Eva
Avevo un mal di testa pazzesco, sentivo delle voci ovattate che non riuscì a distinguere, sentì anche un bip continuo. Apri lentamente gli occhi ed ero in una stanza tutta bianca quindi capì che ero in ospedale.
Le voci che prima non riuscì a capire a chi appartenevano ora le distinguo chiaramente.
Nella stanza c'erano tutti quelli che considero la mia famiglia da tempo, c'erano anche Estrella e Alejandro.
Appena vedono che o gli occhi aperti si precipitano da me, Stiven che prima teneva la testa bassa e ora mi è praticamente di fronte.
I suoi occhi stanchi e spenti, contornate da bruttissime occhiaie viole, un leggero strato di barba contorna la sua mascella e i capelli tutti arruffati.
Stiv:Sei sveglia.. finalmente ti sei svegliata amore mio
- Quanto tempo sono rimasta così -
Sele:Due settimane, hai perso molto sangue
A sentire la parola 'sangue' ricordai tutto quello che era successo e poi...
- Il bambino? Come sta il bambino? -
Tutti mi guardarono in modo triste, guardai Stiven che abbassa la testa e si lascia sfuggire una lacrima e quella lacrima mi fece capire tutto.
Scoppiai in un pianto pieno di dolore e di disperazione, le sue braccia mi stringo e continuo a piangere sulla sua spalla.
Stiv:Perdonami.. perdonami amore mio, non sono riuscito a proteggervi
Vlad:Quando siamo arrivati qui in ospedale avevi perso già molto sangue e i medici non hanno potuto fare niente per salvare il bambino, il suo cuore aveva smesso di battere
Stiv:Ci lasciate soli per favore?
Tutti quanti escono e rimaniamo soli io e lui, continuiamo a fissarci pe ril lungo tempo e subito dopo le nostre labbra si stanno divorando.
- Amore mio, quanto mi sei mancato -
Stiv:Anche tu tanto... ti premetto che nessuno ti porterà più via da me, mi sento uno schifo per non essere stato in grado di proteggervi
- Non sentirti in colpa amore, il bambino aveva sopportato per un mese la sofferenza e il dolore che alla fine non ce la fatta più -
Stiv:Se solo non ti avessero rapita, se fossi stato più vigile, più attento...
- Io avrei preso la pillola e il bambino non sarebbe mai esistito -
Stiv:Ti prego di perdonarmi.. non mi lasciare perché non riesco più a vivere senza di te
- Ma cosa stai dicendo? Come puoi pensare che io ti possa lasciare, non lo farei mai.. non è colpa tua quello che è successo -
Stiv:Si invece
- No, qui gli unici colpevole e Yari con la sua famiglia.. smettila di fucilarti l'anima perché io non ti do nessuna colpa, non c'è ragazzo più possessivo e protettivo di te e io ti amo così come sei -
Stiv:Anch'io ti amo e presto ti darò un altro bambino
- Aspettiamo un picchino va bene -
Stiv:Va bene
Entra il dottore che per fortuna parla inglese, comincia a visitarmi e va tutto bene, per i lividi e i graffi mi ha prescritto delle pomate e degli unguenti, e per il fatto della perdita del bambino mi ha consigliato di andare dalla psicologa.
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La Mia Cura (Mafia Romance)
RomanceEva Angel Gonzalez, ha 20 anni di origine Spagnola. Ha vissuto in uno orfanotrofio fino all'età di diciotto anni per poi con i pochi soldi che si era guadagnata lavorando si e trasferita a New York per iniziare una nuova vita e realizzare il suo sog...