>Capitolo DICIASSETTE.

7.7K 165 9
                                    

Le sue labbra finalmente si scontrano con le mie, bramo questo momento da tanto e cerco di godermi tutto fino all'ultimo istante.
Continuiamo a baciarci, le sue labbra corrono con foga sulle mie e questo sembra quasi interminabile, si allontana leggermente, lasciandole andare con uno schiocco.
Sfiora la mia pelle con la punta del naso e poco dopo posa dei baci umidi lungo il mio collo, soffermandosi su qualche punto e facendomi gemere leggermente quando succhia la pelle lasciando una chiazza violastra.
Lascia un bacio a stampo su di essa e per poi stendersi vicino a me, abbracciandomi da dietro e facendo intrecciare le nostre dita.

"Riposa adesso" sussurra vicino al mio orecchio.

"Ti prego" continuo ad insistere, girandomi verso di lui in modo da poterlo guardare.

"Pensi che non voglia?" Chiede con ovvietà, indicandosi con lo sguardo esattamente fra le gambe.

"Beh?" Mi avvicino ancora di più, intrecciando le gambe alle sue, e poggio gentilmente una mano dietro il suo collo , cercando di avvicinare il suo viso al mio. Sfioro le sue labbra con le mie , prima di riuscire a baciarlo di nuovo.

"Non capisco un cazzo" rido ,prima di baciarlo per la terza volta. Le mie mani scivolano lungo il suo addome e con le dita cerco di sfilargli via dell'unico indumento di troppo per la seconda volta.

"Non possiamo" ribadisce e stavolta lascio perdere,dandogli le spalle e lasciando andare il mio corpo sul letto. Mi rilasso quasi del tutto, ma questo dura poco dato che inizio a sentirmi davvero male dopo circa un quarto d'ora. Mi alzo con fatica dal letto e mi sforzo di ricordare dove diamine sia il bagno mentre sulla mia fronte si forma qualche gocciolina di sudore, nonostante io abbia effettivamente freddo,e un forte senso di nausea mi pervade quando ne raggiungo la porta.
Dopo il primo conato, sento Liam arrivare e non deve essere per niente sorpreso. Lo avverto posizionarsi dietro di me, raccoglie i miei capelli fra le dita , scostandoli dal mio viso e appoggia delicatamente una mano sulla mia fronte. Dopo questo non capisco più molto bene, semplicemente mi sento venire meno, mi mancano le forze.

"Alexa, ci sei?" Mi chiede e io scuoto impercettibilmente la testa ,senza aprire gli occhi. Mi solleva piano da terra , facendomi sedere sul bordo vasca. Mi bagna il viso , e mi sento un po' meglio.

"Hei?" Mi sussurra, lasciando un bacio fra i miei capelli. Quando inizio a riprendermi e sentirmi meglio, si alza e va in camera, per poi tornare quasi subito con dei vestiti.

"Metti questi,andranno bene" mormora dolcemente e mi aiuta ad indossare qualcosa,non so nemmeno io cosa. Dopodiché, mi aiuta ad alzarmi ,portandomi di nuovo in camera sua.

*

Lentamente apro gli occhi e mi accorgo di non essere esattamente in casa mia.
Mi scoppia la testa, strizzo gli occhi e non fatico a riconoscere la camera di Liam.
Non ricordo davvero nulla di ieri sera, solo di essermi ubriacata.
Non ho nessuna voglia di alzarmi, ma riflettendoci, sono in casa di Liam, quindi...Liam deve essere qua.
Sussulto appena realizzo, mi guardo attorno e prendo il suo cellulare sul comodino per vedere che ore sono.

15:38

"15:38?!" scatto in piedi, ignorando i miei capogiri, la mia nausea ed il mio mal di testa post sbornia, sto indossando una delle sue felpe ed un pantalone di una tuta.
Mi rifletto un attimo nello specchio nel suo armadio e noto subito un segno violaceo molto evidente sul mio collo.
Inizio a mettere insieme i pezzi, più che confusa, vado verso il salone da cui proviene il suono del televisore, quindi deduco che lui sia lì.
La porta é aperta, così entro senza problemi.
Lui é steso sul divano mentre guarda la tv, così preso dal programma non si accorge che sono qui. Indossa solo un pantalone di una tuta grigio, il mio sguardo non può che cadere sui suoi muscoli e non posso far a meno di pensare a quanto sia dannatamente sexy.
Scuoto la testa, cercando di eliminare questi pensieri, e mi avvicino a lui.

Blackmail.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora