capitolo 13: qui ed ora

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DAMIANO'S POV
"ti prego Damiano corri . Giulia è ubriaca, incontrollabile, sta ballando con un tizio viscido, lo so che sei impegnato e hai la fidanzata ma ti prego corri" rispondo alla chiamata di Veronica.
" Io non sono ... Cinque minuti e sto lì"
Stacco la chiamata.
"Oh Giulietta mia cosa hai combinato?" Mi chiedo mentre butto a terra la sigaretta appena accesa, prendo la giacca di pelle, le chiavi della macchina e mi dirigo al locale detto da Veronica.
Dopo 30 minuti mi trovo davanti ad un locale molto affollato, poco illuminato e la puzza di alcool che si sente a distanza kilometrica, ma il tempo si ferma quando vedo lei , Giulia, la mia Giulia che si sta strusciando con un tizio viscido e losco molto losco.
"Grazie a Dio sei qui" dice Veronica mentre mi abbraccia con la disperazione in volto.
Le rivolgo uno sguardo che sta ad esprimere un:" qua ci penso io" e mi dirigo con passo spedito in pista.
"Hola chica. Guarda chi c'è ... Damiano"
È ubriaca, non avrei mai pensato che la potessi vedere in questo stato.
" Giulia adesso andiamo a casa" le dico con dolcezza.
" Ehy togliti dalle palle l'ho trovata prima io" il tizio losco mi si avvicina con aria minacciosa.
" Senti qua non siamo alla caccia al tesoro. LEI È IMPEGNATA CON ME! È ADESSO TOGLITI DALLE PALLE" gli dico mentre evito un gancio destro.
Vorrei tanto picchiarlo, ma per sua fortuna ho altre priorità: Giulia e poi non mi sporco le mani per così poco.
La prendo in braccio, sembra quasi una bambina, la mia bambina con quei occhi da cucciolo, la pelle morbida, i lunghi capelli che le accarezzano la schiena e la sua faccia appoggiata sul mio petto.
Che effetto mi stai facendo Giulia?
Dico a Veronica che porterò Giulia a casa mia e mi dirigo in macchina.
"Damiano" sento la sua fragile voce che pronuncia il mio nome e quasi mi sciolgo.
" Dimmi Giulia" le dico avvicinando l'orecchio per sentirla meglio.
"Damiano io ti amo" e sprofonda nel sonno più totale.
Mi ama? È ubriaca , forse non lo pensa veramente anche se in fondo ci spero...
GIULIA'S POV
Mi sveglio a causa del cinguettio degli uccelli. Sin da piccolo ho avuto sempre il sonno leggero, mi svegliavo per ogni singolo rumore impercettibile.
Apro gli occhi e stranamente mi accorgo che non mi trovo a casa mia.
La stanza è abbastanza grande, il soffitto alto colore baige, le pareti di un colore chiaro arricchite da album però sono troppo lontana per leggerli. Giro leggermente la testa a destra e a sinistra e intravedo una sedia piena di vestiti e una chitarra completamente nera con delle strisce rosse.
Mi accorgo che mi martella la testa e faccio fatica ad alzarmi:" cosa ho combinato ieri sera ? E soprattutto dove mi trovo?" Mi chiedo mentre mi alzo le coperte per verificare che abbia ancora i vestiti addosso e che nessuno mi abbia violentata.
Fortunatamente ho ancora i vestiti addosso.
Sento dei passi, una persona si sta avvicinando e fingo di dormire.
" È carina solo quando dorme" sento la voce abbastanza familiare.
" Damiano" dico incredula.
" Buongiorno principessa, finalmente ti sei svegliata. Ti ho portato la colazione e non ringraziarmi per ieri" dice mentre fa l'occhiolino e poggia il vassoio sul comodino.
"Ieri sera? Io poi con te non dovrei neanche parlare. BRUTTO FIGLIO DI ... Ahia!" dico ma vengo interrotta dall'ennesimo mal di testa.
" ah ah ah questa è buona. Ieri, ragazzina, ti ho salvato la vita. Ti rendi conto che poteva finire male con quel tizio losco? Ti rendi conto che ti poteva violentare quel bastardo? Forse non te ne rendi conto" dice mentre stringe le mani a pugno.
Non ho mai visto Damiano così incavolato .
" E a te che interessa? Tanto c'hai la fidanzata e poi non ho bisogno di te" dico acida con tutto il mal di testa che mi provoca un disagio a 360 gradi.
" Hai ragione tu non hai bisogno di me" dice Damiano e io gli rivolgo una faccia soddisfatta ma dentro sto morendo.
"Io ho bisogno di te" dice Damiano mentre mi accarezza la mano sulla guancia.
Ho il cuore a mille, mi tremano le gambe, ho bisogno di lui, ma è uno stronzo.
Gli blocco il polso con una mano.
" Hai la fidanzata" gli dico.
"MA PERCHÉ TUTTI DICONO CHE SONO FIDANZATO?" Urla Damiano alla ricerca di una risposta.
Apro l'articolo che ho visto ieri e glielo mostro.
"ah mo ho capito tutto. Giorgia è mia cugina a ragazzí" dice Damiano mentre ride e mi aggiungo alle sue risate.
La cugina? Mi prendo per una stupida.
" Ho pianto per questa cosa, lo sai?" Gli dico, nonostante sia la cugina comunque deve sapere che ho sofferto.
" Mi dispiace non voglio che piangi per colpa mia" mi dice mentre mi accarezza la guancia.
" E comunque anch'io" continua Damiano.
"Anch'io cosa?" Gli domandò senza capire.
"Anch'io te amo" mi dice Damiano mentre mi bacia.
È lì mi perdo in un vortice, nei suoi occhi vedo l'infinito e le sue mani accarezzano e premono la mia pelle perché vogliono di più, vuole di più.
E non mi interessa del futuro e vaffanculo il passato ho bisogno di lui qui ed ora.

la ragazza della luna//ManeskinWhere stories live. Discover now