Alla ricerca di risposte

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Come promesso il 2 gennaio io e Alex andiamo in visita dalla zia di papà, Penny Kinghore è molto anziana ma ancora estremamente potente. "Lascia parlare me Alex, sai come è scontrosa la zia Penny" comando ad Alex prima di suonare alla villetta, appena arrivate ci fa accomodare in salotto. Mentre ordina al suo elfo di preparare tè e pasticcini, mi chiede subito come va con l'empatia e le rispondo aggiornandola sui progressi, come previsto ignora Alex, la vede troppo simile a papà, sono sicura voglia sapere cosa ci spinge a trovarla ma non vuole darci vantaggi. Alex è impaziente, ma sa benissimo che, se vuole ottenere qualcosa, dobbiamo rispettare la ritualità della zia, che infatti poco dopo si rivolge a mia sorella "Alexandra cara, sento che sei molto preoccupata e impaziente di chiedermi qualcosa, percepisco anche una punta di paura e di... insicurezza!" pronuncia quest'ultima parola quasi sorpresa e con un sorriso di scherno, "hai ragione zia, non ti si può proprio nascondere nulla!" risponde Alex cercando di essere affettuosa. "Prendi un po' di infuso alla camomilla, con una punta di miele, ti aiuterà a calmarti e ad addolcire il tuo carattere" suggerisce la zia e prosegue "Adesso dimmi, come posso essere d'aiuto alla più ribelle della famiglia?"

Alex prende fiato e inizia a raccontare "Credo che il mio potere mentale stia aumentando, come quello di Elisabeth, ma in una direzione diversa. Riesco a spostare gli oggetti con il pensiero, per ora in maniera assolutamente involontaria e quando mi arrabbio" e racconta l'episodio della bottiglia "ma papà è convinto che io possa governarlo e gestirlo, come tu hai insegnato a mia sorella e come hai saputo fare con te stessa" Alex è più tranquilla ora, è come se si fosse liberata di un peso "lo gestirai sicuramente, non sei ottusa come lui. Un motivo ci sarà per cui questi poteri si manifestano sono nella progenie femminile" mi viene da ridere, so quanto la zia di mio padre sia assolutamente a favore del matriarcato, ma torno ad ascoltare.

"Da quello che dici è sicuramente telecinesi ed è legato al potere della nostra famiglia, è molto raro che si manifesti, a differenza dell'empatia" Se non fosse che Alex è così preoccupata e questo potere, se non gestito, può diventare pericoloso anche per lei, mi verrebbe da dire "figurarsi se lei non aveva un potere raro, anche per la mia già particolare famiglia" ma preferisco tenere questa battuta per quando sarà tutto a posto. Nel frattempo la zia prosegue "per questo motivo non posso essere di molto aiuto, non ho mai incontrato nessuno che avesse la telecinesi. Una delle due mie zie era empatica e anche andando indietro di un paio di generazioni non si trova nessuna con il tuo potere. E come sapete, anche empatia non è scontato, solo grandi streghe l'hanno ereditata, credo tu sia la prima da generazioni ad aver sviluppato la telecinesi. L'unica possibilità che avete, per avere informazioni, è evocare la nostra antenata Melinda Warren, non ha mai voluto usare il nome Kinghore." specifica zia Penny, poi muove un poco la bacchetta e appare un libro nero, con una runa del pericolo disegnata a matita, quasi un avvertimento, che Alex non sembra cogliere. "Qui dentro c'è la spiegazione di come evocare un'anima. Dovete fare una pozione e un incantesimo, ma è una procedura davvero difficile. Ora tuo padre non sarà felice che io vi consegni questo libricino, ma poco importa, se vi ha mandato qui vuol dire che un po' di sale in zucca gli è rimasto!" finisce mentre ci porge il libro "farò tutto il possibile e anche l'impossibile, se serve" risponde decisa Alex afferrando il libro, lo strano luccichio dei suoi occhi mi fa pensare che il desiderio di conoscenza di mia sorella sia superiore alla paura del rischio che corre.

Finiamo il tè e ci congediamo dalla zia, mia sorella non resterà a lungo senza aprire il libro, appena fuori, infatti, Alex lo apre subito alla ricerca di quanto indicato dalla zia "uffa, non ci credo, Eli guarda!" Mi dice, infastidita, mostrandomi le pagine del libro che sembrano essere bianche, "dovrò chiedere aiuto a Connor, ci deve essere un modo per leggere questo dannato libro" Mi prende la mano e senza aggiungere altro ci troviamo davanti al negozio di Connor a Saint Andrews.
"Connor ho bisogno del tuo aiuto" ordina mia sorella, con il suo tono da comandante, entrando dalla porta come un uragano, "Buongiorno Alex, cosa ti porta qui?" sottolinea Connor con pazienza, "Scusami amore mio, ma sono ansiosa di trovare la pozione e incantesimo che dovrebbero essere scritti qui dentro, zia Penny dice che devo evocare Melinda Warren, una nostra antenata" ancora una volta il tono di mia sorella non ammette repliche "Non se ne parla nemmeno. Ma sei impazzita? Evocare un morto è pericolosissimo e può avere conseguenze devastanti su chi lo evoca. Mi dispiace ma non contare su di me" Connor non ha neppure voluto ascoltare oltre e la cosa mi preoccupa.

La vita è ... imprevedibileWhere stories live. Discover now