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Cari lettori. Volevo avvisarvi che in questa storia le lingue che si parleranno saranno inglese e russo, e alcune volte spagnolo.

Eva

Ho sempre pensato che la vita e stata molto ingiusta con me, e lo penso tutt'ora. I miei genitori mi abbandonarono davanti ad un orfanotrofio subito dopo la mia nascita, ma prima mi diedero il nome Eva Angel Gonzalez, così mi chiamo, ho vissuto lì dentro fino ai diciotto anni sopportando le urlate, le cattive parole, gli schiaffi e le punizioni che mi dava la direttrice anche se non avevo fatto niente e questo mi segnò per tutta la vita, mi sono chiusa in me stessa e difficilmente facevo amicizia con gli altri bambini, quando ho compiuto diciotto anni con i pochi soldi che mi sono guadagnata lavorando, di nascosto, ho lascito l'Argentina e mi sono trasferita a New York

Ho trovato un posticino favoloso che era tutto per me, la mia casetta aveva cucina e soggiorno insieme, un bagno e una camera da letto, subito dopo che sono arrivata ho cercato lavoro perché voglio mettermi i soldi da parte per iscrivermi alla Juilliard school, una delle scuole più famose nel campo dell'arte musicale ma anche teatrali.. molti attrici, cantanti famosi sono usciti da quelle scuola, il mio sogno e sempre stato quello di cantare e ballare e sto facendo di tutto per far si che si avveri.

Avevo trovato lavoro un bar aperto da poco non molto distante da casa mia ma purtroppo avevano già le cameriere, allora vedendo che avevano il karaoke mi sono offerta come cantante.

All'inizio mi ha riso in faccia ma poi sentendomi cantare mi ha assunta e da allora lavoro lì e guadagno 800$ al mese e mi basta anche perché alcune sere me ne da di più perché molte persone vengono solo per sentire cantare me.

Il proprietario di questo bar si chiama Jonathan ed è davvero un uomo sulla quarantina danni molto gentile, socievole e simpatico e in poco sono diventata la sua protetta, mi ha detto che sono la figlia che non ha mai avuto e alcune volte mi aiuta pure con le spese essendo che grazie a me il lavoro gli fa più che bene.

Dopo due mesi che ho iniziato a lavorare qui sono arrivati due ragazzi,
Estrella e Alejandro Fernandez anch'essi spagnoli ma vivono a New York da cinque anni, abbiamo formato una bad, lui suona la batteria e lei suona la ghitarra insieme a me.

Ora sono passati due anni da quando abbiamo iniziato hs lavorare insieme e il questo lasso di tempo non solo siamo diventati migliori amici ma abbiamo composto e scritto canzoni che esibiamo ogni sera davanti alle persone che entrano nel bar.

Prima di arrivare qui ho provato a cercare i miei genitori, ha trovare delle informazioni ma non avevo trovato niente così ho lasciato perdere.

Ha sveglierami dai miei pensieri che viaggiavano nel passato e stata la suoneria del mio cellulare che mi riferiva che sono le otto e quindi il momento di alzarsi ma non c'è n'era bisogno essendo che ultimamente faccio strani sogni che mi tengono sveglia tutta la notte, mi sa che c'è qualcosa che non va nella mia testa.

Mi alzo e mi avvio dentro il bagno dove mi faccio una bella doccia calda, dopo cinque minuti esco avvolgendo il corpo in un telo e ritorno in camera, indosso l'intimo e una tuta, vado in cucina e mi cucino i pancake, lavo tutto e mi butto sul divano accedendo la TV oggi fino alle cinque del pomeriggio non voglio fare altro che guardami serie tv.

Il suono del campanello mi ferma, mi alzo e guardando dallo spioncino vedo che sono Estrella con Alejandro.

Oddio che ci fanno qui.

Apro la porta e vengo travolta dalle braccia di Estrella, anche se ci conosciamo non mi sono ancora del tutta aperta con loro, sapete com'è solo molto timida e molte volte anche insicura di me.

Estrella:Buenos dias mi amiga - (buongiorno amica mia)

- Buenos días.. pero que haces aqui? - (Buongiorno.. ma che ci fate qui?)

La Mia Cura (Mafia Romance) Where stories live. Discover now