capitolo 9: follow me

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"Grazie di aver seguito il corso ci vediamo agli esami" la lezione si conclude con le parole del professore di anatomia.
Finalmente le lezioni sono finite.
Ho esattamente due settimane per preparami ad un esame Fantastico!
Sono preoccupatissima, sto in ansia e non mi sento pronta per affrontare una cosa chiamata " esame di anatomia umana". solo il nome mette ansia.

prendo il telefono per vedere l'orario " 19:30" leggo sullo schermo poco illuminato. non mi è mai piaciuta la luce forte.

sblocco il telefono per vedere le varie notifiche ricevute: un messaggio da mamma " ci manchi tantissimo a casa ogni tanto fatti sentire e mangia che ti vedo dimagrita" una lacrima contorna il mio viso ormai stanco e assonnato. mi manca casa, mi manca la mia famiglia, ma qui sto avverando un sogno, il sogno della mia vita. " per grandi sogni sono necessari piccoli sacrifici".

leggo un altro messaggio dalla mia amica Veronica:" ehy Giuly vieni a casa che ho fame, non riesco ad accendere i fornelli, sono marchingegni strani" ecco che si ripresenta la solita imbranata. veronica è proprio incapace con la cucina, ha il terrore appena si avvicina al forno. " la cucina è la mia casa delle streghe" una volta dichiarò questo. allora la prendevo per pazza adesso la prendo per una psicopatica , ma le voglio bene in fondo.

poi noto una notifica di Instagram " ykaaar ti ha chiesto di seguire".

e adesso questo chi diavolo è? il nome è stranissimo sembra uno di quei nomi che ti inventi per un profilo falso o un nome arabo, asiatico.

" signorina si vuole sbrigare ad uscire dall'aula dovrei chiudere" vengo distratta da un operatore delle pulizie e mi accorgo che sono rimasta da solo all'interno dell'aula universitaria. mi presto a chiedere scusa al signore e ad uscire dall'università.

"non vedo l'ora di ritornare a casa necessito di un bagno caldo e un piatto di pasta" penso mentre aspetto la metro.

sono le 20 e ormai a Milano già è notte, le strade come le metro sono deserte e il freddo regna in una vecchia stazione. mi siedo su una panchina, prendo il telefono e apro Instagram.

" ykaaar? chi sarai mai? apro involontariamente il profilo un po' per curiosità e un po' per perdere tempo in attesa della metro.

NON CI POSSO CREDERE! quasi non soffoco con la mia stessa saliva. dalle foto mi accorgo che è Damiano quel cantante della band che ho già visto troppe volte e spero di non vederlo più.

ormai già l'ho seguito e ormai mi sono fottuta da sola.

" bhe, si deve dire che è carino quando non parla" penso tra me e me.

scorro un po' le sue foto alquanto particolari e stravaganti.

è un'artista, è un cantante, è famoso deve mantenere vivo il suo personaggio. sono dell'idea che i cantanti indossano una maschera quando salgono sul palco ma in realtà, poi sono delle persone normali. bhe Damiano è un po' strano caratterialmente è indecifrabile ma non posso capire tutte le persone c'è un 0,001% di fallimento.

mi accorgo che la metro si è fermata, entro nella metro e cerco di non pensare a ciò che ho fatto.

un famoso cantante terribilmente egoista e antipatico mi segue su Instagram, ha passato una terribile giornata con me e tutti gli altri componenti della band perché quell'idiota della mia amica aveva " bisogno del mio aiuto" perché senza di me lei non è niente. sue esplicite suppliche per farmi rimanere quella giornata. se solo lo avessi saputo

in meno che non si dica, tra mille pensieri, già sto attraversando l'uscio della porta.

" GIULIA, FINALMENTE! MI SEI MANCATA, STO MORENDO DI FAME E..." non finisce neanche la frase che mi accorgo di avere degli ospiti in soggiorno " abbiamo ospiti a quanto vedo" le dico con tono arrabbiato mentre guardo chi ho davanti.

" ma guarda un po' Veronica ci sono i Maneskin. guarda un po' ti avevo detto che non li volevo più vedere, non lo volevo più vedere" dico a Veronica a bassa voce con i denti stretti mentre rivolgo uno sguardo a Damiano.

" ma perché ti comporti così? sono carini, sono della nostra età , sono simpatici io sto anche conoscendo meglio Thomas. che ti costa fare un po' la carina?" domanda Veronica

" amica mia anche a me piacciono ma lui non lo posso proprio vedere. già ti ho fatto un favore l'atro giorno facendo delle foto con lui non mi chiedere nuovamente di restare nella stessa stanza per delle ore" supplico a Veronica " sono stanca Veronica tra poche settimane ho un esame importantissimo e sono stressata, scusami".

non so che mi prende, quando c'è Damiano non capisco più niente.

" Giulia tieni una birra" mi si avvicina Ethan con una birra in mano.

è così carino questo ragazzo, apparentemente calmo e tranquilli. se lo vedessi in un bar non penserei mai che fa parte di una rock band di pazzoidi.

" grazie mille Ethan ma non mi sento tanto bene. mi dirigo in camera mia, scusami ancora" in fretta e furia mi dirigo in camera e sprofondo sul letto.

non so perché oggi mi comporto così però quando sono sotto stress non sopporta nessuno, mando tutti a quel paese anche se non se lo meritano.

TOC TOC. sento bussare alla porta.

" chi è?" domando con una voce stanca.

" sono cappuccetto rosso" risponde una voce maschile che cerca invanamente di simulare una voce femminile.

" entra" dico ridendo. non so chi sia ma mi ha fatto ridere.

è Damiano, in tutto il suo fascino. non so perché è qui e sinceramente è l'ultima persona che mi sarei aspettata di vedere in camera mia ad imitare cappuccetto rosso.

" Perché stai qui?" domando mentre incrocio le gambe sul letto

" per te" risponde.

e all'improvviso mi sciolgo come un ghiaccio sotto al sole in una giornata calda d'estate.

" senti, Damiano" inizio a parlare e lui fa un cenno con il capo " tu mi dai fastidio, mi fai venire l'orticaria. lo so che mi hai riconosciuta al bar e su questo non ho dubbi però non mi piaci. cioè nel senso che sei un bellissimo ragazzo, famoso, talentuoso ma mi stai sul cazzo"

finisco di parlare e vedo Damiano che sta ridendo e che sta cercando di alleviare il " dolore" alla pancia ponendosi le mani su di essa.

" che cazzo ti ridi?" domando con un tono abbastanza incavolato.

" Giulia" inizia a parlare Damiano " tu sei veramente una ragazza sorprendente" mi dice e se ne va chiudendo la porta.

sorprendente? che cavolo significa sorprendente? poteva dire di tutto e se ne va così in questo modo. quanto mi fa incavolare sto ragazzo.

prendo il telefono e noto una notifica da Instagram.

apro Instagram e noto un messaggio da ykaaar cioè Damiano.

mi tremano le mani e non so il perché. mi faccio coraggio e apro la chat.

" sei una ragazza fottutamente sorprendente e non ti incavolare ragazzì che hai solo 20 anni" leggo e non so se andare di là e picchiarlo a sangue o dormire e cercare di dimenticare.

" anche tu hai solo 20 anni ma ti comporti come nu criaturo" scrivo e invio.

anch'io quanto mi incavolo esce il mio lato napoletano.

" non so cosa significhi, ma se vuoi e quando vuoi, io e te ci andremo a bere una birra per calmare gli animi" scrive Damiano

" io con te non ci voglio niente a che fare e se vuoi calmare gli animi ti prendi un ansiolitico " scrivo e poso il telefono sul comodino.

non so perché si comporta così.

il giorno prima mi tratta da straccio, è antipatico e poi il giorno dopo è gentile.

forse sono artisti, hanno la testa bipolare.

forse è lui che è così.

forse è veramente come dice lui " abbiamo solo 20 anni"

la ragazza della luna//ManeskinWhere stories live. Discover now