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Adrien's pov

Sto facendo i turni di notte da Chat Noir per Parigi.

Salto da un tetto all'altro, finché noto Marinette sul suo balcone che fissa il cielo stellato.

Mi avvicino e salto sulla terrazza. All'inizio non mi vede, poi si gira e mi guarda confusa.

- Chat Noir -.

- Marinette -.

Rimaniamo a fissarci per un po' in silenzio, poi mi metto di fianco a lei appoggiandomi anch'io alla ringhiera.

- Cosa fai da queste parti? - mi chiede.

- Facevo da guardia, ti ho vista e mi chiedevo a cosa stessi pensando -.

Mi aveva incuriosito, sembrava molto triste e pensierosa.
Non ho mai avuto davvero l'occasione di parlare normalmente con Marinette, quando ci sono io lei è sempre così nervosa.

- Solo problemi adolescenziali - risponde.

- Di che tipo? -.

- Sai, le solite cose, al ragazzo di cui sono innamorata piace un'altra. È solo un amore impossibile - dice sconsolata.

Non l'avevo mai vista così affranta, chissà chi è il suo "amore impossibile".

- Ti capisco, anche io non sono da meno - ribatto.

- Ladybug? - chiede.

- Già, è complicato - sospiro.

Mi piace stare con la mia lady da Adrien, solo che vorrei dirle il mio segreto, e sapere la sua vera identità.

- Qui comincia a fare freddo - dico vedendola rabbrividire.

- Hai ragione, meglio tornare dentro -.

Fa per andare verso la botola, ma si volta verso di me e mi chiede: - Ti va di entrare? Possiamo giocare ai videogiochi-.

- Volentieri - rispondo sorridendole.

Entro in camera sua, la prima cosa che noto è il colore rosa, che appare ovunque.
Poi il mio sguardo cade su una parete, ricoperta di foto di... me.

- Non sapevo che, ehm, fossi una fan di Adrien Agreste - dico.

Arrossisce di colpo.

- Lo conosci? - chiede con voce nervosa.

- No, ma è famoso, ci sono suoi poster in giro per tutta Parigi- ribatto.

- Ehm, quindi giochiamo? - domanda per cambiare discorso.

Annuisco, ci sediamo davanti al computer (e io fingo di non notare troppo lo sfondo con la mia faccia) e iniziamo a giocare.

Mezz'ora dopo Marinette mi ha stracciato è davvero forte.

- Beh, direi che mi hai battuto principessa - dico.

- Principessa? - ripete scettica.

- Sappi che ti chiamerò sempre così d'ora in poi -.

- D'accordo micetto - dice lei sorridendomi con aria di sfida.

Il mio anello indica che sto per ritrasformarmi.

- Devo andare principessa, alla prossima - dico inchinandomi a lei, poi esco dalla botola e corro verso casa.
Entro appena in tempo dalla finestra.

- È stato piuttosto strano - commenta Plagg.

- Cosa? -.

- Marinette era così diversa - risponde.

- Hai ragione, non l'ho mai vista così, mi sono divertito molto con lei stasera -.

Non pensavo che dietro quella ragazza goffa e timida ci fosse una ragazza spiritosa e sicura di sè.
Forse stavo scoprendo un lato di Marinette di cui non mi sarei mai accorto da Adrien.

Je t'aime - Miraculous Where stories live. Discover now