Cap 28

140 7 0
                                    

"Giulia,tutto bene?"
Emma è corsa da me,ma io non riesco a parlare,ho un attacco di panico,non mi succedeva da due anni ormai.
Si è appena avvicinata stringendomi a lei,cercando di calmarmi con delle carezze
"Sono qui con te,puoi anche stare in silenzio,io sarò qui ad ascoltarlo"
Mi è rimasta accanto sempre,nonostante io non mi sia mai aperta con lei,sa bene che ho qualcosa che non va,lo sa ma non ha mai chiesto,mi sta semplicemente accanto.
"Grazie" è l'unica cosa che riesci a dirle immersa dalle lacrime e dai singhiozzi.
Mi prende per mano portandomi verso la casa,appena arrivate vado a rifugiarmi in camera chiudendo a chiave,non ho intenzione di parlare con nessuno,compreso Guzman,so che ha capito,per quello non è venuto da me,sa che voglio stare da sola,mi conosce bene.
Con lo sguardo cerco la mia valigia e in un attimo tutti si trova a terra ma ciò che cerco sembra non esserci,devo aver lasciato la felpa di Edoardo a casa,non sono ancora riuscita a gettarla,ma ogni tanto ho bisogno di indossarla e immaginarlo stretto a me. Continuo a piangere e non riesco a smettere,i ricordi fanno troppo male,mi distruggono il cuore,lo stesso cuore che cercava di ricucirsi ma che ora ha subito di nuovo un colpo troppo forte.

Sono le 7 di mattina e io mi sono appena svegliata,ritrovandomi sul pavimento dove ieri sera sicuramente sono crollata,vado in bagno a fare una doccia cercando di svegliarmi e di sembrare meno uno zombie.

Mi trucco,arriccio i capelli e rifaccio la valigia,devo tornare a casa, non posso rischiare di incontrarlo,prendo le chiavi del mio Range Rover,con cui siamo venuti,Guzman tornerà con qualcun altro,ho bisogno di stare da sola

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Mi trucco,arriccio i capelli e rifaccio la valigia,devo tornare a casa, non posso rischiare di incontrarlo,prendo le chiavi del mio Range Rover,con cui siamo venuti,Guzman tornerà con qualcun altro,ho bisogno di stare da sola. Finalmente sono pronta,giro la chiave della porta e appena arrivò in cucina trovo tutti seduti,Guzman punta lo sguardo verso di me e io non posso fare a meno di rivolgergli un sorriso forzato,sa quanto sto male e so quanto sta male vedendomi in queste condizioni.
"Ragazzi scusatemi per ieri,scusatemi anche per oggi,io riparto,torno a Firenze e credo che poi tornerò qualche giorno a Roma.
Emma viene verso di me,stringendomi a se "sta tranquilla ok? Ti aspetterò a casa,ti voglio bene"
"Te ne voglio anche io,tantissimo,grazie"

Guzman si alza e viene ad accompagnarmi in macchina,appena siamo fuori lo fa
"Era lei vero?"
"Si"al solo pensiero,i miei occhi si riempiono di nuovo di lacrime,e lui mi stringe a se,mi accoccolo tra le sue forti braccia che sono il mio rifugio da ormai due anni.
"Vai piano in macchina amore,chiamami appena arrivi,o almeno mandami un messaggio ok?"
"Si Guz,ci sentiamo"
Mi lascia un bacio sulla fronte e mi lascia andare.

Dopo qualche ora sono a casa e la prima cosa che faccio è prenderla,la indosso ed è come tornare indietro,tra le sue braccia,mi manca così tanto,mi manca la sua voce,le sue carezze,le sue mani su di me,mi manca semplicemente lui,nonostante tutto il male che mi ha fatto.
Decido di chiamare mia mamma appena le lacrime smettono di scendere.
"Ei amore di mamma"
"Ciao mamma."
"Giulia cos'è successo? Che hai?"
"Sono tornata a Firenze"
"Come mai sei partita soltanto ieri"
"Lei era lì"
"Oh,hai visto anche loro?"
"No sono scappata via,ho preso la valigia e sono tornata a casa,ti dispiace se per qualche giorno torno da voi?"
"Amore non devi nemmeno chiedere,ma sei pazza,quando vuoi noi siamo qui"

Oltre l'età.~Edoardo IncantiWhere stories live. Discover now