Capitolo 9.Natale, dai Potter.

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       Oxford City, Inghilterra dicembre 2002.

P.o.v Draco.

Il mattino seguente, mi svegliai felice ed ancora emozionato per ciò che mi era capitato ieri pomeriggio "Harry, amore mio bellissimo.... Mi hai fatto il regalo più bello del mondo, facendomi vedere mia madre di nuovo!... Ti amo da vivere, tesoro!" riflettei sognante appena sveglio mentre gli stavo accarezzando i capelli, morbidamente.


Ad un tratto, si mosse aprendo gli occhi e  sorrise accarezzandomi il viso, con dolcezza per poi esclamare:


<<Buongiorno, scricciolotto mio!... Mi stavo rilassando davvero con le tue carezze sui capelli, me le rifaresti? >>mi chiese gentile dopo avermi baciato sulle labbra, a stampo.




<<Buongiorno a te, Harry!... Certamente! >>risposi sorridente.


In quel frangente, egli richiude gli occhi lasciandosi trasportare dal tocco delle mie mani sulla sua testa poi non riuscii a spiegarmelo perché decisi di accarezzare anche il suo corpo, da sotto il pigiama.


A quel tocco, riaprì gli occhi verdi come smeraldi preziosi e mi prese la mano, ammettendo:




<<Piccolino mio, se mi tocchi ancora una volta così non so quanto riuscirei a controllarmi, nel non saltarti addosso! >>mi sussurró sottovoce, nell'orecchio.



<<Allora non lo fare, lasciati andare! >>aggiunsi, senza riflettere.



Mai parola fu più giusta in quel caso, perché nel giro di pochi secondi eravamo già nudi sotto le coperte che stavamo facendo l'amore, appassionatamente.




<<Ah... Ah... Ah.... Ah... Ah....... Harry-Harry... Non smettere.... Continua..! >>gli dissi godendo all'impazzata, durante l'amplesso.





Lui, non se lo fece ripetere più di una volta e aumentò l'intensità stringendo forte, le mie mani.



Tutto, era partito da delle semplici carezze sui capelli per poi sfociare nella passione più grande dei nostri corpi che bramanti di desiderio, si unirono fondendosi in una sola entità.



Al termine, raggiungemmo la vetta più alta di piacere, sorridendo felici ed appagati.





Non appena i nostri respiri si regolarizzarono, ci prendemmo per mano e ci alzammo dal letto dirigendoci in bagno, per una doccia veloce.




In seguito, ci infilammo gli accappatoi scendendo in cucina a fare colazione insieme.



Siccome era un giorno di festa, non ci preoccupammo più di tanto di vestirci.




Durante il pasto Harry, mi prese la mano stringendola forte nella sua ed esclamò:





<<Dray, ti piacerebbe conoscere la mia famiglia?! >>mi chiese convinto.




<<Che domande, mi fai?!.... Certo che si, non vedo l'ora! >>espressi entusiasta.


Fu così, che terminammo di mangiare e ci preparammo.



Nel frattempo i suoi genitori, stavano ultimando le pietanze per il pranzo quando si ricordarono, del  loro figlio:




<<Caro, ma perché non chiamiamo Harry e lo invitiamo anche quest'anno?!... Già me lo immagino tutto solo, in quella casa enorme che ha!... Stando insieme a noi, non potrà che fargli solo molto bene! >>affermò sua madre Lily, sincera.





Unconditional pure loveWhere stories live. Discover now