2 maggio 1998

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"Scusa Dave, tu hai già dato l'esame sulle ferite da creature magiche, giusto?" Sussurro al mio vicino di studio, ricevendo occhiatacce da alcuni studenti più grandi che sono intenti a scrivere appunti. Questa biblioteca non è come quella di Hogwarts, dove si poteva parlare un pochino, e lo stress da metà trimestre inizia a farsi sentire. Il mio compagno di studi ride, prende un pezzo di pergamena e scrive "si, con ottimi voti, cosa vuoi sapere?", Senza far rumore ne lo passa. Prendo la piuma e velocemente scrivo "non capisco come possa essere considerato il bacio del dissennatore qualcosa da curare", Dave sorride quando legge il mio scritto e risponde "certo, metti che si sbaglino a condannare qualcuno, o che i dissennatori sfuggano al controllo... comunque innerva, pozione corroborante e cioccolato sono le cure, inutili aggiungerei" Mi ripassa il foglietto con un sorriso furbo. "Tu cosa stai studiando?" Chiedo nella sua mente, stufa di questo giochino, lui scarabocchia la risposta "tuo papà mi farà assistere ad un suo intervento domani, quindi ripasso. Sono emozionato" sgrano gli occhi "davvero sei al primo anno! Non si assiste agli interventi al primo anno" lui, sentita la mia voce, sorride orgoglioso e beffardo. Quindi continuo "Dovrò dirgli qualcosa questa sera, dice tanto che non fa differenza tra i suoi studenti. Poi, guarda caso, predilige gli ex serpeverde Julian, Martha e ora tu." Gli caccio la lingua, lui prende la pergamena e scrive "non paragonarmi a Julian. Martha invece è molto brava."
Non faccio in tempo a riprendere il discorso che appare Cedric con il volto contratto, mi prende per mano e invita con lo sguardo Dave a seguirlo. Appena fuori vuota il sacco "Harry è a Hogwarts. Ci sarà sicuramente una battaglia, siete pronti a venire o preferite stare qui?" Ci guarda ma so che lo sta chiedendo principalmente a me che, sicura, rispondo "andiamo forza."

"Noi ci siamo" comunico con forza entrando dalla porta della Weasley twins' home. Noi tre siano gli ultimi ad essere arrivati, Fred e George stanno distribuendo le maglie scudo. "Le nostre sono più carine" scherza Maecy, passandomene una. So che è quella che ha più paura e questo è il suo modo di affrontarla. "Lo stile prima di tutto" esclama Katie togliendosi la maglia per mettere quella fatta dai ragazzi e sistemata dalla nostra compagna bionda, noi tre la seguiamo, incuranti di essere in una stanza con gli altri. Quando siamo pronte ci guardiamo negli occhi, so che dobbiamo andare, ma è importante per noi sapere che possiamo contare una sull'altra. "Ragazze, vi voglio bene" esclamo con voce tremante "anche io! Ma non stiamo dicendoci addio vero?" Mi risponde Heidi con gli occhi lucidi, guardo Katie che è sempre stata la più razionale del gruppo "no Heidi, ma stiamo andando in battaglia. Potremmo non uscirne vive." Risponde allargando le braccia.

Tutte e quattro ci stringiamo "ne usciremo, siamo più forti insieme" sospiro "certo dentro insieme e fuori insieme" esclama Maecy. La tensione è alle stelle, questo nostro modo di prepararci fa venire i brividi agli altri e, ovviamente, io li percepisco tutti. "Insieme anche se lontane," inizia Katie, "amiche nella tempesta" continua Maecy "l'amore ci unisce," continua Heidi "l'amore ci salva" proseguo io per poi finire insieme "attraverso la notte per vedere insieme l'alba" mentre ci stringiamo forti l'un l'altra.

George per primo si avvicina e, sistemandosi tra me e Heidi, allarga le braccia per abbracciarci, formando poi, con gli altri ragazzi, un secondo cerchio di abbraccio che ci sovrasta e protegge. Noi dieci siamo pronti ad affrontare qualunque battaglia ora, sappiamo che non sarà facile ma ci proteggeremo a vicenda. "Restiamo vivi! Tutti" esclama Lee pragmatico, prima di invitarci ad entrare nel camino per arrivare alla testa di porco, per poter accedere ad Hogwarts in sicurezza. "Aspettate" grido per richiamare l'attenzione, "prendete anche questa", dalla borsa tiro fuori delle fialette piccole con scritto il nome dei miei amici. Tutti mi guardano e Dave spiega tranquillo "io e Eli nelle notti del San Mungo abbiamo ricreato la pozione che Piton aveva fatto per Harry e Cedric." Lo guarda sperando che capiscano a cosa si riferisce, quindi continuo io "ora non sarà perfetta come quella del professore, ma ci abbiamo lavorato tanto e credo che funzioni", hanno tutti gli occhi sbarrati, non se lo aspettavano. "Eravate pronti a tutto questo?" mi chiede Katie che, senza indugio, beve la pozione con il suo nome, "abbiamo imparato a prevedere il rischio e prevenirlo" rispondo sorridente, mentre li guardo bere, "uno dei vantaggi del programma per guaritori è essere preparati" esclama Dave, "e ora andiamo", comanda prendendo un manciata di polvere.

La vita è ... imprevedibileWhere stories live. Discover now