capitolo 11: io e te cosa siamo?

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" NON HO CAPITO TANTO BENE" mi urla Veronica nelle orecchie mentre stiamo entrambe sedute sul letto.
" Invece hai capito benissimo amica mia. Non ci posso credere neanch'io, è successo così all'improvviso".
Io e Damiano ci siamo baciati, inaspettatamente.
È stato un attimo, un bellissimo attimo.
Le sue labbra sulle mie, le sue mani circondate attorno alla mia schiena, il suo  profumo che abbracciava il mio corpo, i suoi occhi incastrati nei miei e le sue parole:" mi fai impazzire".
Quella sera ritornai a casa e  non dormii, come potevo dormire, cioè ho baciato Damiano dei maneskin.
Eppure perché mi sento così vuota?
" Che ti succede Giulia? Sei sbiancata all'improvviso" mi chiede Veronica riportandomi nel mondo reale.
" Veronica non so come interpretare questo bacio. Nel senso che mi è piaciuto ed è piaciuto anche a lui, ma non mi ha contattato, non si è fatto sentire. Probabilmente è stata una cosa così"
"GIULIA NON LO DIRE NEANCHE PER SCHERZO. TI HA BACIATO PERCHÉ GLI PIACI E SICURAMENTE STARÀ METTENDO SU IL NUOVO ALBUM PERCIÒ NON TI HA CHIAMATO!" mi urla Veronica mentre mi lancia un cuscino in faccia.
" E che ne sai? Parliamo sempre di un ragazzo di 22 anni, famoso, definito il sex symbol de Roma" le dico mentre sprofondo la testa nel cuscino.
"Vedo che ti sei informata. Giulia ti assicuro  che ti chiamerà, se vuoi chiedo a Thomas se gli ha parlato" mi chiede Veronica cercando di aiutarmi quanto possibile.
"No ti prego Veronica non gli chiedere niente. Aspettiamo e nel frattempo indifferenza più totale" le dico mentre mi dirigo alla scrivania per studiare.
È meglio studiare anziché pensare ad una persona che sicuramente ti ha baciato per catturare il momento.
"Non mi innamorerò mai più"  una notte d'estate mi promisi di non innamorarmi più, di non cadere più nella trappola perché l'amore porta a sofferenza e io sinceramente non voglio soffrire, ma sinceramente chi vuole soffrire? Penso nessuno.
Nel frattempo Veronica mi lascia con un :" devo andare, mi devo incontrare con Thomas. Non ci pensare".
Nel frattempo le ore passano e mi addormento sulla scrivania.
"GIULIA ! SVEGLIATI! USCIAMO!" Vengo svegliata da Veronica. Lei è sempre stata così, mi rompe le palle nei momenti meno opportuni: quando dormo, quando studio, quando sto all'università, quando sto in bagno.
" Non so se hai visto, ma stavo dormendo" inizio a dire mentre sollevo la testa dalla scrivania " e poi non voglio uscire se c'è anche lui e con lui intendo Damiano" le dico.
" Non ti preoccupare la band non c'è. Mi ha detto Thomas che devono lavorare quindi siamo solo io e te" dice Veronica, ma sinceramente non mi fido al cento per cento.
Ma senza troppi punti interrogativi e domande prive di risposta mi inizio a preparare accompagnato da un :" se proprio dobbiamo uscire!"
In men che non si dica mi trovai bella preparata e truccata.
Ci troviamo davanti al " Milano cafè".
È un  locale tipico di Milano: elegante, sobrio, costituito da due piani, il soffitto di colore baige  incorniciato da lampade al soffitto e  al  centro una statua di grosse dimensioni posta al centro del locale.
Rimango affascinata da quella statua: è così fluida, armoniosa, animata.
" Ti piace?" Sento una voce maschile.
" Si tantissimo. Mi dà tranquillità, un senso armonioso" dico.
" Che maleducato io sono Paul e sono l'artista" mi rivolge la mano e si presenta.
" Piacere Giulia" ricambio il saluto e guardo meglio il ragazzo che mi sta accanto: alto, moro, occhi celesti, vestito elegante, tutto sommato è un bel ragazzo.
"GIULIA! TI VUOI SBRIGARE!"  Sento la voce di Veronica, saluto il ragazzo frettolosamente e raggiungo la mia amica.
" Ma chi era quel bellissimo ragazzo con cui stavi parlando?" Mi domanda Veronica.
" Paul. Non chiedere altro" le dico mentre ci dirigiamo al tavolo per ordinare qualcosa da bere.
"Giulia" mi sento chiamare.
È il ragazzo di prima, Paul.
"Paul, scusami per prima ma la mia amica." Dico mentre indico Veronica che già sta facendo gli occhi a forma di cuore.
La solita Veronica!
" Ragazzi io vado un attimo lì, mi hanno chiamato." Veronica si allontana con una scusa patetica.
Ripeto, la solita Veronica!
" Carina la tua amica" dice Paul.
Alzo gli occhi al cielo, ecco un altro che impazzisce per la mia amica.
È sempre successo così, lei veniva corteggiata e io che rimanevo da sola, perciò non mi piace uscire spesso.
" Ma tu sei stupenda" conclude Paul e mi sento arrossire.
La serata passa con tranquillità, tra risate, vari cocktail e chiacchierate.
Ho scoperto che Paul è un grande scultore, molto famoso, ama la musica classica, il teatro e leggere.
Il contrario di Damiano praticamente, lui è tutto un fuoco, rock allo stato puro, adora il casino.
Diciamo che Damiano è il diavolo e  Paul l'acquasanta.
" È STO COATTO CHI È?"  sento urlare e purtroppo riconosco la voce.
"CHE CI FAI TU QUI!" gli urlo, vedi fidarsi troppo delle amiche cosa succede?
"ANCHE CHI LAVORA HA BISOGNO DI UNA PAUSA, RAGAZZÍ! E POI IO E TE DOBBIAMO PARLARE" mi urla Damiano.
Dobbiamo parlare? Parlare di che? Adesso lo stronzo vuole parlare.
"scusami Giulia non sapevo che tu eri impegnata..." Paul si alza dalla sedia ed è intento ad allontanarsi
" io non sono impegnata con nessuno!"
Dico a Paul mentre guardo Damiano.
"AH NO? ADESSO VIENI CON ME!' mi dice Damiano mentre mi prende il polso e mi porta fuori dal locale.
Mi stringe troppo il polso e quasi mi trascina spintonando tra le persone.
"A RAGAZZÍ! guardami e dimmi che non sei impegnata, dimmi che quello che è successo l'altra sera non è successo e io me ne andrò" mi lascia la presa e utilizza una voce più dolce.
Lo guardo negli occhi, ma non ce la faccio, c'è un qualcosa  che mi blocca a dire :" non è successo niente tra di noi" ma non ce la faccio.
" Io non..." Ma non riesco a finire la frase, davanti a lui mi sento una bambina, mi sento fragile.
Scappo con le lacrime che mi scivolano lungo le guance.
Corro fino a quando non raggiungo casa e sprofondo sul letto con le lacrime agli occhi.
" Che mi stai facendo Damiano?" Mi domando mentre cerco di non pensare.

la ragazza della luna//ManeskinWhere stories live. Discover now