VIII

6.3K 136 20
                                    

Eva

Siamo nel mese di febbraio, ho ripreso l'accademia anche se fino ad ora non ho fatto nessuna amicizia, in realtà solo loro che non vogliono fare la mia conoscenza, mi evitano come la peste.

Alzuni maschi mi mandato sguardi lussuri che io evito, sto iniziando a pensare che in questa scuola la maggior parte delle persone siano pazze.

Cuomunque tralasciando questo, le lezioni vanno alla grande, i miei voti sono altissime e sto imparando molte tecniche di danza, alzume volte ci sto pure oltre l'orario scolastico per danzare facendo morire di preoccupazioni Stiven essendo che ogni volta viene lui a prendermi.

In questo momento sono fuori nel giardino seduta sulla fontana che mi gusto il mio pranzo, in lontananza fuori dal cancello dell'accademia ci sono le quattro guardie che Stiven a messo per la mia sicurezza, possessivo come al solito.

Delle ombre oscurano i raggi solari portandomi ad alzare la testa.

Davanti a me ci sono sei ragazzi, sono ballerini ma dall'aspetto sembrano dei perfetti delinquenti, specialmente con il modo altezzoso e menefreghista.

Pur troppo non conosco i loro nomi, o meglio non me li ricordo.

?:Itak, vy stanete devushkoy Stiven Sokolov, khodyat slukhi, chto vy razdvinuli nogi, chtoby poluchit' layk - (e così tu saresti la ragazza di Steven Sokolov, si dice in giro che tu per prenderti un come lui gli abbia aperto le gambe)

Parla il ragazzo dai capelli biondo platino e occhi chiari come il ghiaccio, i suoi amici si mettono a ridere per quello che ha detto.

Lui si avvicina di più e il mio svantaggio è quello di non poter arretrare perché altrimenti cado in acqua.

?:Izvestno, chto kazhdaya mafiozi otkryvayet nogi vsem muzhchinam - (si sa che ogni donna di un mafioso aprono le gambe a tutti gli uomini)

Cosa? Ma sto ragazzo e pazzo, ma per chi mi ha preso, se pensa di aver di fronte una puttana si è sbagliato di grosso.

Metto nello zaino il mio pranzo incompleto e mi alzo fronteggiandoli.

- Poslushayte, chto my vam rasskazali obo mne i lzhi, ya ne takaya devushka, ne govorya uzhe o tom, chtoby stat' odnoy... i togda vam vse ravno, kak, kogda ya obruchilsya so Stiven, potomu chto eto ne vashe delo, tak chto teper' ya by poprosil tebya poyti i ostavit' menya v pokoye - (sentite qualunque cosa vi abbiano detto su di me e una bugia, io non sono quel tipo di ragazza e tanto meno lo diventerò.. e poi non vi interessa come, quando è dove mi sono fidanzata con Stiven perché non è affar vostro quindi ora vi pregherei di andarvene e di lasciarmi in pace)

?:Mmh, ya vizhu, ty vytashchil kogti svoikh kotyat, ya dumayu, chto my s druz'yami budem s toboy ochen' veselo - (mmh vedo che hai tirato fuori gli artigli gattina, credo che io e i miei amici ci divertiremo una sacco con te)

Si avvicinano accerchiandomi chiudendo ogni via di fuga, comincio ad avere paura e la loro vicinanza, il loro sguardo maliziosa e crudele mi portano a ricordare il mio passato lì dentro, anche lì in orfanotrofio venino presa in giro, picchiata, maltrattata e umiliata dai maschi più grande di me e io incapace di rispondere e di agire li lasciavo fare.

Le loro mani cominciarono a toccarmi da per tutto, anche se cercavo di allontanare, ma non potevo andare in dietro perché mi bloccava la fontana e loro si sono chiusi su di me.

Sento qualcosa dentro la mia mente rompersi e mi ritrovo catapultata di nuovo in quel posto buoi, freddo, che puzzava di marcio e di marcio, le risate degli altri che ridevano e guardavano mente altre mi picchiavano.

La Mia Cura (Mafia Romance) Where stories live. Discover now