capitolo 5: THIS IS MANESKIN!

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La gente che canta, la musica a palla , le luci mi accecano gli occhi.
Non sono abituata a questo caos!
Il locale non è tanto grande, sembra uno di quei bar di periferia per prenderti una birra a fine giornata con gli amici.
Le pareti sono di un nero pece mentre il pavimento è coperto da sedie e tavoli un po' sparsi.
In fondo alla sala intravedo un palco.
"STIAMO IN RITARDO GIÀ HANNO INIZIATO!" Mi urla Veronica mentre mi trascina  verso la musica.
Cerco di divertirmi ma in realtà vorrei tanto ritornare a casa, a dormire.
Sono qui solo per Veronica.
Lei ha fatto così tanto in questi ultimi sei mesi!
" Ciao,io sono Veronica" si presentò così sei mesi fa in una caffetteria in periferia.
Io ero appena arrivata a Milano e dovevo trovare urgentemente una casa in affitto.
I bed and breakfast non sono adatti per il lungo termine.
All'inizio non mi stava neanche simpatica: troppo eccentrica, troppo stravagante, troppo troppo, ma con il tempo ho cambiato nettamente idea.
Veronica non è solo  la mia coinquilina, non è solo un'amica, è una sorella acquisita.

"Ma c'ho solo vent'anni
E già chiedo perdono per gli sbagli che ho commesso
Ma la strada è più dura quando stai puntando al cielo
Quindi scegli le cose che son davvero importanti
Scegliamo oro o diamanti, demoni o santi".
La musica che ci abbraccia e la sua voce che ti lacera il cuore.
" LUI È IL CANTANTE! SI CHIAMA DAMIANO!"  Mi urla  Veronica nell'orecchio mentre cerca di indicare il cantante.
Intravedo solo un largo cappello e niente più.
"THIS IS MANESKIN!" Salutano così il pubblico tra colpi di batteria, accordi di chitarra e la sua voce graffiante.
"GIULIA DAI PRENDIAMO DA BERE!".
Seguo Veronica al bar dopo vari "ti prego",  "per favore".
"Un mojito per lei e una birra per me" dico al barista.
"A ragazzi ma che te prendi a biretta" sento una voce femminile dietro alle spalle con un dialetto romano insopportabile.
"VICTORIA!" urla Veronica mentre mi volto per vedere la ragazza che mi ha commentato precedentemente.
I suoi capelli biondi piastrati le scendono a livello delle spalle,  il trucco molto marcato mette in evidenza i suoi occhi chiari, indossa dei pantaloncini neri ma le gambe sono "coperte" da delle calze a rete, il busto è coperto da un top ma sembra tanto un reggiseno nero, il tutto è avvolto in una pelliccia bianca che adesso tiene in mano per la temperatura troppo alta del locale.
"Ma quanto sei fregna stasera, a ragazzí" dice la ragazza mentre saluta Veronica con due bacetti sulla guancia e un caloroso abbraccio.
" Vic lei è Giulia. Giulia lei è vic, la bassista della band"
Saluto la suonatrice con un timido cenno della mano.
" A frigida dammi un saluto come si deve" dice mentre si avvicina ad abbracciarmi.
Ricambio l'abbraccio in maniera quasi obbligata.
Non sono una ragazza molto calorosa e amichevole soprattutto con le persone che non conosco e che ti prendono ironicamente in giro.
"Se venite in camerino vi presento gli altri della band" dice Vic mentre ci fa segno di seguire.
Ci facciamo strada spintonando persone che stanno sulla pista , che parlano, ballano e bevono svariati drink.
Allorché ci troviamo in uno stretto corridoio  ben illuminato e ci fermiamo davanti ad una porta nera con affisso un cartello " MANESKIN!"
tre tocchi alla porta.
"Abbiamo visite" dice la bassista mentre la porta si apre.
"A Vic ma che ce porti de novo?" Dice un ragazzo mentre apre la porta.
È un ragazzo biondo, molto alto, di carnagione quasi anemica e troppo magro a mio parere.
"Sciupato" direbbero dalle mie parti.
È a petto nudo  e riesco a vedere le coste ben evidenti e un tatuaggio sull'addome.
"MA" leggo il tatuaggio in rosso.
"Benvenuti nella casa degli dei" dice il ragazzo biondo mentre ci invita ad entrare.
"Io sono Thomas il chitarrista" si presenta mentre mi porge la mano.
"Giulia piacere" rispondo timidamente.
Io e Veronica entriamo in una stanza né troppo grande né troppo piccola, addobbata da un paio di divani e sgabelli e alcuni specchi appesi alle pareti.
Il resto della stanza è offuscato da una quantità abnorme di fumo che mi porta a tossire.
" A frigida che te dà fastidio questa?" Mi dice un ragazzo indicando la sigaretta.
"Leggermente" rispondo infastidita.
"Leggermente..." Ripete il ragazzo.
Perché questa voce non mi è nuova?
Dove l'ho sentita?
Si avvicina il ragazzo e strizzo gli occhi per vederlo meglio.
È alto, indossa un largo cappello rosso circondato da una sorta di cinturino leopardato, anche lui a petto nudo che è però arricchito  da tatuaggi.
I capelli sudati si poggiano sulle spalle poco muscolose.
Mi accorgo che è ad un naso da me.
Divento paonozza ma reggo il suo sguardo predatore.
" A ragazzí se non te piace a me non me ne frega neache per El cazzo!" Dice soffiandomi il fumo della sigaretta sulla faccia.
Tossisco e gli altri si mettono a ridere.
" Damiano lasciala stare, non la conosci neanche!" Dice un ragazzo dai capelli lunghi mentre mi porge un bicchiere d'acqua e un sorriso amichevole.
" Io sono Ethan il batterista, Giulia esatto?" Domanda mentre io gli ricambio il saluto con un cenno della testa e una stretta di mano.
Tra i quattro, lui è il più " serio"!
Ma la mia attenzione ricade ancora su di LUI, Damiano. Dove ho sentito già questa voce? Ovviamente in radio ma...
OH CAZZO!
Improvvisamente mi viene in mente, ricordo tutto!
" Veronica devo andare! Non mi sento tanto bene. Tu rimani, troverò il modo per ritornare a casa" dico alla mia amica con una scusa alquanto patetica e poco credibile.
" Sei sicura Giulia?" Mi chiede Veronica con lo sguardo interrogativo.
Faccio si con la testa, saluto velocemente gli altri e mi dirigo all'uscita del locale.
Non so come ritornare a casa ma almeno ho evitato l'ennesima figura di merda.

la ragazza della luna//ManeskinWhere stories live. Discover now