> Capitolo OTTO.

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Arrivo a destinazione soltanto dopo aver litigato per telefono con Liam per farmi spiegare dove cazzo abita (dato che l'ultima volta che sono andata a casa sua ero ubriaca fradicia e con gli ormoni fuori controllo) e averlo mandato a fanculo. Casa sua é enorme, dubito che abiti solo.

"Finalmente'' fa il solito sorrisino. Mi sto ritrovando a pensare che il carcere sia migliore di doverlo sopportare.

''Andiamo direttamente al sodo, non ho voglia di perdere tempo dietro un malato come te'' rispondo a tono, senza un motivo. Mi scaldo troppo facilmente.

"Mmh, hai fretta quindi...''

"Si, non so se l'hai capito ma mi stai in culo,quindi meno ti sento parlare, meglio é" Dico gesticolando più del dovuto, é un'abitudine che ho sempre avuto quando sono infastidita, dandogli le spalle per appendere la giacca e le braccia forti mi stringono la vita.

''Beh, a me piace essere odiato, sai?''

Mi sussurra, sono sicura che stia studiando i miei punti deboli. Amo quando mi sussurra qualcosa, anche se la maggior parte delle volte sono commenti scurrili o cose pervertite. Semplicemente mi piace il suono della sua voce, é profonda e calda, quasi sempre roca.

Infila lentamente le mani sotto la maglia, ritiro la pancia al contatto,mentre appoggia con foga le labbra sul mio collo, tortura la pelle attirandola fra le labbra e i denti.

Mi giro, allacciando le braccia dietro il suo collo, appoggia le mani grandi sui miei fianchi e fa unire le nostre labbra in un bacio per niente casto, facendomi indietreggiare fino a toccare il muro. Mi sfila piano la maglietta , accarezzando delicatamente la pelle, come se volesse scusarsi per poco fà. Sposto le mani sulle spalle, percorro tutto il busto fino ai bottoni dei jeans neri. Solo adesso mi rendo conto che baciarlo é quasi un'impresa data la differenza d'altezza.
Solo adesso mi sorge un dubbio, quanti anni ha?

''Aspetta, aspetta!'' Lo interrompo mentre si avventa nuovamente la pelle del mio collo.

''Che c'é adesso?!'' Sbuffa.

''Quanti anni hai?''

''Ti sembra il momento?''

''Rispondi sennò distruggo quel fottuto cellulare e me ne vado''

''Ventuno,tu quanti anni hai?''

''Diciannove''

Sembra non importargli e continua quello che ha lasciato in sospeso prima, appoggiando le labbra sotto la mascella, deve aver capito che é, anche questo, un mio punto debole.

''Non deve importarti, é solo sesso'' aggiunge dopo, iniziando a baciarmi in maniera sempre meno casta, premendo il corpo contro il mio, ancora una volta mi lascio andare e forse lo faccio troppo spesso, ma dovrei ammettere che é inutile nascondere che non si può dir di no a Liam. Così mi lascio andare al piacere, mi lascio rapire per l'ennesima volta dal suo fascino.

[***]

Mi sveglio per colpa della luce abbagliante del sole che filtra attraverso la tenda, praticamente intrappolata in una delle sue prese più possessive. Tiene la testa appoggiata sul mio petto e le braccia a stringermi il bacino, esco abbastanza bruscamente dalla sua presa ma credo che stia ancora dormendo, farò meglio a tornare a casa prima che si svegli.

"Alexa?''

''Liam...'' Dico con falso entusiasmo, alzando gli occhi al cielo.

''Dove vai?''

''Umh..guarda stavo pensando di andare a caccia di farfalle,sai? Sono così carine!''

''Se vuoi puoi fare una doccia, tanto sono ancora le sei...''

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