Cap 13

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Sono passati due mesi da quel giorno, ormai è quasi giugno.Non ho più visto ne sentito Edoardo ed è meglio così. Io continuo per la mia strada e lui per la sua. Oggi ho un'importante cena con i miei genitori e poi andrò in discoteca,la cena è in maschera. Per l'occasione mamma mi ha fatto confezionare un vestito meraviglioso che abbinerò con una maschera dorata. Decido di raccogliere i capelli in una coda alta e dopo essermi truccata vado dai miei genitori che mi aspettano seduti sul divano.
"Andiamo?"
"Si certo tesoro"

Siamo appena arrivati nel posto dove si terrà il ricevimento, è un hotel che si trova in centro,veramente molto bello. Entriamo nella sala e andiamo subito a sederci al nostro tavolo. Pian piano iniziano ad arrivare tutti gli ospiti e il nostro piano si riempie di persone. Faccio conoscenza di una ragazza,Lucrezia,ha la mia stessa età e ho scoperto che nel prossimo mese ti trasferirà nella mia scuola. Sono molto contenta almeno ci sarà una faccia simpatica. Mentre ceniamo ad un certo punto sento un respiro sul mio collo
"Possiamo parlare?"
"Edoardo io non ho nulla da dirti,vai al tuo tavolo la tua famiglia ti aspetta"
"Giulia puoi venire un attimo con me? Te lo chiedo per favore"
"Io ti chiedo per favore di andare via"
"Edoardo come stai? Che bello vederti" lo chiama mio padre dopo averlo riconosciuto.
"Tutto bene Roberto e tu? Anche per me è sempre un piacere"
"Bene bene, Giulia vai con lui se vuoi,andate a fare un giro,immagino vi stiate annoiando"
"Si dai Giulia vieni con me andiamo a fare una passeggiata"ormai non posso rifiutare,i miei non sanno nulla di quello che ho visto così mi alzo e lui dopo avermi preso per mano mi porta con lui. Usciamo fuori,c'è un grande giardino con delle panchine ai lati, ma in questo momento voglio soltanto tornare dentro.
"Vieni sediamoci"
Ci sediamo sulla panchina più lontana dall'entrata del parco e dopo poco inizia a parlare
"Allora quella ragazza che hai visto non è la mia ragazza piccola te lo giuro"
"Non chiamarmi piccola Edoardo,io per te sono Giulia"
"Perfavore,mi sta ricattando,è tornata da poco dall'Inghilterra e dice che il bambino è mio ma è impossibile,ne sono sicuro per questo sto aspettando le analisi del dna così poi posso esserne sicuro. Mi ha detto che se il bambino è mio dovrò sposarla come minimo dato che le ho rovinato la vita ma non sono stato io ti giuro amore"
"Edo io non lo so,non so che dire,aspettiamo queste cazzo di risposte e vediamo;ma anche lei arriva così dopo quanto tempo? Il bambino quanto ha?"
"È piccolo ha un mese e mezzo"
"Come si chiama?"
"Si chiama Christian"
"Va bene dai poi ne riparliamo d'accordo?"
"Si grazie per avermi ascoltato. Posso baciarti? Ti prego ho bisogno di te."
Annuisco e in un attimo le sue labbra sono sulle mie e iniziano una danza perfetta, mi era mancato così tanto.
Passano pochi minuti e poi rientriamo dentro e dopo aver finito di mangiare,io vado in bagno con Lucrezia e ci cambiamo per andare in discoteca.

Appena Edoardo mi vede fa una faccia sconvolta "Non puoi andare così! E poi dove cazzo vai?!""Vado in discoteca qual è il problema? Non ti piaccio?""Sei bellissima è questo il punto,e la gonna è troppo corta giù,per favore non fare casini

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Appena Edoardo mi vede fa una faccia sconvolta
"Non puoi andare così! E poi dove cazzo vai?!"
"Vado in discoteca qual è il problema? Non ti piaccio?"
"Sei bellissima è questo il punto,e la gonna è troppo corta giù,per favore non fare casini."
"Tranquillo"dico stampandogli un bacio.
"Andiamo lu?"
"Si certo salutiamo e andiamo"
Passiamo a salutare i nostri genitori
"Mamma io stasera penso di fermarmi da Guzmán,mi riporta lui domani mattina"
"Non credo proprio,tu verrai da me" mi dice subito Edoardo.
"Edoardo non mi sembra il caso va bene?"
"Fa un po' come cazzo ti pare"dice andando via.
"Giulia che è successo?"
"Nulla mamma tranquilla,ora andiamo ciao a tutti buona serata!"

Appena arriviamo in discoteca vado a prendere un drink che mi viene gentilmente offerto da un ragazzo di cui non ho capito nemmeno il nome,so solo che dopo aver bevuto qualche altro drink mi ritrovo a ballare con lui,ora che lo guardo meglio è veramente molto carino dice di chiamarsi Dennis ma sinceramente in questo momento non riesco bene a collegare le sue parole.

Mentre balliamo sento le sue mani che cercano di inoltrarsi sotto la mia gonna allora mi sposto subito"Ma che cazzo fai? Calmino eh""Dai tesoro non fare la difficile""Ma sparisci va""Dai tesoro vieni con me ci divertiamo""Ha detto che devi sparire...

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Mentre balliamo sento le sue mani che cercano di inoltrarsi sotto la mia gonna allora mi sposto subito
"Ma che cazzo fai? Calmino eh"
"Dai tesoro non fare la difficile"
"Ma sparisci va"
"Dai tesoro vieni con me ci divertiamo"
"Ha detto che devi sparire cosa non capisci?"
"E tu chi saresti scusa?"
"Sono il suo ragazzo e se non sparisci ti ammazzo di botte"
"Okok come vuoi è tutta tua"
"Oh ciao edo come stai? Io benino anche se gira un po' tutto"
"Ora andiamo a casa così starai meglio"
"Andiamo a fare l'amore?"
"No amore,andiamo a dormire"
"Oh uffa come sei noioso"
Andiamo verso la macchina e poi credo di essermi addormentata perché non ricordo più nulla.

Mi sono appena svegliata,c'è una luce molto fastidiosa che arriva dalla finestra,riguardo ieri sera non ricordo molto,a parte il ragazzo che cercava di scoparmi e poi credo sia arrivato Edoardo ma non ne sono sicura. Mi alzo a sedere sul letto e non riconosco la stanza così decido di scendere in cucina dove vedo il ragazzo di cui sono innamorata, che cucina i pancake con un sorriso stampato in volto.
"Buongiorno"
"Buongiorno amore dormito bene? Vuoi un'aspirina?"
"No grazie sto bene cosi,come mai sei così felice?"
"Beh il bambino non è mio,sono arrivati i risultati."
Appena sento quelle parole gli salto in braccio e comincio a baciarlo
"Oddio menomale,ero così preoccupata"
"Si anche io,ma ora zitta e baciami"
Ce ne andiamo nella sua camera dove facciamo l'amore,avevo bisogno di lui
"Ti amo" appena pronuncia quelle parole rimango immobile ma poi rispondo senza esitare
"ti amo anche io"
Passo tutta la giornata da lui dato che ormai vive in quella casa da solo. La sera mi ha riaccompagnata a casa e proprio mentre stavamo cenando mi arriva una sua chiamata
"Giulia,perfavore puoi venire a casa?"mi dice appena rispondo alla chiamata,dal suo tono di voce capisco che è piuttosto preoccupato
"Si certo dammi un paio di minuti e sono da te"
Corro in camera e preparo il borsone di Vuitton dove metto le cos'è essenziale per rimanere a dormire lì e dopo prendo le chiavi di casa e della macchinetta.
"Mamma,papà corro da edo,ha un problema,era piuttosto preoccupato"
"Va bene amore facci sapere"

Appena arrivo davanti casa sua suono e mi viene ad aprire la porta praticamente con le lacrime agli occhi,subito lo abbraccio "ei che cosa è successo?"
"Lo vedrai da sola,vieni"
Appena entro dentro sento un pianto acuto proveniente dal salotto.
"Cosa fa qui?"

Oltre l'età.~Edoardo IncantiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora