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Adrien's pov

Entro in camera mia e mi ritrovo Ladybug che mi aspetta.
Sono sorpreso di vederla, ultimamente ero così occupato con Marinette che mi ero quasi dimenticato di lei.

- Ciao Adrien - mi saluta.

- Ciao - rispondo titubante.

- Devo dirti una cosa - diciamo in coro.
Ridacchiamo per la causalità.

- Vai prima tu - mi esorta lei.

- Che gentiluomo sarei se non facessi iniziare te? Prima le signore -

Ladybug prende un respiro profondo, poi dice tutto d'un fiato: - Credo che sia il caso di parlare del nostro rapporto-.

- Anche io lo penso - rispondo.
Si tranquillizza per un momento, poi ritorna agitata.

- Adrien, quello che provo per te è reale, ma ultimamente le cose tra noi non sono andate bene e ecco, bè io credo che dovremmo lasciarci - dice, è diventata rossa per l'imbarazzo.

- Hai ragione, volevo dirti la stessa cosa. Forse è meglio che rimaniamo solo amici -.

La vedo sussultare alla mia ultima affermazione e il suo sguardo si intristisce.

- Già... - dice solo.
Vado da lei e la abbraccio in segno di amicizia.

Dopo mi saluta ed esce dalla finestra.
Sono felice che anche lei fosse d'accordo nel lasciarci, non vorrei mai farla soffrire.

Il giorno dopo a scuola non vedo l'ora di rivedere Marinette.
Mi ritorna in mente la strana conversazione tra Ladybug e Chat Noir, in cui avevo rinunciato a lei per Marinette.
Mi aveva anche offeso il fatto che stando ancora insieme a me si fosse innamorata del mio alterego, ma d'altronde anche io mi ero innamorato di un'altra.

Marinette entra con Alya e rimango letteralmente a bocca aperta.
Per la prima volta la vedo con i capelli lisci, e devi dire che sta davvero bene.

Plagg esce dalla mia borsa e mi chiude la bocca.
- Adrien, stai davvero perdendo la testa per quella ragazza - commenta.

- Nasconditi- gli sussurro.

Nino si gira verso la sua ragazza e Marinette.
- Ragazze! Non dimentichiamoci dell'appuntamento a quattro- dice.

Guardo Marinette e vedo che è arrossita.
- Pensavo fosse solo una scusa - ribatte lei.

- Si, bè anche se tu e Adrien non siete una coppia non significa che non possiamo uscire tutti insieme! - replica Alya dando manforte a Nino.

- Per me va bene - confermo.
- Anche per me - sbuffa la mia principessa.

- Ci vediamo davanti al cinema alle otto? - propone Nino.
Accettiamo tutti, poi torniamo alle lezioni.

Quella sera...

Stiamo aspettando le ragazze davanti al cinema e sono abbastanza agitato.

- Dovresti ringraziarmi amico, sto facendo tutto questo per far stare un po' insieme te e Marinette - mi dice Nino.

In quel momento scendono dal taxi Alya e Marinette, che indossa un bel vestito rosso. E ancora più bella del solito.

- Stai bene col rosso - le dico a mo' di complimento, lei balbetta una grazie e si guarda intorno a disagio.

- Entriamo? - chiede Nino per rompere il silenzio.
Lui e Alya vanno a comprare i biglietti lasciandoci da soli.

Rimaniamo in silenzio e lei evita di guardarmi.
Possibile che sia a disagio solo con me? Con Chat Noir è così aperta e loquace.

Per fortuna Nino e Alya tornano in poco tempo ed entriamo nella sala cinema. Ovviamente io e Marinette ci ritroviamo seduti vicini.

Appena inizia il film Marinette urla.
- Un film horror!? - esclama preoccupata.

- Sì, non ti piacciono? - chiede fintamente stupito Nino.

So cosa sta facendo, spera che lei si getti tra le mie braccia.
Ed è esattamente ciò che fa, visto che alla scena successiva  si appoggia al mio petto per non guardare.

All'inizio rimango paralizzato, non so cosa fare. Dopo un po' inizio ad accarezzarle i capelli, e a lei non sembra dare fastidio visto che non mi respinge.
Rimarrei in questa posizione per sempre.

Lei si tira su di scatto e mi guarda confusa.
- Che c'è? - le chiedo.
- Hai... hai fatto le fusa? - domanda sorpresa.

Spalanco gli occhi, devo imparare a tenere a bada i miei istinti felini.

- Assolutamente no! Ti sarà sembrato perchè tremi da inizio film - dico come scusa, ma non suona tanto bene.
Marinette sembra crederci e si risiede normalmente chiudendo gli occhi.

Finito il film usciamo dal cinema e Nino e Alya se ne vanno per conto loro.

- Allora, ti è piaciuto il film? - le chiedo.

- Tralasciando il fatto che ne ho visto sì e no dieci minuti, no, non molto - risponde.

D'un tratto ci passa davanti un gatto nero. Ci scambiamo un' occhiata, lei arrossisce violentemente, mi saluta balbettando e corre a casa.

Je t'aime - Miraculous Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora