LONDRA

1.8K 28 4
                                    


"Megan sei pronta?"

Mio papà urla di sotto in salotto, stavo per dire addio alla mia casa a Genova dove sono nata e cresciuta e adesso dopo la morte di mia madre, ricomincio da capo a Londra insieme a mio papà e mio fratello gemello, posto dove è nato mio padre e vissuto prima di conoscere la mamma.

Potrò vedere di più i nonni paterni adesso, ma ho dovuto salutare i miei amici che chissà se li rivedrò, il mio fidanzato che probabilmente finirà a breve per colpa della distanza ma ci proviamo.

"Arrivo"

rispondo a mio padre che mi aspetta insieme mio fratello, "addio casa, mi mancherai", parlo da sola e saluto la casa come se fosse una persona e salgo in macchina per andare all'aeroporto di Genova.

Misi le cuffiette mettendo musica depressa e pensando ai bei momenti passati qui. Ho finito le superiori e tra due settimane inizio l'università a Queen Mary University of London per fare cinema e teatro, il mio sogno da quando sono piccola, spero un giorno di essere nel grande schermo.

Arriviamo all'aeroporto e fuori c'è il mio fidanzato Simone ad aspettarmi, voleva salutarmi per l'ultima volta visto che chissà quando ci vedremo. Ho così paura che mi tradisca diventerà una relazione a distanza.

Vado verso di lui e mi sorride e ricambio "Ehi amore" mi saluta e mi avvicino di più per dargli un bacio sulle labbra "ehii" ricambio dolcemente, saluta mio papà e mio fratello ed entriamo.

facciamo colazione insieme, avevamo portato qualche valigia per i vestiti il resto verrà in settimana.

Andiamo ai controlli di sicurezza, dove dovevo salutate definitivamente il mio ragazzo, "ci rivedremo tranquilla, ti amo" mi consola il mio ragazzo "ti amo anche io" e ci diamo l'ultimo bacio. Stiamo per salire, fortuna che il volo dura due orette, papà e con mio fratello davanti a me, stavo dietro con una vecchietta, restai sempre con le mie cuffiette e ascolto la musica addormentandomi.

"siamo arrivati"

la signora in parte a me con dolcezza ha deciso di svegliarmi all'arrivo e la ringrazio sorridendo. Prendiamo le valigie e prendiamo una macchina a noleggio per andare alla casa che aveva comprato. Mio papà se ne intende essendo un agente immobiliare, aveva trovato una casetta stile villa a schiera un quartiere tranquillo dove ci stanno le famiglie.

Magari facciamo conoscenze con qualcuno li, speriamo. "credo sia questa" dopo un ora alla ricerca della casa ci siamo, eccola lì, tinta due rissa a due piani.

Entriamo dove e mezza arredata, qualcosa doveva ancora arrivare e qualcosa dobbiamo comprarla, vado di sopra a vedere la camera, almeno qua non devo condividerla con mio fratello.

Era grande e perfettamente quadrata e vuota, stavo già immaginando come farla, cololarla di Rosa, mettere un letto matrimoniale sotto la finestra e riempire sempre quella parete di foto, in queste due settimane prima di iniziare l'università farò compere.

"iniziamo a sistemare qualcosa in tanto che aspettiamo"

arriva mio papà da dietro, sono un po' stanca dal viaggio, però l'ho ascolto, dovevamo fare anche un po' di spesa, scendo le scale e dietro avevamo pure un giardino, volevamo fare una piscina interrata e una zona picnic non vedo l'ora.

Passa una settimana e pian piano sta diventando una casa normale come le altre, ho colorato la camera e ora la posso arredare come la volevo.

"mi manchi"

stavo in videochiamata con il mio ragazzo, sentivamo la mancanza fin da subito "ti prego cerca di venire al mio compleanno ci tengo, lo sai" insisto con lui, tra qualche settimana faccio 19 anni.

Non penso farò una festa, non conosco nessuno ma volevo che almeno lui e la mia migliore amica vengono, piuttosto pago il biglietto io, e poi abbiamo una camera per gli ospiti per Chiara e Simone stava con me ovviamente almeno finalmente potevo avere la mia prima volta dopo che stiamo insieme da quasi 4 mesi.

Finita la chiamata decido di uscire, da sola ancora non sono andata per fatti miei, starò qua in giro per conoscere il posto, "io esco" urlo a mio fratello sul divano che gioca al telefono, la tv ancora non c'è, lui annuisce e vado via, prendo le mie amate cuffiette per ascoltare un po' di musica.

Alzo lo sguardo alla casa esattamente di fronte alla nostra dove ci stavano due ragazzi che stanno per entrate a casa loro, un ragazzo si gira verso di me e ci guardiamo per un momento, ma stacco subito lo sguardo dall'imbarazzo, non so perché ma aveva un viso così famigliare, già visto da qualche parte.

Scaccio via questi pensieri e ritorno ad ascoltare la musica, vicino ci sta un piccolo bosco, si stava molto bene lì, sarà il mio posto quando vorrò stare sola, salgo su una roccia e a fare foto alla natura mettendo qualcosa nelle storie di Instagram.

Passa ormai un ora e decido di tornare a casa, ma prima volevo sapere chi era quel ragazzo con quel viso già visto.

vado dall'altra parte del marciapiede dove sta la loro casa, sono quasi vicino al campanello finché qualcuno apre la porta e scappo via senza farmi notare, ci è mancato poco.

Mi giro per trovare sempre quel ragazzo con insieme mi sembra suo padre, per fortuna vanno nell'altra direzione e nessuno mi vede, ma prima di evitare una figuraccia vado a casa.

Lo posso scoprire anche domani, starò qua per tanto tempo. Arrivo a casa e mi metto sul divano, mio fratello e sparito da lì, sarà in camera, "eccoti, dov'eri?" arriva mio papà in salotto "in giro" gli rispondo, "domani arriva la tv" mi afferma, menomale, almeno posso attacare netflix.

improvvisamente suonano il campanello, chi dovrebbe essere? Forse il corriere, mi alzo per andare ad aprire e mi trovo una signora dai capelli rossi sulla cinquantina, mi sorrise "ciao, so che siete i nuovi vicini, ho portato una torta per il benvenuto" mi saluta la signora, arriva pure mio padre.

"buonasera, vi ringrazio per la torta, siete molto gentili, io sono William e lei mia figlia Megan e poi ci sta l'altro mio figlio di sopra Marcus, molto piacere" si stringono la mano e la fa accomodare dentro casa nostra "piacere mio, io sono Nicola Elizabeth Holland, ma potete chiamarmi Nikki" si presenta.

Holland? Perché ha un cognome già sentito? "abitate in questo quartiere?" chiese mio padre "si siamo proprio di fronte a voi, quando volete se avete bisogno ci siamo" ci sorride Nikki.

Aspetta ora sto collegando Holland certo, quello era Tom Holland, ecco perché aveva una faccia già vista. Non ci posso credere il mio vicino di casa e Tom Holland.









AW~
🫦

Il mio vicino di casa // Tom Holland Where stories live. Discover now