> Capitolo NOVE.

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''Scusa! Oggi ti ci accompagno io a scuola, ok?''
Dice con tono autoritario, vorrei dirgli che non è mio padre ma non mi sembra di avere scelta.

''No, non credo sia il caso''

''E perché?''

''Non voglio che tutta la scuola ci veda insieme, ti conoscono tutti, meglio evitare che si creino troppi casini''

Non ricevo nulla in risposta, apparte uno sguardo torvo.

[***]

"Ripetimi perché ho accettato'' dico scendendo dalla sua macchina.

''Perché-''

''Non ripeterlo!'' Mi lamento, accenna un sorriso, o forse lo sto solo immaginando.

Camminiamo distanti, ma nonostante ciò tutti, anzi tutte, mi guardano come se fossi un'appestata.

"Se prima non gli stavo simpatica, ora mi odiano''

"Chi?''

''Come se non lo sapessi, tutte le troie che ti ronzano dietro''

''Pazienza''

''Scommetto che te le sei fatte tutte'' borbotto, dando voce a quel pensiero che forse non avrei dovuto verbalizzare.

''Vedo che ci sei arrivata''

Alzo gli occhi al cielo. Si avvicina a me, tenendomi saldamente per il bacino. Mi muovo un pò a disagio nella sua presa, cercando di essergli il più lontano possibile.

''Ma sono tutte imbranate''

''Beh, adesso che me l'hai detto sto meglio''

Resto in silenzio per il resto del tragitto, fino al cancello, dove esco dalla sua presa estremamente possessiva.

''Vado'' dico ed entro nel cortile, senza attendere una sua risposta.

''Te ne vai così?''

''Perché che pretendi?'' Sbotto irritata.

''Dai non arrabbiarti, anche se devo ammettere che sei più bella quando ti incazzi''

''Non sono arrabbiata!''

"A me sembra di si''

''Ti sbagli''

"Non credo, ora vieni e salutami per bene''

"Fottiti Liam, davvero''

''Solo un bacio''

Mi avvicino quanto basta per posare un piccolo bacio sulla sua guancia, la barba mi solletica un pò la pelle così mi ritraggo quasi subito, mi giro di spalle rivolgendogli un sorriso sgembo.

"Come si deve, tigrotta" dice avvolgendo le dita lunghe attorno al mio polso e tirandomi a sé.

''Liam! Scollati!''

''Perché dovrei?'' Chiede vicino al mio viso e le sue labbra sfiorano le mie. Incontro per un attimo i suoi occhi, ma le sue labbra mi riportano a ciò che stava succedendo in precedenza.

''Contento?'' Dico allontanandomi da lui.

''Molto''

Arrivo un pò ansimante in classe, aprendo la porta con la grazia di un elefante e entrandoci come se qualcuno mi ci avesse spinto dentro.

''Buongiorno'' Dice Niall mentre mi siedo vicino a lui.

''Ciao''

''Come stai oggi?''

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