parlato di te.>> Lo disse in tono amichevole.

Lei sorrise. <<Voi avete le ali.>> Le aveva notate subito, ma aveva aspettato a mostrare la sua sorpresa.

Si era aspettata di vedere altri come lei, ma non la moglie di Thesan. Jelith. Poteva chiamarla per nome ora.

<<Molti di noi qui le hanno.>> Jelith non aveva la pelle scura come Thesan. Era leggermente più chiara e i capelli neri erano riccissimi. Gli occhi erano di un bel blu. Come un cielo notturno. Celya si rese conto che era bellissima nel suo abito cobalto, con ricami dorati.

<<E sapete usarle. Voglio dire, sapete volare.>> Celya non le usava mai. Aveva capito che erano parte di lei, che le davano equilibrio, ma nulla più.

Anche se aveva scoperto anche altro.

<<E lo insegneremo anche a te. E ti aiuteremo con i tuoi poteri.>> Anche Thesan si era avvicinato, ma con meno sicurezza. <<Se vorrai, ovviamente.>>

Già, era quello il punto. Celya aveva acconsentito ad andare lì, ma per i primi giorni, avrebbe voluto godersi il tempo e il posto. Voleva abituarsi.

<<Celya mi ha chiesto di iniziare tra qualche giorno. Vuole prima abituarsi.>> Ringraziò Rhys per aver parlato per lei mentalmente. Lui le sorrise in risposta.

<<Nessun problema. Giustamente è tutto nuovo. Ti mostreremo la casa e la città.>> Thesan le sorrise amichevolmente.

***

<<Non ho mai visto Thesan così teso.>> Le rivelò Rhysand.

Stavano passeggiando per le vie di Aurora. La città non era molto grande, ma neanche piccola come sembrava.

A Court Of Light And Darkness {ACOLAD 1}Where stories live. Discover now