1° Prologo

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1 ° Prologo

Era una giornata molto tranquilla in una scuola elementare, dove due bambini stavano giocando allegramente, il primo aveva dei capelli color biondo cenere abbinati agli occhi color rubino, mentre l'altra aveva una chioma riccioluta color verde cespuglio che incorniciavano degli occhi del medesimo colore ma con sfumature blu ed i loro nomi erano Katsuki Bakugo e Izuku Midoriya. Erano proprio intenti a divertirsi, quando all'improvviso il giovane Katsuki iniziò a sentire un bruciore proveniente dalle sue mani e da esse iniziarono a manifestarsi diverse scintille che attirarono la curiosità dell'amica che chiamò subito la maestra. Quest'ultima rimase letteralmente stupita di tale evento, ma non allarmata più di tanto, così chiamò gli altri colleghi per farsi aiutare per calmare il bambino ed una volta placcato.

Da quel momento Katsuki fu sempre elogiato per il suo bizzarro esplosivo, mentre Izuku lo ammirava come tutti, solo che con il passare del tempo non sembrò mai manifestare nulla e per fino i medici sembravano confermare ciò e così Katsuki da prima il suo migliore amico diventò il proprio aguzzino personale, iniziando a chiamarlo Deku, nomignolo dispregiativo per chi era una persona inetta. Nonostante tutto, Izuku non smise di seguirlo ed essergli vicino in tutti momenti, consapevole che agli occhi di Katsuki era una debole ed inutile senza un quirk decente, ma tutto cambiò l'estate prima che iniziassero le medie. Izuku, che era per l'ennesima volta bullizzata da Katsuki ed altri ragazzi, il biondo ne uscì con una frase che da un po 'di tempo, aveva fatto impensierire la ragazza, -Sei il solito ragazzino piagnucolate-

-Ragazzino? - Mormorò Izuku corrugò la fronte

-Deku di merda non borbottare! Devi stare zitto o dici ad alta voce- iniziando ad attivare la sua unicità

-Ma io ...- tentò di parlare

-Zitto! Ti vesti pure da ragazzina non ti vergogni? -

-Ma Kacchan! - Cercò di rimettersi in piedi

-Non chiamarmi così perdente! - Tirandogli un calcio

-Ahi! - Mormorò cadendo un attimo in ginocchio, ma si rialzò

-Oh vedo che ne hai di coraggio per rimetterti in piedi- sghignazzò lui avvicinandosi

-Lasciami! - Vendo bloccata con una mano

-Tu devi ...- fu zittito da uno schiaffo da parte sua

-Non cambierai mai! - In lacrime e se ne tornò a casa.

Una volta arrivata a casa, per la prima volta dopo tanto tempo, rincontrò suo padre cosa che la fece sorridere sinceramente, ma quest'ultimo nel vedere la figlia conciata in quel modo, le corse incontro e l'abbracciò forte, per fargli sentire la sua vicinanza. Inko Midoriya, sua madre, le bastò guardarla un attimo negli occhi nel capire chi era stato, ma in silenzio scosse la testa; nell'incrociare lo sguardo del marito, che a sua volta capì che ciò non era la prima volta che accadeva. Sospirando, l'uomo spiegò il motivo per cui era tornato, ovvero comunicare alla moglie, che a causa del lavoro avrebbe dovuto trasferirsi per un paio d'anni in America, ma dopo aver visto la figlia conciata in quel modo ed intuendo che non era nemmeno la prima volta, aveva preso la drastica decisione che anche lei ed Izuku lo seguito. A differenza della madre, che prese quella decisione con un po 'di sollievo, Izuku non era per niente contenta, lei avrebbe preferito rimanere nonostante tutto, ma la donna con un sorriso dolce riuscì a farle cambiare idea con la speranza che là, avrebbe potuto in qualche modo visto dal vivo il suo eroe preferito, ossia All Might. Ancora un po 'titubante, la piccola Izuku ha aiutato la madre a fare i bagagli, il problema fu che partirono quella stessa sera e con una stretta al cuore si rese conto che non ebbe tempo materiale per avvisare Kacchan della sua partenza. avrebbe potuto in qualche modo visto dal vivo il suo eroe preferito, ossia All Might. Ancora un po 'titubante, la piccola Izuku aiutò la madre a fare i bagagli, il problema fu che partirono quella stessa sera e con una stretta al cuore si rese conto che non ebbe tempo materiale per avvisare Kacchan della sua partenza. avrebbe potuto in qualche modo visto dal vivo il suo eroe preferito, ossia All Might. Ancora un po 'titubante, la piccola Izuku aiutò la madre a fare i bagagli, il problema fu che partirono quella stessa sera e con una stretta al cuore si rese conto che non ebbe tempo materiale per avvisare Kacchan della sua partenza.

Ritorno di un amoreWhere stories live. Discover now